Alberto Mattioli per “la Stampa”
meme matteo salvini 1
Il repertorio ormai è questo, e Matteo Salvini l' ha ripetuto ieri anche a Pinzolo: il Conte II, se mai si farà, «è una truffa», «nato in provetta a Bruxelles, Parigi e Berlino», e significa per il M5s «una fine triste», mentre per il Pd, ovviamente, gli improperi proprio non bastano. La novità è l' appello al Quirinale.
matteo salvini bacia il rosario mentre parla giuseppe conte
«Presidente Mattarella, basta, metta fine a questo vergognoso mercato delle poltrone, convochi le elezioni e restituisca la parola gli italiani». Il solito ritornello: elezioni subito. Intanto il governatore del Veneto fa marcia indietro. Venerdì, davanti alla folla leghista a Conselve, nel padovano, Luca Zaia aveva evocato «la rivoluzione». Ieri ha rettificato: «Chi mi conosce sa che quando parlo di rivoluzione intendo la rivoluzione della democrazia», per fortuna.
matteo salvini con francesca verdini a pinzolo 8 meme sull'incontro tra sergio mattarella e matteo salvini
Fin qui le posizioni ufficiali. Ma la crisi qualche strascico dentro la Lega lo sta lasciando. La decisione di far cadere il governo non la contesta nessuno, a partire dai ministri che ne facevano parte, tutti molto più pro-crisi di Salvini e da più tempo. Modi e tempi danno però fiato a chi denuncia una gestione troppo verticistica del partito.
GIANNI FAVA
Al ricco florilegio di neologismi leghisti si aggiunge così quello dei «sommergibilisti». Sono i dirigenti che, sott' acqua, contestano la gestione Salvini, pronti a emergere se, per miracolo, il governo giallorosé dovesse durare e costringere la Lega a una lunga traversata del deserto. Finora allo scoperto è venuto solo il capo dichiarato dell' opposizione interna, Gianni Fava (14% al congresso del '13), ma i sommergibilisti sono convinti di essere più numerosi. «Nessuno contesta la leadership di Salvini. Il cerchio magico che lo circonda, sì. Un gruppo di yesman che gli dicono sempre di sì e gli hanno fatto perdere il contatto con la realtà», accusa un parlamentare.
roberto maroni matteo salvini
Nessuno, si diceva, per ora ci mette la faccia ed è quindi difficile quantificare la fronda, e soprattutto qualificarla.
L' ex segretario Maroni non ne fa parte, ma al Nord (al Sud il partito non è leghista, è salviniano) i frondisti sarebbero parecchi. C' è addirittura chi evoca una scissione prima delle urne, che tutti danno per scontate in primavera, dato che nessuno crede che il nuovo governo durerà. I sommergibilisti comunicano messagiandosi su Telegram. «Ironia della sorte, è un social ideato da un russo», ride uno dei partecipanti alle chat.
LA CANOTTIERA DI BOSSI E I BOXER DI SALVINI
Per il momento, il lavorio è tutto sotterraneo, anzi subacqueo. «Non ci credo. Non siamo alla fine di un' epoca, come negli ultimi anni di Bossi. Salvini ha preso il partito al 4% e l' ha portato al 34: ci possono essere dei critici, magari degli invidiosi, ma non si può mettere in discussione una leadership così - commenta un cacicco importante -. E poi se Matteo fosse davvero circondato di yesman, questa crisi non si sarebbe mai fatta. È stato lui a credere più di tutti all' alleanza con i grillini e a sforzarsi di farla funzionare. Il nuovo governo nasce malissimo. Adesso dobbiamo solo sederci sulla riva del fiume e aspettare di veder passare il suo cadavere». Chissà.
GIANNI FAVA ROBERTO MARONI bossi salvini maroni salvini al congresso della lega LA CRISI TRA MATTEO SALVINI E LUIGI DI MAIO BY OSHO GIOVANNI GRASSO GUARDA MATTEO SALVINI PARLARE meme su matteo salvini matteo salvini con francesca verdini a pinzolo 1