Stefano Lorenzetto
“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”
(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)
«Si chiama M5S, ma si potrebbe anche chiamare Comma 22. Ricordiamo tutti il celebre paradosso del romanzo di Joseph Heller sulla guerra del Vietnam».
Questo l’incipit dell’editoriale di Antonio Polito sulla prima pagina del Corriere della Sera. Ci sfugge il senso del riferimento. È vero che ai tempi della guerra nel Vietnam molti dei pacifisti protestavano davanti alla Casa Bianca esibendo una spilla con sopra scritto «Yossarian vive» (John Yossarian è il protagonista del romanzo).
JOSEPH HELLER - COMMA 22
Ma Comma 22 racconta le disavventure di un gruppo di aviatori statunitensi di stanza con i loro bombardieri sull’isola di Pianosa durante la Seconda guerra mondiale.
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Didascalia dalla Stampa: «L’immobile londinese al n. 60 di Sloane Avenue che possedeva il fondo di cui il Vaticano comprò importanti quote: è il simbolo dello scandalo». Eravamo convinti che fossero i fondi a detenere i palazzi, non viceversa.
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Notizia dell’Ansa: «Due bambini sono morti nel pomeriggio e altri due sono rimasti feriti travolti da alcune lastre di ghiaccio a Sant’Anna d’Alfaedo, nel veronese». Ghiaccio in luglio? Infatti erano lastre di pietra che coprivano un’antica ghiacciaia.
stabile di sloane avenue londra
Nota aggiuntiva: gli aggettivi sostantivati indicanti zone geografiche richiedono la maiuscola, quindi bisognava scrivere «nel Veronese».
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«Ai padri che perdono i figli resta solo un abbraccio», titola Libero in prima pagina. La foto sottostante mostra due uomini affranti, avvinghiati l’uno all’altro, e lascia intendere che siano i genitori dei due bambini schiacciati dal tetto della ghiacciaia in provincia di Verona.
Foto in prima pagina su Libero
Non è così: la persona ripresa di spalle è il proprietario del terreno dov’è accaduta la tragedia. I padri delle piccole vittime si saranno sicuramente scambiati un abbraccio, ma quell’immagine tanto suggestiva non lo documenta.
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Due carabinieri hanno interrotto i lavori del Consiglio comunale di Imperia, facendo infuriare il sindaco Claudio Scajola, già ministro dell’Interno. Alcuni dei presenti, infatti, non indossavano la mascherina.
«Ma a quel punto», riporta Il Fatto Quotidiano, «il sindaco Scajola ha iniziato a inveire contro un agente». Duole correggere una redazione esperta in manette, ma la qualifica di agente spetta ai poliziotti. I carabinieri sono militari.
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claudio scajola mangia da ciampini 5
Titolo di apertura sulla prima pagina dell’Osservatore Romano: «Solo l’amore guarisce la vita». È diventata una malattia, adesso? *
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Nel suo editoriale pubblicato d’apertura sulla prima pagina del Corriere della Sera, anche Maurizio Ferrara, come molti altri prima di lui infilzati in questa rubrica, distorce le parole di Dante Alighieri, scrivendo: «La lettura fa tremare le vene ai polsi».
In realtà nella Divina Commedia è scritto: «Vedi la bestia per cu’ io mi volsi; / aiutami da lei, famoso saggio, / ch’ella mi fa tremar le vene e i polsi». (Inferno, Canto primo, 88-90). Il fondo in questione s’intitolava «Gli esami che vanno superati». Concordiamo.
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In un confuso articolo sull’Eco di Bergamo, Daniele Rota, religioso giuseppino del Murialdo, bacchetta discutibilmente Tertulliano, san Girolamo e Dante – nessun altro? – perché secondo lui avrebbero lasciato in ombra san Giuseppe, lo sposo di Maria.
dante alighieri
E fin qui si potrebbe chiudere un occhio. Ma sparpaglia errori e inesattezze. A cominciare dal latino Quod voluit dixit, quod noluit tacquit (invece di tacuit). Nella foga di difendere il santo, don Rota spiega poi che nell’arte medievale Giuseppe «viene rappresentato vecchissimo, in angolo, spesso dormiente come a dire che lui proprio non c’entra in quanto sta avvenendo».
No, reverendo, lo sposo di Maria è raffigurato così (anche nelle icone orientali) semplicemente perché i primi due capitoli del Vangelo di Matteo lo presentano come destinatario di ben quattro avvertimenti ricevuti in sogno da Dio.
GESU', GIUSEPPE E MARIA
In chiusura il religioso sostiene che «tra i 299 successori di Pietro, nessuno ha mai scelto come suo nome da pontefice, quello di Giuseppe». A parte la seconda virgola di troppo, stando alla Serie dei sommi pontefici romani, che apre l’Annuario pontificio, i successori di Pietro sono forse 300, ma includendo i 37 ritenuti non legittimi o incerti, cioè gli antipapi.
La questione è storicamente e canonicamente spinosa, tant’è vero che da oltre un settantennio l’Annuario ha rinunciato a numerare i papi, come avveniva in precedenza e come invece si ostinano a fare molti giornalisti.
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Sommario dalla Repubblica: «L’ex premier dà ancora un chance all’accordo». Il gender dilaga.
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UOMO CADE DAL MONOPATTINO A MONZA E GLI RUBANO IL MEZZO
Un trentatreenne originario dello Sri Lanka cade dal monopattino a Monza e finisce in coma. Mentre giace sull’asfalto, uno sciacallo gli ruba il mezzo elettrico. Federico Berni sul Corriere della Sera descrive così il ferito: «Lavoratore in regola e padre di almeno un figlio». Si facciano avanti gli eventuali eredi naturali.
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Titolo dalla Gazzetta di Mantova: «Nuovi contentori della carta. Saranno in “carton-plast”». I cittadini già se li contentono.