Livia Taglioli per gazzetta.it
spezia juve
"E' stata una vittoria bella, ma soprattutto importante - ha detto Allegri a Dazn dopo la prima vittoria in campionato, contro lo Spezia -. Abbiamo vinto una partita di sofferenza, abbiamo anche avuto un pizzico di fortuna, dopo i tanti episodi girati male nei precedenti match. Dobbiamo uscire dalla zona di comfort e migliorare ancora. Facciamo ancora tanti errori nell'ultimo passaggio, dobbiamo migliorare. Certo ma non era semplice in una situazione di scarsa serenità dopo 2 punti in 4 gare e contro un avversario che ha giocato bene e corso tanto. Complimenti ai ragazzi, lo Spezia ha giocato bene, il portiere loro è stato bravissimo".
DA CHIESA A RABIOT
"Chiesa? Non mi aspettavo risposte da lui o da nessuno. Li vedo tutti i giorni. Le qualità sono quelle, era rientrato dall'infortunio, mi ha chiesto il cambio perché sentiva un indurimento al flessore che già aveva avuto qualche problema. Succede quando si gioca ogni 3 giorni. A differenza di altre volte, chi è entrato l'ha fatto bene". Su Rabiot: "Cosa gli manca? Cinque o sei gol? Dovrebbe farne 10, deve migliorare l'inserimento, deve spaccare la porta, deve migliorare il tiro. Sembra non si prepari neanche per il tiro. Il primo gol viene da un suo inserimento. Ma deve farne 30 a partita: poi deve essere decisivo nell'inserimento e nel tiro
spezia juve
ANTISTE
Da ilnapolista.it
A qualcuno sarà venuto un colpo dopo il gol di Janis Antiste. Non necessariamente perché era la rete del 2-1 alla Juventus, che poi ha rimontato, ma perché si è portato un dito sulle vene del braccio. “Ma come, esulta facendo il gesto che si buca?” si sarà chiesto qualche spettatore.
In realtà, non c’è nessun collegamento con la droga. Antiste ha esultato come fece cinque anni fa D’Angelo Russell, all’epoca guardia dei Los Angeles Lakers, che dopo una prestazione da 39 punti coronata dal tiro decisivo si indicò le vene urlando “ice in my veins”, che significa “ho il ghiaccio nelle vene”, intendendo il sangue freddo.