Estratto dell’articolo di Anais Ginori per “la Repubblica”
MARINE LE PEN VLADIMIR PUTIN
Era stata una delle armi usate da Emmanuel Macron contro la rivale Marine Le Pen durante la campagna per le presidenziali. «Quando parla con Mosca, parla con il suo banchiere. È un problema», aveva detto il capo di Stato alla sua sfidante durante un duello tv alludendo a un prestito ricevuto da un istituto legato a Mosca. «Lei dipende dal potere russo e da Putin» aveva aggiunto. Per liberarsi di questo fardello politico e morale, il Rassemblement National ha annunciato di aver rimborsato il famoso prestito russo stipulato nel 2014 per finanziare la campagna elettorale delle europee.
Si trattava all’epoca di 9 milioni di euro erogati al partito di Le Pen dalla First Czech Russian Bank, «noto ufficio di riciclaggio di denaro di Putin» secondo l’oppositore russo Aleksej Navalny. La banca ceco-russa Fcrb è stata chiusa nel 2016 e il prestito venduto a una società russa di noleggio auto, Conti, e poi ancora a Aviazapchast, gestita da ex militari russi. Le Pen si è sempre giustificata ricordando che le banche francesi rifiutano di concederle prestiti.
MARINE LE PEN VLADIMIR PUTIN 1
«Se ci fosse un istituto francese pronto a riprendere il prestito lo farei subito», aveva detto nel 2022 rispondendo a Macron e aggiungendo che il tasso di interesse, al 6%, non era di favore. Con la guerra in Ucraina questi soldi russi erano diventati un macigno nella corsa verso il potere. Per ripagare i 6 milioni di euro che restavano del prestito, il Rassemblement National ha attinto anche allo stanziamento pubblico di 10,1 milioni di euro ricevuti quest’estate per i risultati delle legislative del 2022 in cui il partito di Le Pen è riuscito a conquistare 88 seggi.
PUTIN LE PEN
Il prestito era in scadenza nel 2028 e la decisione di anticiparne il rimborso ha una tempistica elettorale: il giovane leader Jordan Bardella sarà in primavera capolista alle europee. […] Anche se Le Pen ha condannato l’aggressione russa in Ucraina, mantiene la posizione neutrale sull’annessione della Crimea.
Il Rassemblement continua ad avere problemi a finanziarsi. Per le presidenziali 2022 Le Pen si è rivolta a una banca ungherese, l’istituto Mkb, da cui ha ricevuto un prestito di 10,7 milioni di euro. E i veti delle banche francesi rimangono anche in vista di future scadenze elettorali. […]