A. Mar. per “il Messaggero”
leo gassmann
«Non sono un eroe. Ho fatto solo ciò che era giusto». Leo Gassmann risponde così ai tantissimi follower che ieri, dopo avere appreso che il cantautore, figlio d'arte, era intervenuto in aiuto di una giovane donna salvandola da uno stupro in strada al Portonaccio, lo hanno sommerso di messaggi di affetto e di stima. «Mi state scrivendo in molti in merito a ciò che è avvenuto l'altra sera. Non sono un eroe, ho fatto solo ciò che era giusto. Siete in molti ad avere delle storie da raccontare simili a quella che ho vissuto io. Non abbiate paura, non siete soli», la nuova esortazione del 24enne. Anche il papà Alessandro, sempre sui social, ha avuto parole d'orgoglio per lui: «Sono un padre fortunato. Grande amore mio, fiero di te», ha scritto l'attore.
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LE INDAGINI
Intanto, il racconto della vittima, che in quelle ore era ancora molto scossa e aveva inizialmente riferito di essere stata molestata su un taxi da un ragazzo francese conosciuto poco prima a una festa, è ora al vaglio degli investigatori. La ragazza, un'artista americana trentenne che vive nella Capitale, quella sera era stata insieme ad amici in un locale di Trastevere. Tra chiacchiere e qualche bicchiere di alcolici sarebbe stata avvicinata da un giovane francese che l'ha poi convinta a prendere un taxi per raggiungere un altro locale.
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Una volta arrivati in via del Portonaccio, all'altezza dei civico 35, sullo spartitraffico, tra gli alberi e le auto in sosta, è avvenuta l'aggressione. Gassmann che si trovava a passare di lì ha sentito le urla della ragazza ed è intervenuto, mettendo in fuga il ragazzo. Ha quindi chiamato il 112 e sul posto sono arrivate le volanti e un'ambulanza. La ragazza era molto scossa, praticamente stordita. È stata quindi portata al policlinico Umberto I per accertamenti e dimessa con due giorni di prognosi.
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IL PRECEDENTE
«Sto meglio adesso, ma mi ha sorpreso leggere della vicenda sul giornale», racconta. Prima di dileguarsi, l'aggressore avrebbe avuto anche il tempo di rubare alla 29enne la borsa e il cellulare. Qualcuno, inoltre, avrebbe provato a effettuare dei prelievi con la sua carta. Un fatto al vaglio degli agenti del distretto Salario dal momento che nelle settimane scorse, sulla stessa strada, poco distante, un'altra ragazza era stata aggredita e rapinata. L'ipotesi è che nella zona, tornata a riempirsi di giovani dopo la riapertura dei locali e la fine dell'emergenza coronavirus, agisca un bandito seriale pronto ad adescare giovani vittime.
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