davide casaleggio
1 – DAGOREPORT: E’ TALE IL BORDELLO A 5 STELLE CHE MOLTI SCOMMETTONO SUL FALLIMENTO DI GIUSEPPE CONTE. FALLIRÀ ANCHE PERCHÉ DI MAIO MIRA A CANCELLARE L’ASSE CONTE-BETTINI-ZINGARETTI. INFATTI LUIGINO NON STA MUOVENDO UN DITO PER L'IDOLO DI TRAVAGLIO. ANZI, SOTTO SOTTO, STA DANDO UNA MANO A CASALEGGIO JUNIOR
https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/bordello-stelle-rsquo-tale-spaccatura-262845.htm
BEPPE GRILLO E GIUSEPPE #CONTE
2 – «SCIOPERO» ANTI ROUSSEAU, GUERRA SUI SOLDI NEL M5S CONTE CHIAMA I PARLAMENTARI
Emanuele Buzzi per il "Corriere della Sera"
Il nuovo sito, i soldi e il futuro vertice M5S: prosegue il braccio di ferro tra Davide Casaleggio e i big del Movimento, impegnati nella «rifondazione» dei Cinque Stelle. Il presidente dell' Associazione Rousseau tiene il punto: anche ieri sul blog, come già nei giorni scorsi, è stato pubblicato un post con riferimenti alle candidature per il comitato direttivo, messo in stand-by però dall' operazione Conte.
DAVIDE CASALEGGIO ALESSANDRO DI BATTISTA
L' idea è che Casaleggio voglia che sia il nuovo organo collegiale, una volta eletto, a scegliere o meno la strada da percorrere per il futuro dei Cinque Stelle. Uno schiaffo politico ai vertici che hanno già affidato a Giuseppe Conte il progetto di un nuovo Movimento.
In parallelo sullo stesso tavolo si gioca un' altra partita: quella relativa ai 300 euro che i pentastellati versano ogni mese all' Associazione Rousseau. Casaleggio pretende di ricevere gli arretrati non corrisposti (che ammontano a quasi 500 mila euro), i parlamentari - almeno quelli relativi a una fronda che mal tollera la figura del presidente di Rousseau - rispondono rispolverando l' idea di uno sciopero dei versamenti nei confronti dell' Associazione che gestisce la piattaforma.
di maio conte
E si profila anche uno scontro che potrebbe avere risvolti legali. C' è chi sostiene infatti che i 300 euro siano «erogazioni liberali» e quindi che deputati e senatori rischino al massimo delle sanzioni interne. C' è anche però chi ricorda un interpello all' Agenzia delle Entrate di un paio di anni fa: in quella circostanza i pentastellati chiesero se il versamento di 300 euro fosse soggetto a Iva o altre imposte.
VECCHIO E NUOVO SIMBOLO MOVIMENTO 5 STELLE
L' ente rispose - in sostanza - che essendo l' importo un obbligo contrattuale non era soggetto a ulteriore tassazione. Quella formula, obbligo contrattuale, ora viene sbandierata da chi è vicino all' imprenditore come la chiave di volta per dirimere la questione dei versamenti.
I nodi con Rousseau potrebbero toccare un altro tasto. I Cinque Stelle hanno registrato un nuovo dominio www.movimento2050.it , sostengono fonti di primo piano. La registrazione è avvenuta nel pomeriggio del 2 marzo (i dati sono coperti dai filtri per la privacy): è l' indizio principale del nuovo Movimento che sarà, una cifra che «guarda al futuro e comprende il numero cinque, come le nostre stelle», dice una fonte.
LUIGI DI MAIO E VITO CRIMI
Un big M5S precisa: «Questo la dice lunga sul nome del Movimento che non cambia ma si integra». Non è ancora chiaro, però, se il sito sostituirà quello attuale ufficiale del Movimento (come è più probabile) o se il sito andrà a sovrapporsi con il Blog delle Stelle, registrato invece da Rousseau. C' è anche chi si sfoga: «Qui si riempiono tutti la bocca a citare Gianroberto Casaleggio, poi dileggiano il suo lascito politico».
VIRGINIA SABA LUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO
Intanto i big continuano a lavorare sottotraccia al rinnovo del Movimento. Giuseppe Conte sta elaborando il nuovo progetto. Luigi Di Maio è a stretto contatto con l' ex premier in prima linea nel processo di evoluzione dei pentastellati. L' ex premier sta contattando personalmente diversi deputati per spiegare loro le sue intenzioni. Un modo per convincere chi ha degli orizzonti politici incerti a seguire il progetto contiano.
Alberto Airola, Barbara Lezzi, Beppe Grillo, Giorgio Sorial, Laura Castelli - referendum contro l euro - 2014
Non solo, il giro di telefonate - raccontano i ben informati- sta dando i suoi frutti: per Conte è anche un modo per conoscere meglio (ed eventualmente scegliere) alcuni volti per la sua squadra futura.
