Estratto dell’articolo di Emanuele Lauria per “la Repubblica”
SALVATORE LUPO
«Giusto esprimere soddisfazione ma non carichiamo di enfasi questa giornata: Messina Denaro non era il capo dei capi, non era il successore di Riina». Salvatore Lupo, docente di Storia contemporanea all'Università di Palermo è uno dei più autorevoli studiosi del fenomeno mafioso: e va controcorrente, invitando a frenare l'euforia per la fine della latitanza del boss di Castelvetrano.
L'arresto di Matteo Messina Denaro è stato salutato come una festa della liberazione. E lei, professore, non condivide gli eccessi di entusiasmo.
«Una cosa che mi ha colpito è in effetti l'enfasi attorno a questa cattura. […] questo arresto chiude la stagione della mafia stragista solo davanti all'opinione pubblica, ma in realtà questa stagione è finita 30 anni fa. […]».
MATTEO MESSINA DENARO INFERMIERE CLINICA MADDALENA PALERMO
Un altro grande latitante preso non lontano da casa, dopo Riina e Provenzano.
«Ma non sarebbe mai stato preso se fosse stato altrove: il mafioso che se ne va, d'altronde, smette di esercitare la propria funzione».
Ecco, che funzione esercitava Messina Denaro?
«Non quella del capo dei capi. La funzione del mafioso si svolge a piu livelli: può essere un mediatore d'affari e Messina Denaro lo era, può essere un capo locale, sicuramente lo era. Ma dire che sia stato il successore di Riina è un grosso errore […]».
IDENTIKIT DI MATTEO MESSINA DENARO
Perché, a suo avviso, l'ultimo superboss è stato Riina?
«Perché la mafia è una confederazione di gruppi. La puoi tenere insieme con il terrore. I morti sulle strade non ci sono più da decenni, dall'epoca di Riina. Anche Provenzano era solo un mediatore […] dava qualche consiglio». […] «[…] La mafia di oggi […] non ha più bisogno di mettere le bombe». […] «Il problema dei rapporti fra mafia e politica esiste […] Non esiste un concetto di mafia del tutto immune da commistioni politiche». […]
ARRESTO DI MATTEO MESSINA DENARO – VIGNETTA BY VUKIC MATTEO MESSINA DENARO UN GIOVANISSIMO MATTEO MESSINA DENARO CON LA SUA FAMIGLIA E IL PADRE FRANCESCO