Tre settimane di manfrina fra eurogruppo e eurosummit per approvare MES, SURE e BEI esattamente come voleva la Germania.
Ecco perché i due TRADITORI non hanno voluto venire in parlamento.
Uno dei momenti più bui della storia repubblicana.#Eurogruppo
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) April 9, 2020
eurogruppo
(ansa) "Il solo requisito per accedere alla linea di credito del Mes sara' che gli Stati si impegnino a usarla per sostenere il finanziamento di spese sanitarie dirette o indirette, cura e costi della prevenzione collegata al Covid-19": e' quanto si legge nelle conclusioni dell'Eurogruppo. "La linea di credito sara' disponibile fino alla fine dell'emergenza. Dopo, gli Stati restano impegnati a rafforzare i fondamentali economici, coerentemente con il quadro di sorveglianza fiscale europeo, inclusa la flessibilita'".
EUROGRUPPO
Da corriere.it
Roberto Gualtieri
«L’Eurogruppo ha trovato l’accordo. Un pacchetto di dimensioni senza precedenti per sostenere il sistema sanitario, la cassa integrazione, la liquidità alle imprese e il Fondo per un piano di rinascita. L’Europa è solidarietà». Lo twitta il commissario all’Economia Paolo Gentiloni. Qualche dettaglio sull’accordo arriva dal ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri: «Messi sul tavolo i bond europei, tolte dal tavolo le condizionalità del Mes. Consegniamo al Consiglio europeo una proposta ambiziosa. Ci batteremo per realizzarla».
conte gualtieri
La riunione dell’Eurogruppo è iniziata poco dopo le 21 e 30 (con oltre quattro ore di ritardo). Secondo indiscrezioni, il ritardo sarebbe legato ai negoziati bilaterali, durante i quali le posizioni dei ministri dell’Eurogruppo si sarebbero avvicinate. In particolare, si sarebbe ammorbidita quella dell’Olanda. Parte del compromesso sul tavolo, a cui hanno lavorato il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno assieme a Francia, Germania, Italia e Olanda, prevedrebbe di lasciare la controversa questione del Recovery Fund, cioè la via francese agli Eurobond, ad una lettera del presidente dell’Eurogruppo ai leader Ue, che resta quindi separata dalle conclusioni ufficiali, le uniche con valore legale. Secondo quanto si apprende, non ci sarebbe quindi menzione di Eurobond nel testo finale.
INTESA a 5 SUL PACCHETTO
Marco Bresolin per La Stampa
PAOLO GENTILONI
Italia, Francia, Spagna, Germania e Olanda hanno trovato un'intesa sul pacchetto economico anti-crisi. Nel corso del pomeriggio e della serata, i ministri dei cinque Paesi, coordinati dal presidente dell'Eurogruppo Mario Centeno, hanno negoziato una bozza di compromesso. Secondo quanto risulta a La Stampa da fonti diplomatiche, verso le 21 la situazione si sarebbe sbloccata.
L'accordo deve ora essere sottoposto all'Eurogruppo in formato allargato (partecipano tutti i 27 ministri delle Finanze) che deve dare il via libera al pacchetto di misure che prevede l'utilizzo del Fondo salva-Stati, il piano anti-disoccupazione «Sure», il fondo di emergenza della Banca europea per gli investimenti e un accenno al piano per la ripresa, ma - da quanto risulta - senza un riferimento esplicito agli Eurobond.
GUALTIERI CENTENO
Dalle indiscrezioni che filtrano, l'Olanda avrebbe fatto un passo indietro, rinunciando alla richiesta di condizionalità macro-economiche rigide per l'erogazione dei prestiti del Mes. Il Fondo avrà dunque condizioni più leggere, come previsto nella proposta di compromesso già accettata nei giorni scorsi dalla Germania. L'Italia avrebbe dunque rinunciato al Mes «senza condizioni» e dato il suo via libera a una formulazione nel testo finale che non cita esplicitamente gli Eurobond, sui quali è netto il «no» della Germania, dell'Olanda e degli altri Paesi rigoristi. Su questo tema spetterà al Consiglio europeo, la prossima settimana, definire i dettagli.
HOEKSTRA E RUTTE
IL MINISTRO HOEKSTRA
(...) il ministro olandese delle finanze, Wopke Hoekstra, che al tavolo si era mostrato inizialmente ostile alle proposte italiane, sulla stessa linea della Germania: "Dopo lunghe e intense conversazioni negli ultimi due giorni, L'Eurogruppo è giunto a una buona conclusione. Il Mes "può fornire assistenza finanziaria ai Paesi senza condizioni per le spese mediche" e "sarà anche disponibile per il sostegno economico, ma a condizioni. E' giusto e ragionevole"
SALVINI
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