Marco Antonellis per Dagospia
LUIGI DI MAIO NEGLI STATI UNITI
Mentre Super Gigino di Maio quatto quatto la prossima settimana se ne volerà negli Stati Uniti per continuare i suoi giri di accreditamento internazionale dopo il successo del viaggio dello scorso anno (il suo staff sta definendo i dettagli della visita proprio in queste ore) a Roma i 5 Stelle continuano a porre le basi per la campagna elettorale in vista delle europee del 26 maggio.
Nelle ultime ore è arrivata a tutti i parlamentari persino una bella mail con la richiesta di indicazioni su cosa inserire nel programma elettorale. Insomma, ognuno potrà dire a Di Maio, novello Babbo Natale, cosa vorrebbe nel programma da offrire agli italiani in vista delle elezioni di Strasburgo.
luigi di maio casaleggio di battista casalino
Nella mail infatti si chiede il "prezioso contributo" di tutti i parlamentari; "è assolutamente indispensabile impiegare e mettere a frutto le esperienze, le idee e le competenze di tutti, deputati e senatori". Il problema però è che i tempi sono troppo stretti per così tanto lavoro soprattutto perché poi bisognerà "raccordarlo ed armonizzarlo" e infine inviare al gruppo di lavoro che scriverà materialmente il Manifesto europeo dei 5Stelle.
Il tutto dovrà essere fatto, udite udite, "entro e non oltre le ore 20 di lunedì 14 gennaio". Insomma, tempi troppo stretti per elaborare il programma di una campagna elettorale così fondamentale per il futuro del Movimento 5 Stelle. Tanto che, in realtà, in Transatlantico si dice che i giochi sono già stati fatti e in linea di massima il programma elettorale sarebbe già bello che pronto con tanto di discussione a margine della riunione in zona Castel Sant'Angelo che si è tenuta nei giorni scorsi alla presenza dei vertici del Movimento.
alessandro di battista e luigi di maio sulle piste di moena 1
La parte del leone la farà la battaglia contro l'austerity e il Fiscal Compact. Oltre a questo verranno rilanciate le battaglie storiche dei 5 Stelle come quella riguardante la riforma della Bce, la salvaguardia del Made in Italy, l'abolizione degli squilibri prodotti in Europa dai regimi fiscali agevolati, la creazione di nuovi posti di lavoro grazie alle filiere sostenibili, gli incentivi a favore del riciclo e del riuso e così via. Insomma, in realtà, al di là delle mail arrivate nelle cassette di posta elettronica di deputati e senatori, si sarebbe già a buon punto.
Destano, invece, non poca preoccupazione i più recenti sondaggi; in particolare, in alcune delle ultime riunioni si sarebbe anche parlato della "linea Maginot" del Movimento, al di sotto della quale non si dovrà assolutamente scendere: il 25%. Insomma, al di sotto di questa soglia il risultato elettorale verrebbe considerato un flop. Di Maio è avvertito.
Ma nelle riunioni dei giorni scorsi, grazie alla presenza romana di Casaleggio, si è anche discusso di come utilizzare al meglio la piattaforma Rousseau a livello europeo.
LUIGI DI MAIO SELFIE
L'ipotesi allo studio, a quanto si apprende, sarebbe quella di utilizzare la piattaforma per consentire a tutti i militanti, da ogni parte d'Europa, di votare il Manifesto elettorale che sarà presentato nelle prossime settimane. Successivamente, dopo il voto di Strasburgo, la piattaforma diventerebbe un "ponte" di comunicazione tra elettori ed eletti. Insomma, a Milano i tecnici stanno lavorando alacremente e si attendono novità probabilmente già entro fine mese. Perché nelle prossime settimane, rivelano fonti pentastellate, ci saranno annunci importanti.