Andrea Morigi per “Libero quotidiano”
AL SERRAJ ERDOGAN
Il risultato del vertice di Mosca è una nuova offensiva su Tripoli del generale Khalifa Haftar. Le minacce del presidente turco Recep Tayyp Erdogan, che intende impartirgli «la lezione che si merita» e lo accusa di «pulizia etnica», non scompongono l' uomo forte della Cirenaica.
HAFTAR E GIUSEPPE CONTE
Da ieri, le truppe dell' Esercito Nazionale Libico e i mezzi militari forniti dagli Emirati Arabi Uniti si sono ammassati nei pressi della cittadina di Tarhunah, in vista di un nuovo assalto alle linee difensive del Governo di Accordo Nazionale. I combattimenti proseguono a Salah al-Din e Ain Zara, quartieri della capitale, i cui cieli sono sorvolati da caccia dell' Esercito Nazionale Libico, anche se, formalmente, il cessate-il-fuoco entrato in vigore domenica in Libia resta in vigore a tempo indeterminato, nonostante il rifiuto di Haftar di siglare un accordo formale con Tripoli.
GIUSEPPE CONTE CON ERDOGAN
UN MILIZIANO DELLE TRUPPE DI HAFTAR IN LIBIA
Il ministero della Difesa russo, per mascherare il fallimento dei colloqui, assicura in una nota che durante i colloqui promossi dalla Russia è stato raggiunto «un accordo di principio tra i belligeranti per mantenere e prolungare la cessazione delle ostilità a tempo indeterminato».
DOMENICA A BERLINO
KHALIFA HAFTAR CONTE E SERRAJ
Comunque, Haftar si prende altre 48 ore e dichiara di dover consultare le tribù sui negoziati. Intanto prosegue l' avanzata, alzando la posta in gioco in vista del 19 gennaio, data fissata ieri per la conferenza di pace di Berlino. Saranno ospiti della Germania il premier di Tripoli Fayez al-Sarraj, sia Haftar. Sono stati invitati anche i rappresentanti di Stati Uniti, Russia, Italia, Regno Unito, Francia, Cina, Emirati Arabi Uniti, Turchia, Egitto, Algeria, Repubblica del Congo (in quanto presidente del Comitato di Alto livello dell' Unione Africana sulla Libia) e poi Nazioni Unite, Unione Europea, Ua e Lega Araba.
conte haftar al serraj haftar giuseppe conte
Fra i partecipanti, alcuni sono bravi a chiacchierare. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, hanno «concordato di intensificare gli sforzi congiunti per sostenere una soluzione politica inclusiva» e tale da «ripristinare la stabilità in Libia» e sostenere «le istituzioni nazionali mantenendo l' integrità e la sovranità territoriale e le risorse del Paese».
MACRON HAFTAR vladimir putin emmanuel macron 1
Altri, meno loquaci, come gli Emirati Arabi Uniti pensano piuttosto a rifornire di uomini e armamenti i due contendenti. Vanificare tanto sforzo bellico con una prospettiva di tregua non rientra nemmeno nei piani di Parigi.
PARIGI DISTURBA
AL SERRAJ ERDOGAN
«Le iniziative europee di peacekeeping in ambito militare e diplomatico potrebbero essere impedite proprio dai francesi, la cui vicinanza ad Haftar è nota», spiega a Libero Michela Mercuri, docente di Geopolitica del Mediterraneo all' Università Niccolò Cusano e alla Sioi di Roma.
LUIGI DI MAIO KHALIFA HAFTAR
«Si parla in questi giorni di una forza d' interposizione, ma il suo esito dipende da un elemento destabilizzante come Parigi, in grado di disturbare il processo». Se non vi saranno ostacoli sul campo di battaglia, è lì che si deciderà il destino della Libia, spiega a Sky News Arabya Khaled Al Mahjoub, ufficiale dell' Lna: la «soluzione militare» è finalizzata a «eliminare le milizie» presenti nel Paese e a «creare lo Stato libico».
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