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    LE SANZIONI RISCHIANO DI ESSERE UNA FREGATURA (PER L'ITALIA) - STASERA I LEADER DELL’UE VARERANNO LE MISURE CONTRO LA RUSSIA: SUL TAVOLO C’È LO STOP ALLA RUSSIA ALL’ACCESSO AL SISTEMA SWIFT, CHE PERÒ POTREBBE SLITTARE A UN SUCCESSIVO PACCHETTO. PER ORA, ESCLUSO IL GAS E IL SETTORE ENERGETICO (CHE SAREBBE UN BOOMERANG PER NOI) - L’ITALIA COMUNQUE RISCHIA TANTISSIMO: ESPORTIAMO 7 MILIARDI DI PRODOTTI IN RUSSIA (E NE IMPORTIAMO 12,6)


     
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    VLADIMIR PUTIN VLADIMIR PUTIN

    1 - FONTI UE,SANZIONI A SETTORI STRATEGICI,PER ORA ESCLUSO GAS

    (ANSA) - Le sanzioni contro Mosca saranno innanzitutto "finanziarie" e "colpiranno settori strategici per l'esercito e la difesa" della Russia. E' quanto spiega un alto funzionario europeo in vista del vertice dei leader Ue di questa sera.

     

    Lo stop alla Russia all'accesso al sistema Swift "è sul tavolo" ma potrebbe anche slittare ad un successivo pacchetto mentre, "al momento" nelle misure a cui sta lavorando Bruxelles "non è incluso il settore energetico", spiega la stessa fonte. "Una lunga lista"" di personalità dovrebbe entrare nell'aggiornamento della black list e anche le "facilitazioni sui visti" potrebbero essere colpite, si spiega.

    LE SANZIONI DEVASTANTI DELL OCCIDENTE CONTRO LA RUSSIA LE SANZIONI DEVASTANTI DELL OCCIDENTE CONTRO LA RUSSIA

     

    2 - ALLARME DI CONFINDUSTRIA: A RISCHIO IL NOSTRO EXPORT

    Rosario Dimito e Francesco Bisozzi per "il Messaggero"

     

    Il braccio di ferro con la Russia rischia di costare caro al made in Italy. In allarme Confindustria: «Lo scenario resta in rapida evoluzione e non è escluso il varo da parte degli Stati Uniti di ulteriori misure restrittive nelle relazioni con la Russia e con i territori ucraini al centro del conflitto».

     

    È quanto si legge in un documento sulle conseguenze della crisi in Ucraina approntato ieri in serata da viale dell'Astronomia che Il Messaggero ha potuto consultare. Confindustria ricorda che «nel 2021 la Russia è stata destinazione dell'1,5% delle esportazioni di merci italiane e origine del 3% delle importazioni».

    soldati ucraini soldati ucraini

     

    Nel 2019 hanno esportato nel Paese oltre 11mila imprese tricolori. Risultato? Preoccupate le aziende farmaceutiche del Lazio (il farmaceutico pesa il 20% dell'export verso Mosca).

     

    Tremano i produttori di macchinari industriali di Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto: la meccanica rappresenta infatti la principale voce dell'export italiano verso Mosca. In ansia le imprese dei distretti tessili, a iniziare da Prato, tra i più grandi distretti industriali del Paese: il 15% delle esportazioni italiane in Russia è legato all'abbigliamento.

    invasione russa in ucraina 1 invasione russa in ucraina 1

     

    In fermento le imprese del turismo in Sardegna: nell'ultimo anno pre-pandemia sono sbarcati 40mila russi, equivalenti a 220mila presenze. Sul chi va là i produttori di vini del Piemonte: il mercato russo rappresenta il 25% dell'export dell'Asti docg, con 12 milioni di bottiglie ogni anno.

     

    INTERSCAMBIO

    Il peso del mercato russo per gli scambi italiani, ricorda sempre Confindustria, è molto diminuito rispetto al 2012-2013, per effetto delle sanzioni scaturite dopo l'annessione della Crimea ma non solo. Dieci anni fa la Russia era destinazione del 2,7% dell'export italiano e origine del 5,2% dell'import.

     

    le vie del gas russo le vie del gas russo

    Oggi l'Italia esporta verso la Russia 7 miliardi di prodotti e ne importa 12,6 miliardi, in particolare gas e materie prime. Parliamo dunque di 20 miliardi di interscambio. La meccanica rappresenta la principale voce dell'export italiano in Russia, con una quota pari al 40% del totale (3,9 miliardi di fatturato nel 2019).

     

    Il settore chimico-farmaceutico, con 1,9 miliardi di fatturato si piazza sul secondo gradino del podio, con una quota del 20%. Il sistema moda, con 1,5 miliardi di fatturato nel 2019, risulta essere la terza voce dell'export italiano verso il Paese di Putin, con una quota del 14,8%.

     

    vladimir putin vladimir putin

    Per quanto riguarda l'agroalimentare, l'export dall'Italia verso Mosca ha raggiunto un valore pari a 929 milioni prima della pandemia: questa voce rappresenta quasi il 10% del fatturato totale dell'export dell'Italia in Russia. L'inasprimento della crisi in Ucraina rischia infine di travolgere anche le costruzioni: il sistema casa rappresenta la quinta voce del nostro export, con un fatturato totale di 863 milioni nel 2019.

     

    Sul fronte dell'automotive, invece, i principali Paesi fornitori della Russia sono Germania, Usa, Regno Unito, Slovacchia e Giappone, mentre l'Italia si collocava nel 2019 al 13° posto, con una quota di mercato di poco inferiore all'un per cento. L'industria alimentare italiana, al contrario, è a rischio. Importiamo ogni anno 120 milioni di chili di grano dall'Ucraina e altri 100 milioni dalla Russia. In questi giorni il prezzo del grano è balzato del 10%.

     

    CAPITALI ANDATA E RITORNO

    persone si rifugiano nella metropolitana di kiev persone si rifugiano nella metropolitana di kiev

    Non tutti gli imprenditori però sono in trincea. «La Russia conta per circa il 3% dei ricavi di gruppo, per quanto ci riguarda non vediamo impatti significativi sulle operations locali, l'impatto diretto riguarda i prezzi del petrolio e dell'energia», ha spiegato ieri l'ad di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, durante la presentazione dei dati finanziari relativi al 2021. Dal lato dell'import italiano, l'importanza delle merci russe si concentra in pochi settori.

     

    Circa un quinto degli acquisti italiani all'estero di gas e petrolio, sottolinea Confindustria, è di provenienza russa. In particolare, il peso del gas raggiunge il 42% e quello del petrolio il 13%. Inoltre, la Russia è origine di più di metà dell'import italiano di carbone e lignite, di circa il 15% dei prodotti petroliferi e di quasi il 7% dei metalli di base.

     

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    Nel 2020 il totale dei capitali italiani investiti in Russia è stato pari a 11,5 miliardi, il 2,4% dello stock italiano di capitali investiti nel mondo e i soldi italiani hanno realizzato 442 sussidiarie italiane a Mosca che occupano 34,7 mila addetti e producono ricavi per 7,4 miliardi. Invece le risorse russe in Italia sono ammontate a 552 milioni, appena lo 0,1% del totale di capitali esteri ricevuti dall'Italia dal resto del mondo. I capitali russi investiti in Italia hanno comunque registrato una dinamica in crescita.

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