Estratto dell’articolo di Marco Pasotto per gazzetta.it
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Paolo Maldini e Frederic Massara sono rimasti entrambi sul vago, ma la (netta) sensazione è che da qui al 31 gennaio si preannunciano giorni caldi sul mercato per il Milan. Al netto delle dichiarazioni di circostanza che peraltro, oltre a essere doverose, non rappresentano una reale chiusura all’ipotesi di rinforzi dell’ultimo momento. Dice il d.t.: “Non ci sposteremo dalle nostre idee degli ultimi anni. Non vi aspettate acquisti tipo squadre inglesi o alcune squadre italiane. Non siamo il Milan degli Anni 90 che prende campioni già fatti, noi abbiamo necessità di una strategia che ci ha portato a sanare i conti, e da qui non ci scosteremo”.
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APERTURA— Zaniolo, nella fattispecie, avrebbe un costo elevato per essere gennaio, ma non un costo elevato in assoluto considerando la proporzione fra investimento e qualità. Quanto meno per ciò che intenderebbe spendere il Milan. Ovvero non oltre i 25 milioni, con diritto di riscatto legato alla qualificazione in Champions. Una formula che per i parametri di RedBird – ovvero gli stessi che aveva Elliott – è già da considerare una grande apertura per essere il mercato invernale.
La Roma peraltro non ci sente, né sulla cifra né sul diritto che vorrebbe trasformare in obbligo. Il rischio di ritrovarsi col cerino in mano a giugno però potrebbe anche indurre a più miti consigli il club giallorosso entro la fine del mese. Nel mentre, il Milan proverà probabilmente ad accelerare anche perché l’arrivo di un talento come Zaniolo potrebbe avere un effetto scossa. Per il gruppo ma anche in termini pratici, là davanti in quei territori sulla destra dove Messias e Saelemaekers si esibiscono con fortune alterne. Una porzione di campo dove occorre alzare il livello di qualità. Tant’è vero che sul radar rossonero è rimasto a lungo Ziyech, guarda caso adesso nel mirino della Roma stessa in caso di addio con Zaniolo.
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