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    LO ZIO SAM LANCIA UN PIZZINO AI PUTINIANI D’ITALIA – DOPO L’INCONTRO TRA BIDEN E MELONI, IL PORTAVOCE DELLA CASA BIANCA, JOHN KIRBY, AVVERTE: “PUTIN STA LAVORANDO PER DISTRUGGERE E MINARE LE ISTITUZIONI OCCIDENTALI. NON È IL MOMENTO DI RENDERGLI LA VITA PIÙ FACILE” (AI LEGHISTI SARANNO FISCHIATE LE ORECCHIE?) – SULL’ELENCO DEGLI AMICI ITALIANI DI PUTIN PROMESSO DA ZELENSKY, MELONI ASSICURA: “NON ESISTONO LISTE DI PROSCRIZIONE”


     
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    Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”

     

    giorgia meloni e joe biden nello studio ovale giorgia meloni e joe biden nello studio ovale

    «Putin vuole ricostruire l’impero russo con le conquiste territoriali». Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha fatto attenzione a non entrare a gamba tesa nella politica interna italiana, anche perché il vertice di venerdì tra Biden e Meloni è andato bene, per le questioni di geopolitica che premono a Washington.

     

    Però il suo messaggio a chi ancora strizza l’occhio al Cremlino è stato chiaro, durante un incontro con i giornalisti italiani, e riguarda anche i rischi di interferenze elettorali: «È una minaccia seria, vigileremo».

     

    SALVINI CON LA MAGLIA DI PUTIN SALVINI CON LA MAGLIA DI PUTIN

    Gli Usa vorrebbero usare i 300 miliardi di dollari di beni russi congelati all’estero per finanziare Kiev, ma gli europei frenano. Meloni è schierata con i colleghi Ue, infatti ieri ha detto che «sarebbe giusto usarli per ricostruire l’Ucraina, ma è difficile sul piano finanziario e legale». Meglio quindi concentrarsi sui profitti generati da quei fondi.

     

    Può mediare al G7, e Kirby l’ha invitata a farlo: «Ogni nazione deve decidere se inchiodare Mosca alle sue responsabilità e sequestrare i fondi. È una scelta sovrana e la rispettiamo. La segretaria al Tesoro Yellen ha espresso interesse a farlo, ma servono due cose. Primo, leggi addizionali che consentano il prelievo, e ne stiamo parlando col Congresso, perché il presidente non ha l’autorità per farlo. Secondo, l’assistenza di alleati e partner che hanno accesso ad alcuni di questi beni. Lo faremo solo in concerto con loro».

     

    Ciò riporta alla mente la lista dei putiniani italiani, che il presidente ucraino ha promesso di consegnare a Roma. Meloni ieri ha risposto che «non esistono liste di prescrizione», e Kirby l’aveva anticipata: «Non l’ho sentita, dovreste chiedere a Zelensky».

     

    giorgia meloni e joe biden nello studio ovale 4 giorgia meloni e joe biden nello studio ovale 4

    Non è un mistero però che alcuni membri della maggioranza siano vicini al Cremlino, e il caso Metropol non è passato inosservato a Washington: «La questione - ha commentato Kirby - riguarda la premier e il popolo italiano. Facendo un passo indietro, però, riteniamo che questo non sia il momento per nessuno di fare qualsiasi cosa che renda la vita più facile a Putin, e certamente per i paesi di avere relazioni normali con lui.

     

    Lo diciamo con i nostri atti, come le sanzioni, per non parlare del sostegno che abbiamo fornito e forniremo all’Ucraina per difendersi. Senza entrare nelle questioni domestiche italiane, non serve molto per vedere quanto Putin stia lavorando per distruggere e minare le istituzioni, il sistema internazionale e le organizzazioni, per le quali abbiamo combattuto duramente dalla Seconda guerra mondiale in poi, allo scopo rifare non solo l’Europa, ma il mondo come piace a lui.

    salvini putin conte salvini putin conte

     

    Se qualcuno ancora pensa che sia una brava persona, guardi il discorso alla nazione pronunciato pochi giorni fa. Non ha mitigato in alcun modo il desiderio della Russia come potenza globale, che mette a rischio così tanti stati sovrani, non solo in Europa. Ha un senso sbagliato della storia. Vuole ricostruire l’impero russo con le conquiste territoriali.

     

    Ancora non crede che l’Ucraina debba esistere come stato indipendente e sovrano. Pensa in maniera delirante che quanto sta facendo sia difendere se stesso contro Occidente, Usa e Nato, quando non c’è alcuna prova. Se fossi alla cena di Thanksgiving con la famiglia Kirby, e un parente dicesse cose positive su Putin, gli sbatterei in faccia il suo discorso, perché c’è molto per convincere chiunque che non è il momento di avere simpatie per lui». [...]

    joe biden e giorgia meloni - vignetta by natangelo joe biden e giorgia meloni - vignetta by natangelo giorgia meloni e joe biden nello studio ovale 9 giorgia meloni e joe biden nello studio ovale 9

     

    MATTEO SALVINI E PUTIN MATTEO SALVINI E PUTIN

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