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    LIPPI, LA CINA NON E’ PIU’ VICINA – IL CT CAMPIONE DEL MONDO SI DIMETTE DOPO LA SCONFITTA CON LA SIRIA, LA GOCCIA CHE FATTO TRABOCCARE UN VASO, GIÀ PIENO DI CRITICHE SOPRATTUTTO PER LO STIPENDIO FARAONICO - DA CAPELLO A RANIERI: NON VA SEMPRE BENE AI TECNICI ITALIANI CHE TENTANO L’AVVENTURA SULLA PANCHINA DI ALTRE NAZIONALI – LE ECCEZIONI ZACCHERONI, DE BIASI E TRAP


     
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    Da ilposticipo.it

    lippi lippi

    Marcello Lippi, CT campione del mondo, lascia le redini della Cina, che aveva ripreso con l’obiettivo di qualificarsi a Qatar 2022. La sconfitta con la Siria, però, è stata la goccia che fatto traboccare un vaso, già pieno di critiche soprattutto per lo stipendio faraonico che il condottiero di Berlino aveva ottenuto dalla federcalcio cinese. Del resto, l’idea era quella di prendere un rappresentante della scuola tricolore, che potesse proseguire la sua scia di successi e soddisfazioni importanti. Ma l’esperienza dell’allenatore viareggino dimostra che non va sempre bene ai tecnici italiani che tentano l’avventura sulla panchina di altre nazionali…

     

    Il Ct campione del Mondo aveva preso il posto del capitano della nazionale iridata del 2006. Prima di tornare a Lippi, la federcalcio cinese aveva puntato su Fabio Cannavaro che però ha accettato il ruolo con riserva prima di prendere definitivamente l’incarico. L’ex giocatore di Real e Juventus non è però andato oltre pochi mesi da selezionatore, non riuscendo a conciliare impegni sportivi e familiari.

     

     

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    Nel 2019 ha sfiorato l’impresa in coppa d’Asia, con gli Emirati Arabi Uniti, non esattamente una superpotenza internazionale del calcio. Zaccheroni però era già riuscito a salire sul gradino più alto del podio di un torneo internazionale, guidando la nazionale nipponica alla conquista della Coppa d’Asia e della Coppa d’Asia orientale rispettivamente nel 2011 e nel 2013. Ed è stato il primo tecnico italiano a vincere un trofeo non sulla panchina azzurra.

     

     

    cannavaro cannavaro

    Giovanni Trapattoni è fra i pochi ad aver allenato l’Italia ed averla affrontata come rivale. Commissario Tecnico azzurro e dell’Irlanda, ha nello “scippo” l’esperienza che unisce le due nazionali come unico comune denominatore. Nel 2002, in Corea e Giappone, è stato vittima di Moreno. Otto anni dopo, da selezionatore dell’Irlanda, ha affrontato la Francia e perso il treno mondiale per una clamorosa svista arbitrale. Nel 2012 ha però centrato la qualificazione agli europei.

     

     

    L’esperienza da CT di Fabio Capello non è stata fortunata come quella da allenatore. Con i club ha mietuto successi in tutta Europa con Milan, Roma, Juventus e Real. Da commissario tecnico qualcosa è andato storto: la storia insegna che è difficile vincere il Mondiale con l’Inghilterra, ma l’eliminazione agli ottavi con la Germania brucia ancora. Bene invece con la Russia che ha portato ai mondiali del 2014 senza però andare oltre il primo turno.

     

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    Artefice di un piccolo miracolo con l’Albania. De Biasi, lasciata l’Italia, ha deciso di allenare la nazionale albanese portando dei risultati lusinghieri. La nazionale adriatica è riuscita a staccare il pass per Euro 2016 senza passare dalle forche caudine dei play off. Giunto in Francia, non è andato oltre il primo turno ma aver raggiunto il traguardo della fase finale lo consegna alla storia del calcio locale.

     

     

    Meno fortunata, invece, l’esperienza di Panucci che, succeduto proprio a De Biasi, ha trovato diverse difficoltà nell’approcciarsi come CT dell’Albania e complice un ricambio generazionale non ha potuto ripetere i successi centrati dal suo predecessore. L’avventura oltre l’Adriatico è durata pochissimo. Meno di due anni alla guida prima dell’esonero maturato dopo la sconfitta contro la Turchia.

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    Esperienza amara anche per Claudio Ranieri. L’attuale tecnico della Sampdoria ha preso in mano le redini della nazionale greca ma non è andato neanche lontanamente vicino a ripetere i fasti del 2004. La squadra in quattro partite non è mai riuscita a segnare. E ha ovviamente infilato una serie di sconfitte consecutive che non gli hanno permesso di centrare la qualificazione a Euro 2016. Una fortuna, per lui. Esonerato nell’estate del 2014, ha scritto il miracolo Leicester.

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