Estratto dell’articolo di Francesca Basso per il “Corriere della Sera”
incidenti stradali 3
Partiamo dai numeri. Più di 20 mila persone sono morte sulle strade dell’Ue lo scorso anno e la maggior parte erano pedoni, ciclisti e utenti di scooter e motociclette. I giovani conducenti rappresentano l’8% di tutti gli automobilisti e il 16% di chi muore alla guida, mentre 2 incidenti mortali su 5 coinvolgono un giovane conducente o motociclista (di età inferiore ai 30 anni). Cifre che hanno spinto la Commissione Ue a presentare nuove norme per la patente di guida.
incidenti stradali 2
È prevista l’introduzione di una patente digitale valida in tutta l’Ue e i ragazzi potranno iniziare a guidare su auto e camion accompagnati a 17 anni ma solo dai 18 potranno condurre da soli. Ci sarà poi un periodo di prova di almeno due anni per i conducenti inesperti, superato il test. Per prevenire l’impunità tra i trasgressori stradali, sarà istituito un nuovo sistema per il ritiro della patente in tutta l’Ue quando uno Stato membro decide di escludere un conducente a causa di un’infrazione commessa sul suo territorio. L’obiettivo dell’Ue è «dimezzare i morti e i feriti gravi entro il 2030», ha spiegato la commissaria Ue per i Trasporti Adina Valean.
incidente stradale rimini
Per questo non ci sarà tolleranza per i neopatentati alla guida in stato di ebrezza nei due anni di prova. L’Ue non può imporre limiti di alcol alla guida validi per tutti gli Stati ma può decidere questa eccezione: «Abbiamo introdotto un periodo di due anni in cui non è possibile bere affatto, anche se il Paese che rilascia la patente ha un limite di 0,2 o 0,3 (g/l), quindi zero alcol», ha sottolineato la commissaria Valean. […]
Adina Valean