enrico letta stefano bonaccini
(ANSA) - "Leggo che qualcuno ritiene invece che la funzione del Pd dovrebbe essere quella di rappresentare la sola sinistra. Fosse stato per tali scienziati non avremmo vinto le regionali del 2020 in Emilia-Romagna, né in città come Piacenza e Rimini. Invece che teorizzare strategie e soluzioni da un piedistallo, consiglierei di girare e frequentare i territori, incontrare ed ascoltare le persone, a partire dai loro problemi e le loro inquietudini. Si chiama 'mondo reale' da conoscere e affrontare, non 'mondo virtuale' da commentare, magari seduti in salotto.".
Lo dice, in un lungo post, il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Le vittorie elettorali in Emilia-Romagna, fra regionali e comunali, sono arrivate, secondo Bonaccini, "perché ci siamo presentati con un centrosinistra rinnovato, plurale e civico. Sapendo parlare largo, conquistando voti anche da elettori di altri schieramenti".
STEFANO BONACCINI ENRICO LETTA
"Per questo - ribadisce - non dobbiamo lasciare la rappresentanza del riformismo a chicchessia. Io mi sento orgogliosamente un uomo di sinistra, ma non ho nostalgia del Pds o dei Ds, e convintamente contribuii a fondare il Pd come casa dei democratici, dei progressisti e dei riformisti, per unire culture e sensibilità differenti, con l'ambizione di conquistare anche nuovi elettori o recuperare chi ci aveva abbandonato. Un Pd e un centrosinistra mai contro qualcuno, ma per qualcosa. Di fronte ad una destra così poco liberale e così tanto sovranista, diamoci da fare, allora. Per l'Italia e per i nostri figli, innanzitutto".