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    ISIS, E’ FINITA LA PACCHIA - LO STATO ISLAMICO ARRETRA IN SIRIA E IRAQ E IL CALIFFO E’ COSTRETTO A TAGLIARE I SALARI DEI TERRORISTI - SECONDO LA CIA, AUMENTANO LE DISERZIONI E I CONTRASTI TRA I MILIZIANI - IL PENTAGONO: “HANNO PERSO IL 40% DEL LORO TERRITORIO”


     
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    Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”

     

    ABU BAKR AL BAGHDADI ABU BAKR AL BAGHDADI

    Attentati nel cuore d'Europa. Gruppi che si sottraggono alla caccia della polizia. Movimenti continui di operativi. Il timore di un'offensiva permanente, destinata a durare mesi. La base in espansione in Libia. Difficile affermare che l'Isis abbia dei problemi. Eppure sono molte le analisi che legano l'intensificazione del terrorismo ai rovesci subiti nel Califfato. La verità, in questi casi, non è mai netta, ci sono zone grigie. Ma non c' è dubbio che lo Stato Islamico dopo l'espansione è stato costretto a ripiegare.

     

    Il primo dato è quello diffuso dal Pentagono: il movimento ha perso il 22 per cento di territorio, dato che sale al 40% se si considera il solo Iraq. In totale 20-24 mila chilometri quadrati. Le zone tenute dagli estremisti hanno subito attacchi da più avversari. Oltre diecimila raid della coalizione guidata dagli Usa, i bombardamenti russi, la pressione dei curdi nel nordest della Siria e del binomio esercito-milizie in Iraq.

     

    isis a palmira isis a palmira

    Colpi che si sono fatti sentire anche su un dispositivo pensato e distribuito per «resistere».

    I capi militari hanno sparpagliato le forze, ridotte le «colonne», applicato tecniche di mimetizzazione. Ma non è bastato. Anche perché il movimento deve badare a difendere le due «capitali», Raqqa e Mosul. E gli alleati stanno manovrando per isolarle, tagliando le comunicazioni, rendendo pericolose le strade, incidendo sui rifornimenti.

    le prime immagini da palmira senza isis 2 le prime immagini da palmira senza isis 2

     

    Le unità di Bagdad hanno intensificato le azioni a Hit e Haditah. Palmira, la cui conquista e quello che è seguito hanno avuto un grande impatto propagandistico, è ora sotto assedio da parte dei lealisti di Assad. Sviluppi di un' operazione lenta, non agevole, che però inizia a portare dei risultati. Per gli americani al Baghdadi ha visto molti dei suoi uomini migliori spazzati via. L' ultimo è stato Haji Imam.

     

    iraq isis prende la raffineria di petrolio di baiji iraq isis prende la raffineria di petrolio di baiji

    Prima di lui sono caduti numerosi ufficiali, compresi alcuni (7-10) coinvolti nell' attività eversive all' estero. Nel complesso - sempre valutazione statunitense - avrebbe avuto 28 mila morti. Numero impossibile da verificare, da prendere con cautela. Chi li conta? E come? Agli ordini del Califfo resterebbe comunque uno schieramento notevole. Di nuovo le cifre volano. Gli Stati Uniti indicano 19 mila-25 mila (prima parlavano di 32 mila). I francesi pensano siano 40 mila, tra questi 12-15 mila stranieri arrivati da 120 Paesi.

    iraq isis prende la raffineria di petrolio di baiji 8 iraq isis prende la raffineria di petrolio di baiji 8

     

    L' intelligence statunitense ha aggiunto che sarebbero sempre più frequenti le diserzioni e i contrasti. In alcune località sarebbero esplose faide tra mujaheddin locali e quelli arrivati dall' Europa. Contrasti legati a motivi diversi: comportamento sprezzante dei «forestieri», poco rispetto di questi ultimi verso tradizioni e stile di vita; discussioni su tattiche che hanno aperto vuoti paurosi, gelosie per le paghe, in quanto gli iracheni-siriani ricevono 130 dollari al mese contro i 200 degli stranieri.

     

    uomo giustiziato in iraq uomo giustiziato in iraq

    Quello del denaro è un aspetto importante. Washington afferma che la campagna di strike e altre misure hanno aperto buchi nel budget dell' Isis: un 40 per cento in meno di introiti legati al petrolio, con gli islamisti costretti a vendere il barile a 40 dollari contro i 20 delle altre aree. Non tornano i conti anche per il sistema che raccoglie tasse, imposte, offerte.

     

    Le fonti americane sono convinte che ci sia stato un calo e ricordano come in alcuni «santuari», la fazione abbia tagliato i salari. A volte fino al 50 per cento, come a Raqqa. Il quadro generale appare dunque negativo e dovrebbe incoraggiare maggiori iniziative contro lo Stato Islamico per non concedergli tregua. Ma attenti allo scorpione. L' Isis ha già dimostrato di saper sorprendere tutti. Quando sembra in ritirata inventa qualcosa per dare l' idea di avere comunque l' iniziativa. Sul piano militare e con l' arma terroristica.

    Rispetto ai nemici ha una freccia in più: la disponibilità al martirio.

    soldati catturati e giustiziati in iraq soldati catturati e giustiziati in iraq

     

     

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