DAGONEWS

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«Non cerco vendetta, ma lei non è più una mia amica: poteva uccidermi». Jordan Holgerson, la 16enne spinta da un ponte da un’amica, è uscita dall’ospedale e parla della disavventura che poteva costarle la vita.

La ragazza era alle Moulton Falls sul fiume Lewis, negli Usa, insieme a un gruppo di amici quando una di loro l’ha spinta nel fiume mentre lei esitava a tuffarsi. Se l’è cavata con cinque costole rotte, una perforazione al polmone e altre contusioni: è stata dimessa dall’ospedale, ma ci vorrà del tempo perché possa riprendersi completamente.

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«È doloroso vederla svegliare in preda ai dolori, ma lei è una ragazza forte che non si perde d’animo – ha detto la zia, Kristie Morgan – Non vuole vendetta, ma la sua amica dovrebbe imparare la lezione. Poteva ucciderla e adesso non ci sarebbero dubbi sul fatto che sarebbe in prigione. È fortunata che non sia morta o che sia rimasta paralizzata».

La sorella di Jordan, Kaytlin, ha contattato l’autrice della spinta per invitarla a riflettere sul danno che ha provocato: «Le ho detto che gli amici non si comportano così.

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Lei ha replicato di essere profondamente dispiaciuta e che se avesse saputo quali conseguenze avrebbe portato il suo gesto non lo avrebbe mai fatto. Io penso che dovrebbe essere punita: se sai di passarla liscia potresti rifarlo».

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