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    CHI HA ABBATTUTO IL DRONE ITALIANO IN LIBIA? – LA DIFESA DICE DI AVER PERSO IL CONTATTO CON IL VELIVOLO MENTRE SVOLGEVA UN’OPERAZIONE NELLA MISSIONE “MARE SICURO” - MA LE MILIZIE DI HAFTAR RIVENDICANO L’ABBATTIMENTO SU TELEGRAM. SAREBBE L’ULTIMO AFFRONTO DEL BAFFO FORTE DELLA CIRENAICA, CHE DA MESI PORTA AVANTI LA RETORICA CONTRO L’ITALIA. CHE NEL FRATTEMPO È ORMAI IRRILEVANTE NEL PAESE AFRICANO


     
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    Emanuele Rossi per www.formiche.net

    DRONE ITALIANO ABBATTUTO IN LIBIA DRONE ITALIANO ABBATTUTO IN LIBIA

     

    Lo Stato maggiore della Difesa italiano dice di aver perso il contatto con velivolo senza pilota italiano mentre svolgeva un’operazione nell’ambito della missione “Mare Sicuro”. Per quanto noto è precipitato nell’area di Tarhuna, uno dei fronti caldi dell’offensiva con cui il signore della guerra della Cirenaica, Khalifa Haftar, vorrebbe conquistare Tripoli. Il piano per rovesciare il Gna, governo appoggiato dalle Nazioni Unite e internazionalmente riconosciuto – lato del conflitto intra-libico in cui l’Italia si colloca per ovvie ragioni di legittimità.

    MACRON HAFTAR MACRON HAFTAR

     

    Non è chiaro al momento se l’areo sia stato abbattuto, come rivendicano gli haftariani, che su alcuni canali Telegram stanno facendo circolare le foto di un’ala con il tricolore di quello che sembra essere un RQ-1 Predator o un MQ9 Reaper. Velivoli fabbricati dalla General Atomics americana che l’aviazione italiana utilizza in forma non armata per sofisticate attività di intelligence che partono solitamente da Sigonella.

    LIBIA - MILIZIE DI HAFTAR LIBIA - MILIZIE DI HAFTAR

     

    Una fonte da Misurata, centro di coordinamento della difesa politica e militare dall’attacco di Haftar, ci fa sapere che è stato probabilmente uno dei nuovi sistemi anti-aerei che attori esterni hanno fornito all’autoproclamato Feldmaresciallo dell’Est a colpire il drone.

    HAFTAR E GIUSEPPE CONTE HAFTAR E GIUSEPPE CONTE

     

    Da mesi la retorica anti-italiana di Haftar è cresciuta di intensità per poi passare alle vie pratiche. Quello che il governo italiano, per bocca del premier Conte, definisce “un interlocutore” bombarda con cadenza settimanale l’aeroporto di Misurata. Le bombe cadono a poche centinaia di metri dal luogo dove, all’interno del compound dello scalo, sono dispiegati 300 militari italiani.

    al serraj haftar giuseppe conte al serraj haftar giuseppe conte

     

    Si tratta di medici e personale di sicurezza che gestisce l’ospedale da campo della missione “Ippocrate”, quella costruita per curare i guerriglieri misuratini che hanno sconfitto lo Stato islamico a Sirte nel 2016, e restato in essere secondo un accordo con il governo di Tripoli come centro di assistenza medica qualificata per tutti questi anni.

    KHALIFA HAFTAR KHALIFA HAFTAR

     

    Oltre alle bombe sopra i dottori militari italiani, ora arriva anche l’abbattimento di un aereo. Se così fosse sarebbe un pessimo segnale per l’Italia. Sebbene potrebbe essere un incidente, ossia gli haftariani potrebbero averlo scambiato per un velivolo misuratino – che hanno droni forniti e gestiti dalla Turchia, mentre le forze di Haftar si affidano all’aiuto degli Emirati Arabi.

    IL DRONE ITALIANO ABBATTUTO IN LIBIA IL DRONE ITALIANO ABBATTUTO IN LIBIA

     

    Quello che è certo dai fatti è che l’Italia del governo giallo-rosso ha perso rapidamente rilevanza sulla Libia. Addirittura il Gna ha riallacciato i rapporti con la Francia, con cui finora aveva tagliato ufficialmente le relazioni perché accusata di appoggiare clandestinamente il lato di Haftar e pubblicamente quello di Tripoli (giovedì scorso il vicepremier libico, Ahmed Maitig, era a Parigi per un incontro di alto livello col governo francese).

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