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    DISCO INFERNO PER LUDOVICO TERSIGNI: IL CONDUTTORE DI "X FACTOR" INDAGATO PER DIFFAMAZIONE AGGRAVATA - A QUERELARLO I TITOLARI DI UNA DISCOTECA DI MARINA DI RAVENNA: SUI SOCIAL IL NIPOTE DI ZORO AVREBBE INVITATO A BOICOTTARE IL LOCALE DOPO AVER RACCONTATO DI AVER SUBITO UN’AGGRESSIONE DA DUE BUTTAFUORI - AL POST AVEVA RISPOSTO ANCHE UNO DEI TITOLARI DEL LOCALE SPIEGANDO CHE TERSIGNI NON AVREBBE VOLUTO PAGARE ALCUNI DRINK CONSUMATI. A QUEL PUNTO IL CONDUTTORE…


     
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    Enea Conti per corriere.it

     

    LUDOVICO TERSIGNI LUDOVICO TERSIGNI

    Il conduttore di X Factor Ludovico Tersigni, già tra gli attori protagonisti della fortunate serie Netflix “Summertime” e Skam Italia, è indagato dalla Procura di Ravenna per diffamazione aggravata. A querelarlo nell’ottobre del 2020 era stato il titolare di una nota discoteca di Marina di Ravenna, il «Matilda Disco Touche». In un post pubblicato sulla sua pagina Instagram Tersigni aveva invitato i suoi fan (280.000) a non frequentare il locale dopo aver raccontato di aver subito un’aggressione verbale e fisica.

     

    L’episodio

    LUDOVICO TERSIGNI LUDOVICO TERSIGNI

    Un post poi rimosso a cui sono seguiti messaggi scritti ai gestori della discoteca in cui lo stesso Tersigni si riprometteva di tornare nella discoteca rivierasca “una volta calmatesi le acque” pur rimarcando quanto accaduto. Era da poco iniziato agosto (l’episodio pietra dello scandalo risale alla notte tra il 31 luglio e il primo del mese) nell’ estate Covid successiva alla prima violenta ondata della pandemia, in quella stagione in cui le discoteche avevano riaperto per poche settimane dopo le chiusure imposte dall’evolvere drammatico della situazione. Il titolare del locale ha quindi querelato l’attore ventiseienne e la Procura di Ravenna ha notificato a Tersigni l’avviso di conclusione delle indagini.

     

    I post dell’attore

    ludovico tersigni ludovico tersigni

    Il gestore del «Matilda Disco Touchè» è difeso dagli avvocati Paola Bravi ed Emanuele Fregola e la querela era stata depositata alla fine di ottobre del 2020. L’attore si trovava in Riviera per girare alcune puntate della serie Netflix “Summertime” che in Romagna è ambientata nella vicina Cesenatico. La sera del 31 luglio Ludovico Tersigni aveva trascorso una serata al Matilda come del resto tanti suoi coetanei.

     

    All’’indomani con un post pubblicato su Instagram l’attore ha raccontato di essere stato aggredito fisicamente e verbalmente da due – verosimilmente – buttafuori. «Io e due mi amici siamo stati spinti – io addosso a una parete – da due individui in maglietta nera e auricolare senza ragione».

     

    i giudici di xfactor e ludovico tersigni i giudici di xfactor e ludovico tersigni

    Nel post, parecchio lungo, Tersigni aveva anche invitato i followers al boicottaggio del locale. «La discoteca è un ambiente difficile, per chi ci lavora e noi come ospiti dobbiamo sempre tenere a mente che il mondo che abbiamo intorno è un mondo fatto di meccanismi che includono alcool, musica ad alto volume, parole sbagliate, mani».

     

    Le scuse

    Al post aveva risposto anche uno dei titolari del locale spiegando la propria versione dei fatti: Tersigni non avrebbe voluto pagare alcuni drink consumati. Poche ore dopo il noto conduttore ha cancellato tutto e scritto un messaggio ai gestori in cui spiegava di «essersi sempre divertito al Matida».

     

    ludovico tersigni ludovico tersigni

    Il 30 ottobre dello stesso anno viene di fatto depositata la querela in Procura. In alcuni messaggi che i titolari si erano scambiati all’indomani della serata con la comitiva di cui faceva parte Tersigni la denuncia veniva ventilata anche da uno di questi che aveva pubblicato alcune foto in cui sarebbero visibili i lividi provocati dalla presunta aggressione del buttafuori.

     

    L’addio ai social

    Per la cronaca Ludovico Tersigni ha deciso di abbandonare il proprio canale Instagram. E in un’intervista rilasciata al Corriere della Seralo scorso maggio spiegava di «stare benissimo senza i social (..) sono dei buchi neri, non riesco a gestirli, finisce che ci passo troppo tempo, diventano un’assuefazione, cerchi sempre una nuova cosa, la foto più figa di quella che hai appena visto. Non ce la faccio, sono uno soltanto e lì ci sono troppe cose da seguire. Per chi lavora con l’immagine c’è anche il rischio di un’inflazione, ti fa perdere credibilità, ti dà in pasto a un pubblico che non ti conosce. Senza social ho la vita mia e faccio come mi pare».

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