Paolo Colonnello per “La Stampa”
Si al Super Green Pass, no al vaccino obbligatorio e niente tampone gratis ai No Vax. Talvolta bisogna fare delle scelte e Luca Zaia, governatore del Veneto, non si tira indietro.
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Dunque governatore, linea dura: niente tamponi gratis ai No Vax?
«Per noi il servizio al cittadino è inviolabile e non ci sono differenze di scelte vaccinali, però il problema è che ci sono le priorità e in questa fase con un’alta circolazione del virus siamo arrivati quasi al collasso dei tamponi per uso diagnostico.
Noi siamo tra quelli che fanno più tamponi in Italia, sui 140 mila al giorno. Però quando tu hai, come nella giornata di oggi, 3000 contagiati si debbano fare delle scelte. Per non parlare del fatto che i tamponi ci servono anche per le scuole: abbiamo quasi 500 contagiati tra gli studenti e dobbiamo monitorarli. Insomma, c’è una scala di priorità che va rispettata».
LA TERZA DOSE DEL VACCINO ANTI-COVID
Non sarebbe meglio a questo punto decidere per l’obbligo vaccinale?
«Non credo. Attenzione che perfino l’Oms la scorsa settimana ha parlato di un rischio muro contro muro. Per me l’obbligo vaccinale non ci porta da nessuna parte».
Quindi liberi anche di non vaccinarsi?
«No, un attimo. Sono cose diverse. Intanto qualcuno dovrebbe spiegarmi come si attuerebbe l’obbligo vaccinale: facciamo dei Tso a chi si rifiuta? In questo Paese dove non puoi nemmeno chiedere un documento di identità a una persona, mica puoi prendere uno con la forza e vaccinarlo! Penso che l’accompagnamento coatto alla vaccinazione non ci sarà mai».
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Non c’è solo la forza fisica. In Germania lo hanno introdotto, per esempio…
«Si, ma andiamo a vedere: in Germania faranno obbligo vaccinale sopra i 60 anni e per chi non aderirà prevedono una multa di cento euro al mese. Mi sembra una cosa ridicola, anche perché s’introduce una bella disparità tra ricchi che possono permettersi di non vaccinarsi e poveri che devono soccombere. Dopodiché stiamo parlando di Paesi, ci metto anche l’Austria, che non sono riusciti a vaccinare la maggioranza della popolazione».
Infatti ieri la Merkel ha detto che le piacerebbe che la Germania fosse come in Italia…
«Si, magari bisognerebbe andare a dirlo a tutti quelli che ci hanno fatto lezione sulla Germania dicendoci che lì sì che erano organizzati, che avevano una sanità all’altezza...si è visto. Ma dove sono finiti tutti questi esperti? La Germania si è fatta cinque mesi di lockdown che noi non abbiamo mai fatto».
vaccinazione dei minori 6
Che ne pensa del Super Green Pass?
«Nasce dalla necessità di non chiudere e di salvaguardare la salute. Ricordiamoci che il passaggio dalla zona gialla, che ha minime restrizioni, a quella arancione, significa chiusura dei confini comunali e di un sacco di attività, come cinema, teatri, ristoranti, bar…Il Super Green Pass invece impedisce proprio che si facciano queste chiusure, garantendo l’accesso a quelli che si sono vaccinati o sono guariti».
In Veneto però non siete messi benissimo a contagi. Come mai?
«Senta, nessuno ha la bacchetta magica però da noi la campagna vaccinale ha funzionato e basta un dato: se si paragonano i 3000 contagiati al giorno di questo periodo con quelli dell’anno scorso, c’è un quarto delle persone in ospedale. La cosa più strabiliante è che l’80 per cento di quelli in terapia intensiva sono non vaccinati così come il 55 per cento degli ospedalizzati nei reparti normali. I non vaccinati però rappresentano solo il 14 per cento dell’intera popolazione in Veneto e quindi si capisce che tipo di incidenza, pesantissima, abbiano».
luca zaia a che tempo che fa
E ciò nonostante ci sono rappresentanti della Lega che ancora sostengono le ragioni dei no vax mentre voi governatori siete tutti allineati e “pro”: è spaccatura?
«Intanto siamo un partito grande: abbiamo storie, estrazioni sociali e origini territoriali diverse, i dibattiti ci sono ovunque. Ci sono rappresentanti di “intellighenzie” di altri partiti che addirittura vanno in tv a dire che sono contro i vaccini senza se e senza ma…. Noi nella Lega abbiamo fatto un ragionamento onesto: riconoscimento dell’efficacia dei vaccini e della campagna vaccinale, non c’è dubbio che la Lega sostenga le vaccinazioni e ci siamo chiariti anche sui GreenPass».
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Vaccinazione anche per i bambini tra i 5 e i 12 anni?
«Per me le vaccinazioni dei bambini le devono decidere i genitori confrontandosi con i pediatri di libera scelta. Io non faccio parte di quelli che vogliono essere perentori”
Ma lei che ne pensa?
«Be’ sappiamo: uno, che la comunità scientifica ci dice che si possono vaccinare; due, dico che devono decidere i genitori; tre, la valutazione di mettere in sicurezza i propri figli con la vaccinazione è sacrosanta ma noi adulti non possiamo nasconderci dietro la vaccinazione dei bambini per metterci il cuore in pace».
ZAIA BUNKER MUSEO 2
In che senso, scusi?
«Nel senso che è scandaloso che ci sia ancora un 25 /30 per cento di adulti che devono vaccinarsi. Questo è il vero tema. Che qualcuno, come ho sentito, sostenga che vaccinare i bambini serva per andare a tamponare la quota degli adulti che si rifiutano, non lo tollero».
Natale alle porte: ci sono disdette anche in Veneto?
«Intanto ringraziamo il Cielo che è arrivata la neve. Certo, questa incertezza non aiuta e fasi che vi siano dei gruppi che magari disdicono così sta capitando che qualche albergo decida di non aprire.Ed è unpeccato perché eravamo partiti bene, con fatturati superiori al 2019».
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Chi dobbiamo ringraziare? L’Austria, i no vax o è così la pandemia?
«Io non penso ci sia un unico responsabile ma un mix di fattori. Certo, se fossimo al cento per cento vaccinati non ci sarebbe la pressione ospedaliera che vediamo oggi che, ripeto, è chiaramente connotata. Del resto è il mondo intero che si deve vaccinare: finché avremo sacche in Europa e nel resto del pianeta non vaccinato, il pericolo ci sarà sempre. Il virus ha sempre bisogno di un vettore, cioè di qualcuno che lo porti in giro. E il non vaccinato è il vettore ideale».—