DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ…
Leonard Berberi per il “Corriere della Sera”
MARIO DRAGHI IN CONFERENZA STAMPA A KIEV
Msc e Lufthansa, due dei soggetti interessati a rilevare Ita Airways, hanno scritto al presidente del Consiglio Mario Draghi per fare in modo che l'iter sulla privatizzazione dell'aviolinea non subisca rallentamenti.
A dirlo al Corriere è l'amministratore delegato del gruppo Lufthansa Carsten Spohr a margine dei lavori dell'assemblea annuale della Iata (la principale associazione internazionale dei vettori) che si svolge a Doha, in Qatar. L'iter sulla vendita starebbe rallentando secondo Spohr.
La tabella di marcia di Palazzo Chigi - dopo che il 23 maggio ha ricevuto le due offerte vincolanti da parte di Msc-Lufthansa e da Certares - per ora prevede la scelta della cordata ritenuta migliore entro fine giugno, cosa che potrebbe avvenire già questa settimana.
«I nostri occhi puntati sull'Italia non sono soltanto per Ita, che è una compagnia ristrutturata, ma anche per l'importanza che ha il vostro mercato per noi», premette Spohr. «Siamo il primo vettore da e per l'Italia sul segmento dei collegamenti intercontinentali: la maggior parte dei passeggeri americani che stanno volando con noi queste settimane sono diretti da voi e non altrove.
Questo dettaglio mostra quanto sia importante il Paese e perché diciamo al governo italiano che siamo il partner giusto per Ita». Ma proprio per questo, prosegue il numero uno del colosso europeo dei cieli, «non siamo molto soddisfatti perché vediamo che la procedura sulla privatizzazione sembra rallentare. Ed ecco perché ho fatto qualcosa che non ho mai fatto prima: la settimana passata assieme al nostro partner Gianluigi Aponte, proprietario di Msc, abbiamo scritto una lettera al presidente del Consiglio Mario Draghi».
Per comunicargli cosa? «Che Ita ha bisogno di un partner velocemente, perché è troppo piccola per stare da sola e noi abbiamo dato prova di essere i soggetti giusti per l'Italia e per Ita. Crediamo che ogni ritardo ulteriore danneggi la compagnia italiana. Per questo motivo Roma dovrebbe essere la prima interessata a non rallentare la privatizzazione».
Draghi, prosegue Spohr, non ha ancora risposto. Ma ritiene che la lettera sia un gesto importante «perché abbiamo bisogno del coinvolgimento del premier italiano per essere sicuri che la procedura proceda senza intoppi».
Sarà proprio Draghi a dire l'ultima parola sulla vendita di Ita. «Che è come dovrebbe essere in ogni Paese e azienda che funziona bene», sottolinea Spohr. L'ad del gruppo Lufthansa ribadisce più volte che Ita ha bisogno di trovare un partner industriale solido e che la faccia sviluppare in un contesto internazionale in cui nessuna aviolinea può stare da sola se non ha specifiche nicchie di mercato.
Quando gli si chiede se si sia fatto un'idea del perché del rallentamento e se ci sia anche una ragione politica, il manager risponde: «Questo me lo dica lei». Msc e Lufthansa valutano Ita Airways un miliardo di euro e vorrebbero rilevare l'80%, lasciando il 20% al Tesoro che è regista della procedura (la prima manifestazione d'interesse risale a gennaio).
fabio lazzerini e alfredo altavilla di ita airways 7
Dall'altra parte il fondo statunitense Certares ritiene che l'aviolinea valga 650-850 milioni di euro e propone la partnership commerciale con Air France e Delta Air Lines. Durante la chiacchierata si è parlato dei disagi causati dai voli annullati, dagli scioperi, dalla carenza di personale nel trasporto aereo. «Temo che le cose non miglioreranno - ammette Spohr -. Ma vediamo anche il lato buono: le persone stanno tornando in massa a volare».
mscCarsten Spohr CEO LUFTHANSAmsc 1 AEREO ITA AIRWAYS LINATECARSTEN SPOHR - CEO LUFTHANSA gianluigi aponte 8Carsten Spohr (ad Lufthansa) con Joerg Eberhart (Air Dolomiti)
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