Il futuro del Mobile presto nelle vostre mani. Disponibile dal prossimo 26 aprile. #GalaxyFold #SamsungEvent pic.twitter.com/hhINj87LWU
— Samsung Italia (@SamsungItalia) 20 febbraio 2019
Lorenzo Longhitano per www.wired.it
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Sapevamo che all’evento di lancio dei nuovi Galaxy S10 avrebbe fatto la sua comparsa, ma non che avrebbe direttamente aperto la kermesse. E invece nella giornata di oggi, dopo anni di anticipazioni (l’unica ufficiale risalente a pochi mesi fa), Samsung ha finalmente mostrato al mondo il suo smartphone con schermo pieghevole, battezzato appropriatamente Galaxy Fold e mostrato in apertura di serata rispetto ai cugini della serie Galaxy S.
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Dell’aggeggio è stato detto di tutto in passato e prima di proseguire è bene specificare che il dispositivo non è ancora pronto per l’utilizzo e arriverà solo tra qualche mese. Il look e le caratterisiche mostrati in queste ore da Samsung però sono definitivi e permettono finalmente di farsi un’idea precisa su cosa aspettarsi dal dispositivo.
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Galaxy Fold è un ibrido tra tablet e smartphone basato su un display principale da ben 7,3 pollici di diagonale (e risoluzione quad xga plus) in formato 4,2:3. È il pannello sul quale i ricercatori del gruppo hanno speso tutte le loro energie, e in grado di piegarsi sull’asse verticale per permettere al dispositivo di chiudersi come un libro.
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Una volta chiuso, lo schermo principale resta sigillato mentre si attiva quello secondario, una unità hd che risiede all’esterno e misura 4,6 pollici di diagonale in formato 21:9. Il look è decisamente più rifinito di quello intravisto l’anno scorso, ma lontano dal minimalismo e l’eleganza dei gadget della serie S.
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Le fotocamere frontali del pannello principale lo invadono senza troppi complimenti, ma soprattutto il pannello secondario è incastonato all’interno di cornici superiori e inferiori decisamente esagerate, soprattutto in un periodo in cui i produttori fanno vanto di dispositivi dai bordi sempre più sottili.
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Per permettere l’esecuzione di più applicazioni possibile in modalità tablet, Samsung ha dotato il dispositivo di 12 gb di ram, di 512 gb dedicati allo stoccaggio e degli ultimi processori octa core a 7 nanometri a disposizione. L’area occupata dalla batteria da 4380 mAh è distribuita equamente sui due lati del dispositivo e le fotocamere sono ben sei: le tre principali e le due anteriori ricalcano la stessa configurazione di quelle a bordo di Galaxy S10 Plus; a queste si aggiunge una unità da 10 Mpixel dedicata agli autoscatti a corredo del display secondario.
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Nelle immagini mostrate, Galaxy Fold si annuncia come una vera novità, forse l’unica nel panorama smartphone da diversi anni a questa parte. Difficile però dire se si tratterà di una rivoluzione: la capacità del sistema operativo — una variante di Android 9 condita anche in questo caso dall’interfaccia grafica One UI — di adattarsi all’utilizzo sui due schermi sarà determinante per decretare il successo di Galaxy Fold e dei suoi successori, anche se è piuttosto chiaro che il gadget per il momento non è destinato alle masse. I dispositivi con schermo pieghevole hanno tutte le possibilità di sfondare in futuro, ma non prima di diminuire di prezzo.
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Galaxy Fold sarà infatti venduto, a partire dal 3 maggio, al prezzo stratosferico di 2000 euro. All’interno del resto c’è una tonnellata di tecnologia all’ultimo grido: sei fotocamere, due schermi (dei quali uno praticamente inedito in tutto il settore), ricarica wireless inversa, audio stereo akg, 12 gb di ram e 512 gb di memoria per lo stoccaggio dei dati, una lista che fa impallidire anche il più costoso dei Galaxy S10 presentati accanto al Fold.
La partita avviata da Samsung anni fa con lo sviluppo di Galaxy Fold in ogni caso non terminerà sicuramente con il lancio del suo primo dispositivo del genere. Del resto quando il gruppo lanciò il suo primo display curvo con Galaxy Note Edge, subì critiche da più parti e i dati di vendita non furono immediatamente incoraggianti; pochi anni dopo fu quell’elemento di design a decretare il rinnovato successo della società nel mondo smartphone.