LUCIO CARACCIOLO
Estratto dell’articolo di Paolo Brera per “la Repubblica”
[…] Lucio Caracciolo […]
Direttore, ma la geopolitica non era un tabù? Cos' è cambiato? Da cosa nasce questa passione?
«Sì, geopolitica era un termine proscritto fino a pochi anni fa. Era considerata materia nazistoide, […] era ritenuta la materia con cui erano state modellate le mire imperialiste che avevano sconvolto il mondo […] Ma finalmente hanno capito che non è una scienza sulfurea e diabolica […]».
Perché ci sono decine di guerre ma ne vediamo solo una?
putin zelensky biden
«Per il bene della nostra salute mentale. […] Ti interessano i problemi e le opportunità in aree geografiche o culturali che possono toccarti. […]».
Quali sono i nodi per uscirne negoziando?
«[…] Per l'americano medio l'Ucraina è una nebulosa, sanno a malapena dove sia; il governo Usa invece aveva due obiettivi: interrompere l'interdipendenza energetica russo-tedesca e russo-europea, ed è stato raggiunto. E indebolire la Russia separandola da Pechino, ed è in parte ottenuto. L'obiettivo ucraino invece è sopravvivere, e se possibile riprendere tutto quello che i russi gli hanno sottratto».
ERDOGAN PUTIN
È raggiungibile?
«Lo stesso capo delle forze armate Usa lo ritiene molto improbabile. La preoccupazione Usa è che la guerra si allarghi […] Ma i russi non riuscendo ad avanzare più di tanto sul terreno infieriscono sulla società ucraina, per spingerla a negoziare. Se dovesse continuare questa strategia, qualche problema di tenuta del fronte ucraino penso emergerà. La guerra non sono centimetri quadrati persi o presi, ma chi dura di più».
La Turchia colpisce i curdi e minaccia di entrare in Siria e Iraq. Erdogan si gioca la rielezione?
recep tayyip erdogan vladimir putin vertice di sochi 2
«La geopolitica turca non cambia molto con Erdogan o senza: c'è forte consenso sulla sua politica estera, a cominciare dalle forze armate. Sulla questione curda, è chiaro che la Turchia vuole dare un segno sia sul fronte siriano che iracheno: quella è la sua sfera di interesse, e non vuole altre potenze tra i piedi. È un segnale inviato anche agli Usa, che direttamente o meno hanno sempre appoggiato i curdi del Pkk».
Attaccheranno in forze?
«Bisogna capire se ne hanno i mezzi, per una penetrazione. Sia lì che in zona balcanica». […]