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    BOBO, SEI STATO PECULATO? - SECONDO LA PROCURA DI MILANO GLI 800 MILA EURO STANZIATI DALLA REGIONE LOMBARDIA NEL 2015 PER LA “FILM COMMISSION” ERANO UN “REGALO” A TRE COMMERCIALISTI VICINI ALLA LEGA, ORA INDAGATI PER PECULATO – A CHIEDERE IL CONTRIBUTO STRAORDINARIO ERA STATO ALBERTO DI RUBBA, EX REVISORE DEI CONTI DEL CARROCCIO - MARONI: “NESSUN REGALO, LA GIUNTA DELIBERÒ IN MODO TRASPARENTE”. MA A CHE SERVIVA IL CAPANNONE DI CORMANO ACQUISTATO CON QUEI FONDI, VISTO CHE L’ENTE AVEVA GIÀ UNA SUA SEDE?


     
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    Fondi Lega: Maroni, nessun regalo a Film Commission

    MARONI MARONI

    (ANSA) - "Non c'e' stato alcun 'regalo' alla Lombardia Film Commission da parte della Regione Lombardia". Lo scrive su Facebook l'ex governatore lombardo Roberto Maroni a proposito dell'inchiesta su Fondazione Lombardia Film Commission.

     

    "Nella seduta del novembre 2015 - ricorda - la giunta regionale deliberò (in modo assolutamente trasparente e regolare, come sempre) l'assegnazione di contributi straordinari agli enti di spettacolo partecipati dalla Regione" e questo "in modo assolutamente trasparente e regolare". Contributi straordinari andarono alla "Scala, il Piccolo Teatro, la Fondazione Pomeriggi Musicali e la Lfc".

     

     L'inchiesta della procura di Milano sulla presunta vendita 'gonfiata' di un immobile per la Lombardia Film Commission, punta a capire perché la Regione, allora guidata da Maroni, ha finanziato con 1 milione di euro l'acquisto di quell'immobile, pagato 800mila euro.

    alberto di rubba alberto di rubba

     

    Un milione dal Pirellone a Film Commission I soldi ai leghisti che imbarazzano Maroni

    Monica Serra per “la Stampa”

     

    Un "regalo" del Pirellone ai commercialisti della Lega, chiesto e ottenuto nel giro di un mese. Questo è stato, secondo la procura, il milione di euro che nel dicembre 2015 la Regione, all'epoca governata da Roberto Maroni, ha stanziato per la Lombardia Film Commission. Gran parte di quei soldi, 800 mila euro, sono stati poi utilizzati dai commercialisti per acquistare a un prezzo "gonfiato" il capannone di Cormano, nel Milanese.

    il capannone di cormano acquistato dalla lombardia film commission 2 il capannone di cormano acquistato dalla lombardia film commission 2

     

    Un immobile che, per gli investigatori, non aveva alcuna utilità (la fondazione aveva già una sua sede in corso San Gottardo, a Milano) se non quella di "regalare" i soldi ai tre commercialisti ora indagati per peculato e turbata libertà nella scelta del contraente, e tutti vicini al Carroccio.

     

    A chiedere «il contributo straordinario di un milione di euro per potenziare la struttura» della fondazione è stato, con una mail del 16 novembre 2015, Alberto Di Rubba. Il commercialista, ex revisore dei conti della Lega alla Camera, era stato voluto proprio dalla giunta Maroni alla presidenza della fondazione.

    lombardia film commission lombardia film commission

     

    La mail, destinata alla Direzione generale autonomia e cultura della Regione, è stata acquisita ieri dagli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf nel corso di un blitz al Pirellone nell'ambito dell'indagine che, la settimana scorsa, ha portato all'arresto del "prestanome" 62enne Luca Sostegni. Una "testa di legno", secondo l'accusa, più volte utilizzata negli ultimi dieci anni dai contabili della Lega per gestire i loro affari.

     

    salvini maroni salvini maroni

    A manovrarlo come una "pedina" sarebbe stato soprattutto Michele Scillieri, molto vicino al partito perché, proprio nel suo studio milanese di via delle Stelline è stato registrato e domiciliato il movimento «Lega per Salvini premier». Sostegni, però, dal carcere di San Vittore, ha deciso di collaborare con i pm che domani mattina torneranno a fargli visita. Il terzo commercialista coinvolto nelle indagini è Andrea Manzoni, anche lui ex revisore del Carroccio.

     

    Negli uffici regionali i finanzieri hanno anche acquisito gli atti della delibera con cui nel dicembre 2015, un mese dopo la mail di Di Rubba, la giunta Maroni ha erogato il contributo straordinario di un milione di euro. Un finanziamento dato, si legge nella delibera, «ad integrazione al patrimonio per favorire il potenziamento della struttura patrimoniale dell'ente». E con quei soldi, alla fine del 2017, è stato comprato il capannone di Cormano a 800 mila euro.

    capannone industriale venduto alla fondazione Lombardia Film Commission capannone industriale venduto alla fondazione Lombardia Film Commission

     

    Denaro finito in gran parte nelle tasche dei due ex revisori(Di Rubba e Manzoni hanno acquistato due villette, una a testa, sul lago D'Iseo). Mentre una quota, 250 mila euro, è finita attraverso la fiduciaria Fidirev su conti elvetici, di cui a oggi non si conoscono gli intestatari. Per scoprirlo i magistrati attendono gli esiti di una rogatoria in Svizzera.

    report e i soldi della lega report e i soldi della lega luca sostegni luca sostegni ROBERTO MARONI ROBERTO MARONI Lombardia Film Commission Lombardia Film Commission

     

    bobo maroni bobo maroni il capannone di cormano acquistato dalla lombardia film commission 1 il capannone di cormano acquistato dalla lombardia film commission 1 il capannone di cormano acquistato dalla lombardia film commission il capannone di cormano acquistato dalla lombardia film commission alberto di rubba 1 alberto di rubba 1

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