Marco Imarisio per www.corriere.it
PUTIN RUSSIA GAY
La minaccia è ovunque. Non ci sono solo i cartoni animati di South Park e di Peppa Pig. Al deputato Alexander Khinshtein di Russia Unita, ex editorialista del quotidiano Moskovskij Komsomolets, non sfugge nulla. «Ho scoperto che circola tra noi il film “Chiamami con il tuo nome”, del regista italiano Luca Guadagnino, che mostra in primo piano l’unione spregevole di due corpi maschili».
La circostanza è aggravata da un fatto inaudito. Su VKontacte, il social più diffuso in Russia, «quest’opera disdicevole» può contare su oltre venti gruppi di seguaci che ne discutono e apprezzano i contenuti.
PUTIN RUSSIA GAY
LA CROCIATA CONTRO L’OCCIDENTE
L’Operazione militare speciale in Ucraina significa anche questo. Più si va avanti, più diventa estrema la crociata contro l’Occidente collettivo e la presa di distanza dai suoi valori corrotti, parole di Vladimir Putin.
Nella settimana appena trascorsa, mentre il mondo guardava al Cremlino, a Kherson, alle conseguenze della legge marziale e della mobilitazione parziale, la Duma ha continuato a lavorare su un testo normativo, approvazione prevista per il 27 ottobre, che estende all’intera società russa il divieto anche solo di nominare i «rapporti sessuali non tradizionali» e la propaganda «di ogni relazione che non attiene in modo stretto all’eterosessualità».
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A dire il vero, esiste già dal 2013 una legge che proibisce la diffusione tra bambini e adolescenti di informazioni sulla cultura gay, gender e Lgbt, dirette a formare «impostazioni sessuali fuori dalla tradizione», di concetti come la parità sociale di eventuali relazioni «diverse», e impone una informazione che susciti interesse «esclusivamente» verso il concetto di famiglia tradizionale.
I trasgressori rischiano multe fino a 80 euro, cifra decuplicata nel caso di pubblici ufficiali come gli insegnanti. Le persone giuridiche, ovvero le case editrici, fino a circa 16 mila euro e la sospensione dell’attività per 90 giorni. Gli stranieri colpevoli di questa propaganda possono essere espulsi dalla Russia.
PROIBIZIONE TOTALE
RUSSIA CONTRO I GAY
Nel 2014 la Corte europea per i diritti umani invece stabilì che questi divieti ledevano i diritti dei cittadini. Ma nello scorso marzo, come conseguenza del conflitto in Ucraina, la Russia è uscita dal Consiglio d’Europa dopo 26 anni di partecipazione. Mani libere. A metà luglio, un gruppo di deputati ha presentato un disegno di legge che allargava all’intera popolazione la proibizione totale della propaganda dei rapporti sessuali non tradizionali (RSNT) e degli stili di vita «che negano i valori della famiglia tradizionale», citando espressamente anche la «cosiddetta cultura child-free», ovvero le persone che scelgono di non avere figli.
ATTIVISTA GAY FERMATA IN RUSSIA
«L’Operazione militare speciale non si combatte solo sui campi di battaglia, ma anche nei cervelli e nelle anime delle persone. Oggi siamo qui a combattere perché in Russia non ci siano, per citare il nostro presidente, i genitori n.1, n.2 e n.3 al posto di mamma e papà. Quella contro l’Occidente è una lotta di civiltà. Perché la Russia è l’ultimo avamposto nella difesa dei valori tradizionali contro la deviazione sessuale come norma. La presunta cultura LGBT è uno strumento nella guerra ibrida contro il nostro Paese e noi abbiamo il compito di proteggere la nostra società».
ATTIVISTA GAY FERMATA IN RUSSIA
RESPONSABILITÀ PENALE
Dopo il saluto di Khinshtein, presidente della Commissione per le politiche dell’informazione, dal 17 al 20 ottobre si sono svolte le audizioni per redigere il nuovo testo di legge. Sergey Mironov, capogruppo alla Duma di Russia Giusta-Per la Verità si è lamentato dell’articolo 13 della Costituzione russa, che memore dell’Urss impedisce l’adozione di una ideologia di Stato.
«È un grave errore, alla luce del pericolo che corriamo. Bisogna fissare dei principi. Non ci si può neppure accontentare delle multe. Certi intellettuali non lesineranno soldi per fare la loro propaganda gay e LGBT. Per questo, credo che vada inserita la responsabilità penale». Il presidente dell’Accademia delle scienze cecena Giambulat Umarov ha trasmesso un messaggio di Ramzan Kadyrov. «Il nucleo del satanismo che combattiamo in Ucraina è proprio la sodomia, che va considerata come un peccato mortale».
russia gay rights
Konstantin Malofeev, l’oligarca di Dio che ebbe una parte importante nel finanziamento delle milizie filorusse nel Donbass, ha rivolto un accorato appello ai parlamentari. «LGBT, e Gay Pride sono le armi del nostro nemico. Tutta la Duma si deve mobilitare. Qui passano le vostre trincee. Se questa legge non sarà approvata, “loro” continueranno a corroderci dall’interno con la loro depravazione». Ma il fondatore e proprietario del canale ultra-patriottico Tsargrad ha fatto anche una proposta.
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«LA PAROLA GAY NON DEVE ESISTERE»
«Bisogna proibire per legge l’uso di termini come anche gender o LGBT, che in fondo hanno un unico significato: perversione». Khinshtein ci ha tenuto a rassicurare la Federazione degli editori russi, che gli aveva mandato una lettera chiedendo come comportarsi nei riguardi di alcuni classici della letteratura come «I Demoni» di Fedor Dostoevskij (scene interpretabili come depravazione minorile), il racconto «La morfina» di Mikhail Bulgakov (propaganda della droga), e il tradimento coniugale di Anna Karenina nell’omonimo romanzo di Lev Tolstoj.
ATTIVISTA GAY FERMATA IN RUSSIA
Nessuna di queste opere, ha detto, fa propaganda. Pollice verso invece per il successo letterario di quest’anno, «Un’estate con il fazzoletto da pionieri» che parla di rapporti omosessuali tra due adolescenti in un campeggio. «Certamente sarà soggetto alle nostre limitazioni, ma questo non ha niente a che vedere con la letteratura».
Ragazzino picchia attivista gay in Russia
Infine, è stato deciso di presentare alla Duma un intero pacchetto di leggi sul divieto completo della propaganda dei rapporti sessuali non tradizionali, che non andranno più nominati in alcun contesto pubblico. Saranno quindi modificate in tal senso anche le leggi sulle tecnologie informatiche, sui mass media, sull’informazione, sulla pubblicità e sul sostegno statale alla cinematografia della Federazione russa.
ATTIVISTA GAY FERMATA IN RUSSIA
LE FUTURE GENERAZIONI
La proposta è stata firmata da 390 deputati su 450. Il vice speaker della Duma Piotr Tolstoj, discendete del grande scrittore, non vede l’ora di votare. «È una legge che difende le future generazioni dalla propaganda delle perversioni. Siamo entrati nella fase decisiva della battaglia per i nostri valori tradizionali familiari, morali e religiosi il cui esito può essere solo la vittoria. In gioco è il futuro della Russia e della nostra civiltà».