Da I Lunatici Radio2 https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunatici
leo gullotta a forum
Leo Gullotta è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dall'1.30 alle 6.00 del mattino.
Leo Gullotta ha parlato della società di oggi: "C'è pesantezza, c'è stato un abbandono per alcuni temi, a cominciare dalla scuola. I ragazzi, i giovani, sono stati schiaffeggiati. Nel resto dell'Europa c'è stata comunque una crisi economica e finanziaria, ma alla cultura non è stato tolto un euro. Qui ogni Governo che arriva da trent'anni a questa parte taglia su scuola, università e cultura. Ai giovani dico sempre che bisogna saper amare e conquistare la vita. Gli dico sempre la vita è vostra, non degli altri. Bisogna essere attenti, curiosi. Studiare, informarsi, crescere.
leo gullotta
Non bisogna nascondere le parole ed essere omertosi. Le parole mafia, camorra, criminalità organizzata, bisogna dirle. Se penso al Sud e ai passi che i giovani hanno fatto negli ultimi anni, mi rendo conto che prima non c'erano certe associazioni, certe formazioni, come Libera, questo è importante, i temi sociali sono entrati nella testa di molti giovani, non c'è più una presenza omertosa, anzi in tanti si battono, si impegnano per far vedere cosa c'è che non va. Speriamo che si possa sempre di più proseguire".
Sulla televisione: "Rispetto agli anni 80 c'è una una debacle, c'è questo assalto ancora una volta della politica alle televisioni. E' imbarazzante vedere alcuni telegiornali dove un politico si fa i selfie a casa propria o nel proprio ministero e i telegiornali lo mandano in onda".
Sui diritti degli omosessuali: "Sono stati fatti molti passi avanti e moltissimi ce ne sono ancora da fare. Oggi questo tema viene ripreso perché hanno voluto creare da qualche anno il nemico a tutti i costi. Prima era il terrone, poi l'emigrato, poi l'omosessuale. C'è questo racconto politico che fa scoppiare nell'ignoranza la violenza e l'omofobia. Il coming out non è importante. A me lo chiesero, io non l'ho fatto. Quando me lo hanno chiesto, io ho risposto. Un giornalista mi chiese se ero omosessuale e io ho risposto 'sì, perché? Mi dica'. Tutto qui.
leo gullotta
Poi ho partecipato ad alcune trasmissioni televisive, ma solo per far arrivare a tantissimi ragazzi nelle province un messaggio. Non c'è niente di cui doversi vergognare, non c'è niente di malato. Quando leggo di genitori che disconoscono i figli, penso che questa sia pura ignoranza. Magari si hanno come vicini di casa dei mafiosi, dei delinquenti, dei truffatori, di loro non ci si vergogna. Ci si siede a tavola con grande piacere con famosi truffatori, con famosi condannati, e nessuno dice niente. Poi se c'è un figlio omosessuale ci si vergogna. Ma perché? Chi fa questo si dovrebbe vergognare al contrario".
leo gullotta
Sulla sua carriera: "La signora Leonida? Mi ha fatto entrare per tanti anni nelle case degli italiani. Durante gli anni '80 ha fatto sorridere, adesso però è in pensione. Non ho mai pensato di rischiare intrappolato nella signora Leonida. L'ho fatta solo lì, era una vignetta televisiva, poi per mia scelta ci sono stati film con temi importanti, o film d'autore, o commedie, ma ho sempre fatto il mio lavoro di attore, interpretando ogni volta personaggi lontani da me.
leo gullotta
Oggi il bagaglino non avrebbe più senso, è stato fatto per 20 anni, quella politica che si rappresentava in televisione poi si è trasformata in ciò che abbiamo oggi nella realtà. Il ruolo a cui sono più legato? Ho attraversato tutti i linguaggi dello spettacolo, sono stato un fortunato e continuo ad esserlo. Sono legato a tutti i ruoli che ho fatto. Poi, certo, se penso a Nuovo Cinema Paradiso, mi viene da dire che sia impossibile fare oggi un film del genere. In questo cucuzzoletto siciliano si è girato un film che continua ad avere un amore smisurato da parte di qualsiasi spettatore nel mondo".