Alessandro Bocci,Paolo Tomaselli per il Corriere della Sera - Estratti
LUCIANO SPALLETTI
Non è semplice gestire il caos emotivo che ha travolto l’Italia, anche se contro Malta abbiamo vinto nove volte su nove. Gli ultimi due giorni hanno lasciato il segno nella testa degli azzurri. Spalletti ha parlato alla squadra ricordando come, nei momenti difficili, gli uomini sanno reagire.
Servirebbe il fuoco per scacciare il malessere sordo che accompagna la squadra durante l’allenamento mattutino dentro il tempio violato di Coverciano, nel viaggio in charter sino a Bari e nella passeggiata dentro lo stadio San Nicola dove stasera l’Italia sarà attesa da uno stadio esaurito. 53 mila anime sbigottite di fronte al ciclone che sta travolgendo il calcio, ma anche smaniose di dare affetto agli azzurri.
Spalletti, che dà il meglio di sé nei momenti di difficoltà, è interconnesso con i suoi giocatori e in queste ore fa più lo psicologo dell’allenatore. «La notte è stata difficile, differente dalle solite. La decisione di rimandare a casa Tonali e Zaniolo è corretta, non importa chi l’abbia presa. E se sono successe cose irregolari, chi ha sbagliato deve pagare. Perdiamo due campioni che speriamo di rivedere e allenare il prima possibile, ma restiamo una squadra fortissima con una potenzialità infinita: non cerchiamo alibi».
ZANIOLO E TONALI
Il c.t. vuole andare avanti, non rimanere impantanato nella palude dei cattivi pensieri. Le sue parole, serie e dure, dovrebbero far riflettere i due azzurri allontanati dal gruppo: «Zaniolo è straordinario, in questi giorni si è tolto di dosso anche qualche difettuccio sul campo, Tonali ha forza e continuità. Spero che possano provare la loro estraneità. Ma qualcosa dentro lo spogliatoio andava detta per far riflettere su certi comportamenti e sui vizi creati. Ci sono ragazzi che vorrebbero vivere un sogno come il nostro e chi non sa riconoscere quanto è fortunato, ci deve mettere mano». Un messaggio chiaro e trasversale.
NICOLO ZANIOLO NICOLO FAGIOLI SANDRO TONALI
Gravina l’argomento lo affronta nel collegamento con il Festival di Trento. «Quanto è successo non era preventivabile. Abbiamo risposto con coerenza nel rispetto della maglia azzurra. La ludopatia è una piaga che va oltre il calcio e corrode la società». Ma, come dice Spalletti, bisogna andare avanti e pensare alla pagnotta, cioè al risultato. La partita con Malta è facile, ma complicata dagli scenari terribili di questi giorni. L’Italia non può sbagliarla per nessun motivo.
ZANIOLO E TONALI
Grazie alla vittoria con l’Ucraina, è padrona del proprio destino nel girone verso l’Europeo. Il piano è semplice: battere Malta e Macedonia, a novembre a Roma, e non perdere a Leverkusen con l’Ucraina. E l’Inghilterra? Quella di Wembley è la vera rivincita della finale europea, stesso stadio e stessi rivali, anche la sola opportunità per Spalletti di lasciare il segno da qui all’estate.
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