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    FRONTE DEL PORTO: LO YACHT DI ALDO SPINELLI MEJO DELLA BICAMERALE! DA TOTI AL DEM BURLANDO, DAL PRESIDENTE DEL PORTO SIGNORINI AL SINDACO DI GENOVA MARCO BUCCI, LA BARCA DEL “SIGNOR ALDO” ERA UN VERO CENTRO DI POTERE IN CUI SI DECIDEVANO APPALTI E CONCESSIONI -  I TELEFONINI LASCIATI FUORI PER PAURA DI ESSERE INTERCETTATI. PRECAUZIONE INUTILE: L’IMBARCAZIONE ERA PIENA DI CIMICI - LE TRATTATIVE A BORDO DELLA BARCA E TOTI CHE CONFESSA ALLA MOGLIE: "STRETTO UN ACCORDO PER SPARTIRSI I TERMINAL DEL PORTO"


     
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    Estratti da quotidiano.net

    giovanno toti sale sullo yacht di spinelli giovanno toti sale sullo yacht di spinelli

    Eccoli, dunque, gli invitati vip di Spinelli, in uno degli incontri ritenuti chiave nella ricostruzione accusatoria. I primi ad arrivare sono i padroni di casa, Aldo e il figlio Roberto. Un quarto d’ora dopo, giunge Signorini, a bordo di una Mercedes classe A dell’Autorità portuale guidata da un autista. Alle 13.10 arriva anche il sindaco Bucci, pure lui accompagnato dal conducente del Comune. Alle 13.40, è Toti a scendere dalla Bmw X5 della Regione Liguria e salire anch’egli sul Leila.

    aldo spinelli toti aldo spinelli toti

     

    La sera, Toti descrive alla moglie il buon esito dell’incontro: "Gli abbiamo fatto fare pace con Aponte, tutto un accordo per spartirsi i terminal che hanno in comune qua, quindi erano soddisfatti"

     

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    TUTTI SULLO YACHT DI SPINELLI

    Marco Grasso per il Fatto Quotidiano - Estratti

     

    Sullo yacht di Aldo Spinelli c’erano spesso il governatore ligure Giovanni Toti, secondo gli investigatori a caccia di finanziamenti e in vena di favori, e il presidente dell’Autorità portuale Paolo Emilio Signorini, il manager pubblico dalla vita dorata a Montecarlo pagata dai suoi presunti corruttori. Ma anche la massima autorità cittadina, il sindaco di Genova Marco Bucci (non indagato, ndr), o rappresentanti dell’opposizione, come l’inossidabile Claudio Burlando, che da Spinelli si presenta con il consigliere regionale Dem Armando Sanna e Giulio Schenone, gruppo Psa-Sech (non indagati, ndr), che Burlando (non indagato, ndr) accompagna con l’auspicio di far fare la pace con il rivale Spinelli.

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    Più che la barca di un privato, il Leila 2 asso migliava a un centro di potere occulto, dove si prendevano decisioni che avrebbero dovuto essere discusse nei palazzi istituzionali. Un luogo in cui vigevano regole molto particolari, precauzioni che normalmente sarebbe più lecito attendersi in consessi mafiosi: Spinelli e Signorini prima di salire a bordo, vengono fotografati dalla GdF mentre lasciano i telefonini fuori.

     

    aldo spinelli copia aldo spinelli copia

    Una precauzione che risulterà inutile, all’interno dell ’imbarcazione sono state installate delle cimici, e che potrebbe essere spiegata da questa confidenza: “C’abbiamo i telefoni sotto controllo–spiega Aldo Spinelli a un’amica, facendo riferimento a Signorini– sappiamo che c’abbiamo i telefoni sotto controllo, basta dirsi poco e niente... io a lui gli dico ci vediamo a colazione”.

     

    toti signorini copia toti signorini copia

    È IL PRIMO DICEMBRE del 2021, siamo alla vigilia dell’incontro del comitato portuale sul rinnovo trentennale del terminal Rinfuse. Una decisione bramata da Spinelli che però sta incontrando l’opposizione dell ’organo tecnico competente: quella concessione, definita “da manette” da uno dei componenti dell’organismo, porterebbe vantaggi sostanzialmente al solo Spinelli. Per regolare la cosa, viene organizzato un pranzo a bordo dello yacht, a cui sono invitati Toti e Signorini.

     

    “Alle 12:45 – annota la Finanza – arrivano Roberto Spinelli e il padre Aldo, imbracciando documenti, probabilmente elaborati planimetrici che, subito dopo, vengono mostrati al figlio appoggiandoli sul tavolo esterno posto a poppa dello scafo, dove venivano posizionati anche i cellulari”.

     

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    Alle 13:20 li raggiunge anche Signorini che lascia il cellulare nello stesso posto, insieme agli altri, un dettaglio fotografato dai finanzieri. “Alle 13:35–pro segue l’annotazione – giungeva e saliva a bordo anche Toti”.

     

    Spinelli sarà accontentato. E quattro giorni dopo il rinnovo della concessione dona 40mila euro di finanziamenti al comitato che sostiene Toti: “Il presidente della Regione – scrive la Finanza – pronunciava alcune frasi per suggellare il buon esito dell ’incontro, auspicando ripetutamente di poter festeggiare il rinnovo della concessione del Terminal Rinfuse a Montecarlo. Spinelli, evidentemente accogliendo con entusiasmo le parole di Toti, faceva ancora una volta un’allusione a possibili contributi di denaro a favore di questi attraverso la destinazione ‘ufficiale’ del ‘2 per mille’, a cui avrebbe fatto seguito ‘tutto il resto dopo’”.

     

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