Estratto dell’articolo di Sarah Martinenghi per www.repubblica.it
CASTIGO DEI GENITORI AI FIGLI
L’hanno chiusa in camera durante l’ultimo litigio, le hanno legato mani e piedi con un foulard impedendole di uscire dopo che lei ha disubbidito per l’ennesima volta, tornando a casa, a 14 anni, troppo tardi la sera. La ragazzina urlava, piangeva, si disperava. La scena che la polizia si era trovata davanti, entrando in un appartamento nel quartiere Aurora a Torino il 1 aprile, sembrava lasciar spazio a pochi dubbi, tanto che i due genitori, di origine marocchina erano stati arrestati con l’accusa della pm Lisa Bergamasco di maltrattamento e persino di sequestro di persona.
Ma all’udienza di convalida è emersa una realtà molto più complessa che ha portato il giudice a scarcerare immediatamente la coppia che avrebbe, pur sbagliando nei modi, solamente tentato di arginare i comportamenti difficili di una figlia adolescente parecchio ribelle. Pochi giorni prima la ragazzina era stata arrestata per aver partecipato in gruppo alla rapina di un coetaneo.
GENITORI CASTIGO FIGLI
Pur non avendo compiuto atti violenti, si trattava di un fatto che aveva preoccupato i genitori che avevano cercato di limitare le possibilità che la figlia si mettesse nei guai, frequentando cattive compagnie. […] lei avrebbe preteso una libertà di spostamenti e orari, saltando la scuola, rientrando anche a tarda sera. Arrivando a insulti e botte, ma reciproci.
Fondamentali sono state infatti le immagini mostrate al giudice […] In un caso infatti aveva spaccato gli occhiali alla madre, in un video la si vedeva afferrare un coltello in cucina e minacciare i genitori. Anche il fratello aveva detto: «Da novembre 2022 lei non ascolta i miei genitori, non li rispetta, non ubbidisce, non collabora in casa[…]». Più volte era stata la ragazzina stessa a chiamare la polizia e aveva anche infranto vetri e rotto le porte di casa. […]
genitori e figli
Per il giudice «si tratta di una minore problematica che rivendica anche con violenza un grado di libertà e autonomia che appare mal conciliarsi con i suoi appena 14 anni». Metodi «inadeguati ma correttivi»: per qualsiasi genitore, infatti, il reato di rapina contestato sarebbe stato «un serio allarme rispetto agli amici frequentati dalla figlia » e se l’hanno legata è stato solo «per arginare una figlia furiosa e fuori controllo».