lorenzo insigne
La scelta di Lorenzo Insigne di lasciare il Napoli per l’America, quella dell’Mls , destinazione Toronto, è stata coraggiosa quanto anche inevitabile. L’attaccante, napoletano di nascita, svincolato dal club di De Laurentiis, non ha trovato accordo per il rinnovo e il «cambio vita» in qualche modo si è reso necessario, seppur fatto con convinzione.
lorenzo insigne
Lo zio d’America, al capitano «incompreso» nella sua terra, ha così riservato uno scenario a cinque stelle, con un ingaggio significativo (otto milioni di euro), una serie di benefit per sè e per la sua famiglia e, soprattutto, una leggerezza di vita in termini di pressioni che ha giocato un ruolo fondamentale nella decisione. Il capitano coraggioso è stato accolto con grande entusiasmo, ha ritrovato calciatori come Criscito e Bernardeschi nella stessa squadra, ma ha dovuto affrontare nelle ultime settimane un dramma familiare che lo sta tenendo lontano dal campo.
lorenzo insigne
É’ stato il Toronto attraverso un comunicato a rendere nota, per quanto possibile, la situazione («Lorenzo Insigne sta affrontando un problema familiare personale e non si allenerà. Domenico Criscito è rimasto a sostenere Lorenzo e la sua famiglia. Per rispetto della sua famiglia Insigne, non rilasceremo più commenti su questo argomento».
Momento sicuramente tutt’altro che positivo dato anche il forte supporto dei calciatori della squadra canadese, su tutti il portiere Westberg, che, dopo aver parato un rigore, ha indicato con le mani il numero 24. Dedica evidenziata anche dal Toronto sui propri profili social aggiungendo anche un grande cuore.
lorenzo insigne
Si tratta di un problema serio che il capitano sta affrontando con la sua famiglia, nella riservatezza assoluta. Provando a rendere quanto più normale possibile l’inserimento nella nuova vita, scuola compresa, dei suoi figli Christian e Carmine. La moglie, Genny Darone, partita per il Canada in attesa del terzo figlio, così come mostrato su diverse storie Instagram, da un po’ è scomparsa dai radar ed è stata raggiunta anche dai suoi genitori. Cosa è successo? Il riserbo, ed è anche giusto così, è totale.
lorenzo insigne
La «saudade» aveva già fatto capolino e nell’intervista esclusiva rilasciata dieci giorni fa a Dazn (quindi prima del problema familiare cui ha dovuto far fronte) è abbastanza evidente. Nessun pentimento, ma nostalgia.
«Mi manca giocare con la maglia del Napoli — ha premesso — ma ho fatto la mia scelta e non me ne pento. Sono il primo tifoso e Napoli è casa mia. Se andrò via da qua sarà per tornare a Napoli. Da qui, fa male vedere le loro partite e non stare in campo, però purtroppo è la vita. Il rimpianto è che abbiamo avuto la possibilità sia con Sarri sia con Spalletti di vincere lo scudetto e non ci siamo riusciti».
lorenzo insigne
Naturale per un ragazzo cresciuto a Napoli, oggi trentenne, che ha deciso di tagliare il cordone ombelicale e affrontare una nuova esperienza, sentirsi ancora fortemente legato alla sua città, alla squadra con la quale ha raggiunto i suoi sogni. Da Napoli, infatti, in tanti gli hanno dimostrato solidarietà per il momento che vive, rispettando al contempo la sua privacy.
lorenzo insigne preso in giro da un tifoso americano 6 lorenzo insigne