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    “GIORGI” ON MY MIND – NON C’E’ SOLO CAMILA GIORGI AD ESSERE SCOMPARSA DAI RADAR: L’INTERA FAMIGLIA DELLA TENNISTA SI È RESA IRREPERIBILE DOPO L’ANNUNCIO DEL RITIRO DELLA 32ENNE – I GENITORI GESTISCONO GLI AFFARI DELL’ATLETA, IN PARTICOLARE PAPA’-COACH SERGIO, CHE HA COMBATTUTO ALLE FALKLAND E SI E' INVENTATO MAESTRO DI TENNIS ISPIRANDOSI AL "LOCO" BIELSA, CHE PERO' ALLENA NEL CALCIO - L'AZZURRA, RINVIATA A GIUDIZIO PER LE FALSE VACCINAZIONI ANTI-COVID, E’ FINITA NEL MIRINO DEL FISCO: NON HA PRESENTATO LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI…


     
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    Estratto dell’articolo di Paolo Rossi per la Repubblica

     

    camila giorgi montreal 7 camila giorgi montreal 7

    Chiamate “Chi l’ha visto?”, magari loro riescono a scovarla, la famiglia Giorgi scomparsa in massa: papà Sergio, mamma Claudia Fullone, i fratelli Leandro e Amadeus e poi, ovviamente, lei: Camila. La tennista che ha appeso la racchetta al chiodo senza dirlo a nessuno (fino a ieri), informando solo l’antidoping per non essere disturbata. […]

     

     I genitori hanno giocato ruoli fondamentali nel destino dell’azzurra, che amava la ginnastica. Invece: tennis. Se la mamma Claudia, insegnante di arte, argentina di origini marchigiane, le ha disegnato i completini, vestendola con il brand Giomila che fa una crasi fra cognome e nome, il padre Sergio, lontane origini perugine, è stato coach, mentore, manager. Tutto, volendo andare per le spicce.

     

    camila giorgi e il padre sergio camila giorgi e il padre sergio

    Un tipo sanguigno, vulcanico, Sergio. Un soldato che aveva combattuto la guerra delle Falkland, andando al massacro contro la Royal Navy. […] Congedato, sposta la famiglia in Italia, grazie alle radici della consorte a Macerata (dove poi Camila è nata nel ’91). Poi lo sport, e di conseguenza altri spostamenti alla ricerca dell’eccellenza sebbene lui stesso non avesse mai giocato a tennis: Francia, America fino a tornare poi in Italia.

     

    Di tutti questi viaggi ci sono le impronte. Per essere più precisi i contenziosi, sempre di tipo economico. Ma, prima di raccontarli, forse val la pena ricordare la prima volta dei Giorgi in Federtennis, a Roma (Camila aveva meno di 14 anni): alla fine del colloquio, Sergio Giorgi chiese 50 euro per il taxi, richiesta che lasciò di stucco l’impiegato di turno. Quando si dice che il buongiorno si vede dal mattino.

    CAMILA GIORGI CAMILA GIORGI

     

    Ma Sergio Giorgi non s’è mai preoccupato dei pensieri altrui: le sue idee sono sempre state granitiche. Senza essere un maestro, si è inventato un metodo attingendo da altri sport come la boxe e abbeverandosi al mito del Loco Bielsa per un gioco sempre offensvo[…]

     

    Camila Giorgi, con quel tipo di tennis, di sicuro non è passata inosservata. Vi aggiungeva poi la sua grazia e quei completini glamour da postare su Instagram (oltre 700 mila followers). Il risultato è che ha diviso le folle in due, fra chi oggi la venera e chi ne prova allergia. A lei, al papà e alla mamma in fondo non è importato molto, chiusi com’erano nel loro fortino.

     

    Non c’è mai un’intervista autentica, in cui non parlasse il padre per lei, un messaggio da regalare, un pensiero per i posteri. I Giorgi hanno sempre evitato le domande e, se costretti, le risposte sono sempre state monosillabiche con risatine a mo’ di sdegno. Molto meglio il rapporto con i social, in fondo unilaterale e senza possibilità di interagire. E così è riapparsa Camila ieri, su Instagram, invitando a diffidare delle fake news, senza chiarire oltre.

     

    CAMILA GIORGI CAMILA GIORGI

    Su di lei hanno cercato in passato di scavare riviste come Sports Illustrated e Tennis Magazine, raccontando e riscostruendo i debiti lasciati dai Giorgi presso alcune strutture americane che avevano finanziato la sfida sportiva negli Stati Uniti. Contenzioso poi chiuso anni dopo, con la famiglia Giorgi costretta a transare economicamente. Ma il copione, in fondo, si è poi ripetuto con la Federtennis: un prestito e poi un accordo non mantenuto che ha costretto la federazione a squalificarla, sia pure in maniera molto soft.

     

    Ha vinto quattro tornei tutti su superfici rapide, è stata numero 26 del mondo e miglior italiana, è arrivata ai quarti di finale a Wimbledon, ha incassato premi per 6,4 milioni di dollari. Il ricordo sportivo più nobile è stato il trionfo al Wta 1000 del Canada nel 2021. La ricorderemo per tutto questo, Camila Giorgi?

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