1.LA PIZZA, IL SUSHI, LA COCA COLA ZERO E QUELLA FRASE RIPETUTA: “NON VOLEVO FUGGIRE VIA”. LE PRIME ORE DELLO YOUTUBER AI DOMICILIARI
Estratto dell’articolo di Edoardo Izzo per “la Stampa”
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La pizza, il Sushi, la Coca Cola Zero e quella frase ripetuta come un mantra: «non volevo fuggire e non ci ho nemmeno mai pensato». Sono passate poche ore dall'arresto. Matteo Di Pietro si trova ai domiciliari in un appartamento top secret senza computer e cellulari. Il pericolo, secondo gli inquirenti, è che possa interagire con quelli che sono i principali testimoni dell’inchiesta: gli amici che erano nel Suv Lamborghini quel maledetto mercoledì, 10 giorni fa, quando il 20enne youtuber è rimasto coinvolto nell’incidente a Casal Palocco, frazione a sud di Roma, che ha portato alla morte di Manuel, bimbo di 5 anni e al ferimento della mamma e della sorella di soli 4 anni.
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Il ragazzo era assente nei giorni scorsi dal proprio domicilio assieme alla famiglia perché sommerso sui social - assieme a tutti i suoi “passeggeri” - da insulti e minacce. Ma, nella tarda serata di venerdì, si è presentato nel giro di venti minuti ai carabinieri quando gli è stato richiesto. Di Pietro è finito agli arresti domiciliari, che già il giorno dopo erano stati richiesti dalla procura di Roma, titolare del fascicolo che ancora lo vede come unico indagato per omicidio stradale e lesioni, per rischio di inquinamento probatorio di possibile reiterazione del reato.
[…] La scelta del gip di accogliere la richiesta del pm e di procedere agli arresti sarebbe collegata secondo alcuni ad un possibile aggravarsi della posizione del giovane a seguito degli ultimi accertamenti investigativi, anche se ancora quasi tutto resta da chiarire in merito alla dinamica dell’incidente che ha coinvolto la smart ForFour con a bordo la mamma e la sorellina del piccolo rimasto ucciso. […]
2. YOUTUBER, PER DI PIETRO IPOTESI DI RISARCIMENTO DANNI DA 2 MILIONI: «SULL'INCIDENTE ANCORA PUNTI DA CHIARIRE»
Estratto dell’articolo di Rinaldo Frignani per “il Corriere della Sera – ed. Roma”
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Alle 19 di questa sera, davanti al supermercato Pim in via di Macchia Saponara, centinaia di residenti di Casal Palocco, dell’Axa e dell’Infernetto scenderanno in strada per ricordare il piccolo Manuel, con palloncini e magliette bianche. Ci saranno anche esponenti dell’amministrazione locale, con il presidente del X Municipio Mario Falconi, i genitori e i bimbi che andavano a scuola con il loro coetaneo di cinque anni travolto e ucciso il 14 giugno scorso dal Suv guidato da Matteo Di Pietro che proprio in quella strada ha centrato in pieno la Smart della mamma del piccolo.
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Potrebbe esserci anche lei alla fiaccolata per il figlio e forse anche l’ex compagno Marco, insieme con i nonni e la sorellina di Manuel. Sarebbe la prima volta dall’incidente costato la vita al bambino sul quale le indagini sono tutt’altro che chiuse.
Di Pietro è ai domiciliari e domani dovrebbe comparire davanti al gip per l’udienza di convalida. È accusato di omicidio stradale e lesioni. Potrebbe rilasciare dichiarazioni, spiegare quello che è successo, lanciare un messaggio alla famiglia di Manuel, ma non si esclude che - per strategia difensiva - il 20enne youtuber, uno dei leader del gruppo «Theborderline», si possa invece avvalere della facoltà di non rispondere.
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Nella ricostruzione dell’incidente e sul comportamento tenuto sia da Di Pietro sia dai suoi quattro amici (Vito Loiacono, Marco Ciaffarelli, Simone Dutto e la supertestimone Gaia Nota) a bordo della Lamborghini noleggiata per la challenge di durata (50 ore), ci sono ancora alcuni punti da chiarire.
E non si esclude che proprio gli altri ragazzi, già sentiti dai carabinieri e dai pm come persone informate sui fatti, possano essere interrogati di nuovo, anche per capire se nelle loro versioni dei fatti - in particolare sul comportamento alla guida di Di Pietro e sull’utilizzo di telefonini e telecamere Go Pro nell’abitacolo - ci siano delle contraddizioni. Intanto però già si pensa a cosa accadrà dopo il processo che dovrà giudicare sui responsabili della morte del bambino.
gli youtuber di theborderline prima dell incidente a casal palocco 2
In particolare ai risarcimenti danni che girano attorno alla vicenda. Si calcola che Di Pietro possa trovarsi di fronte a richieste di circa due milioni di euro, collegate non solo all’ipotesi che, in caso di condanna penale per l’omicidio stradale, la compagnia assicuratrice che copriva la Lamborghini Urus da 290 mila euro (in leasing dal settembre 2022 alla società di noleggio «Skylimit» dal concessionario proprietario «San Matteo» di Pavia) possa rivalersi sul 20enne dopo aver risarcito i familiari di Manuel.
Ci sono poi i danni proprio alla supercar affidata al ragazzo, che sebbene neopatentato la poteva guidare ma senza superare i 90 km/h mentre per l’accusa andava a 110 in un tratto dove il limite era 30 all’ora preceduto da strisce pedonali. […]
uno dei membri dei theborderline prima dell incidente a casal palocco 2