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    'LE MIE GAMBE NON SMETTONO DI CRESCERE': LA STORIA DI KATIA PAGE, UNA DONNA DI 36 ANNI MALATA DI LIPOEDEMA - SI TRATTA UN DISTURBO EREDITARIO CHE RIGUARDA LA DISTRIBUZIONE DI GRASSO NELLA PARTE BASSA DEL CORPO - PRIMA DI SOTTOPORSI A UNA SERIE DI INTERVENTI LE SUE GAMBE MISURAVANO PIÙ DI 1 METRO E 20 (VIDEO)


     
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    VIDEO - CLAIRE TICKLE RACCONTA IL LIPOEDEMA

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    Da http://www.dailymail.co.uk

     

    Katia Page, 36 anni, soffre di lipoedema, un disturbo ereditario che riguarda la distribuzione del grasso nella zona delle cosce, gambe e bacino. Dopo la diagnosi, la donna ha deciso di sottoporsi a una lunga serie di liposuzioni per prevenire che le sue gambe continuassero a crescere.

     

    “Prima di sottopormi alla chirurgia le mie gambe misuravano circa 1 metro e 20”. I risultati del trattamento studiato a punto dalla dottoressa Lizzie Gottsegen sono stati un successo, ma la paziente ha ancora una lunga strada da affrontare.

     

    “È una malattia estremamente rara e molti medici si rifiutano addirittura di trattarla”, racconta la dottoressa del New Jersey, Stati Uniti. “Ma se non l’avessimo , e se non avesse avuto la forza di volontà per andare avanti, Katia sarebbe già morta”.

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    Racconta Page: “Il gonfiore era diventato così tremendo che le caviglie erano scomparse sotto al grasso. La mia più grande paura era diventare immobile, perchè sapevo che una volta che non mi sarei più mossa, la malattia sarebbe peggiorata e avrei perso la vita.

     

    La donna combatte ogni giorno i pregiudizi della gente, contro chi la accusa di mangiare troppo, di non tenere al proprio corpo, e non sa che non esiste cura contro la sua malattia genetica. Ma nonostante tutta la negatività, Katia continua a sognare il giorno del suo matrimonio: “sono intelligente, educata, so cucinare bene e sono anche divertente. Solo un pazzo non mi vorrebbe”. “Sono fidanzata e presto ci sposeremo. Lui mi ama così come sono, ma io spero di migliorare per lui”.

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    La malattia iniziò a diffondersi quando aveva circa sette anni, ma fino ai venti non se ne accorse. Ed era già troppo tardi: “La diagnosi fu difficile e quando finalmente scoprirono di cosa si trattava ero allo stadio quattro, il più grave, e le gambe erano larghe più di 1.20 cm. A volte avevo un dolore acutissimo. È brutto quando il tuo polpaccio è più grosso del tuo girovita”.

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