Un passaggio che è servito al professore anche per «spegnere» i timori emersi in assemblea su un suo eventuale accentramento di potere, dubbi che hanno finito per alzare ulteriormente la tensione durante il confronto tra deputati e senatori. Ma l' ex premier gioca di sponda con Grillo che ha ribadito domenica nel vertice a Roma l' idea di abbandonare la governance a cinque.
Intanto sul fronte interno prosegue la battaglia degli espulsi. I senatori Elio Lannutti, Barbara Lezzi, Rosa Abate, Luisa Angrisani, Margherita Corrado, Fabio Di Micco e le deputate Rosa Alba Testamento e Leda Volpi hanno conferito all' avvocato Daniele Granara il mandato di procedere con il ricorso per chiedere il reintegro nei rispettivi gruppi. I Cinque Stelle cacciati chiederanno anche un risarcimento danni.
beppe grillo giuseppe conte luigi di maio
3 – CONTE FRENA E I GRILLINI LITIGANO ANCHE SUI SOLDI SCONTRO SULL'INGRESSO NELLA GIUNTA PD DEL LAZIO
Domenico Di Sanzo per "il Giornale"
Stop, dietrofront. «Mettiamo in pausa la rifondazione», si dicono Giuseppe Conte e i big grillini dopo aver analizzato la situazione. Diavolo di un Davide Casaleggio che ha chiesto al M5s di scucire 441mila euro per saldare i pagamenti arretrati. Casaleggio ha precisato che la somma sarebbe dovuta arrivare entro la giornata di ieri.
NICOLA MORRA GIUSEPPE CONTE
Un atto ostile in un momento delicato. «Un primo conteggio per saldare il debito accumulato», scrive il presidente dell' Associazione Rousseau nella lettera inviata al reggente e ai capigruppo. Insomma, il contratto di servizio per Casaleggio ancora non c' è. Ma lui già si comporta da fornitore e pretende le fatture. Sulla contabilità di Rousseau pesano i mancati versamenti dei 300 euro che tutti gli eletti sono tenuti a corrispondere mensilmente per il mantenimento della piattaforma.
BEPPE GRILLO CON IL CASCO DA ASTRONAUTA
Se non arrivassero i soldi, il guru è pronto a tagliare i servizi. Compresa la tutela legale per il capo politico e il Garante, Beppe Grillo. I due, Grillo e Casaleggio, dovrebbero vedersi a breve, in questi giorni. Soltanto il loro faccia a faccia può sbloccare lo stallo in cui si è cacciato il leader-incaricato Conte. Che è stato costretto a stoppare la rifondazione. Segnale che il potere contrattuale del figlio del cofondatore del M5s è ancora alto.
barbara lezzi
Conte sta valutando le possibili implicazioni della creazione di una nuova associazione. Facendo trapelare la volontà di non voler modificare nome e simbolo, almeno per il momento. Casaleggio, insieme a Luigi Di Maio, è il fondatore dell' ultima associazione del M5s, costituita nel 2017. In caso di blitz per creare un nuovo contenitore il guru potrebbe opporsi.
L' appiglio è la sentenza del Tribunale di Cagliari di una settimana fa. Un pronunciamento che stabilisce che il M5s non ha un legale rappresentante. Perciò Casaleggio forza sull' elezione del comitato direttivo a cinque, il solo organismo che potrebbe indire una votazione per assegnare un ruolo a Conte, provando così a mandare in tilt la rifondazione.
giuseppe conte marchese del grillo
Al punto che l' avvocato del popolo italiano avrebbe avuto la tentazione di ripensarci.
Sempre per la paura di strascichi legali, Grillo ha pensato prima di concedere un salvacondotto agli espulsi per il No a Draghi. Poi, pressato dai parlamentari che hanno votato la fiducia, ne ha espulsi altri tre perché assenti ingiustificati. E ora otto espulsi, tra cui la Lezzi, hanno avviato la battaglia legale.
giuseppe conte al vertice m5s
Altri parlamentari sono alla porta. Non è ancora ufficiale, ma sembrerebbe difficile recuperare il deputato Giorgio Trizzino, deluso dal risiko dei sottosegretari. «Non mi basta Conte, per restare voglio un cambiamento profondo», si è sfogato Trizzino con i colleghi. Ed è scoppiato il caos in Lazio.
Due grillini, tra cui Roberta Lombardi, entreranno nella giunta del segretario Pd e governatore Nicola Zingaretti. Tre consigliere regionali del M5s protestano per la svolta. Le ribelli rifiutano il ruolo di «stampella» dei dem. Sullo sfondo le comunali a Roma. Zingaretti smentisce una convergenza per il Campidoglio. Il M5s va avanti con Virginia Raggi.