Antonello Emanuele Piedimonte per “la Stampa”
PARCO AUTO
Scoperto per 10 euro di benzina. A far venire alla luce un impressionante giro di auto fantasma è stato l'irrisorio furto compiuto da una donna nella tarda serata di lunedì in Albis in una stazione di servizio della tangenziale. La signora - della quale non sono state rese note le generalità ma si sa che è residente a Varcaturo, frazione di Giugliano (Napoli) - si era rifornita di carburante e poi era scappata via senza pagare.
Dopo l' inevitabile denuncia del benzinaio e le rapide indagini della polizia stradale, infatti, il veicolo è stato rintracciato. Si è scoperto che la macchina, una Fiat "Stilo", era già sottoposta a sequestro amministrativo (perché priva di assicurazione) ed era stata affidata in custodia a un' altra donna, è scattata così la denuncia (in stato di libertà) per il reato di furto e favoreggiamento oltre al provvedimento di confisca per il mezzo.
LA INTESTAZIONI FITTIZIE
Ma il meglio doveva ancora venire. Grazie a una serie di accertamenti incrociati, i poliziotti sono risaliti al proprietario dell' auto, ovvero il marito dell' affidataria, che è risultato essere un super prestanome al cui nome sono state fittiziamente intestate ben 900 vetture. All'uomo - che per sovrappiù è anche sottoposto al regime degli arresti domiciliari per altri reati - gli agenti hanno consegnato contravvenzioni per circa duemila euro.
PRESTANOME
Nonostante la cifra sicuramente significativa non si tratta però di un record, sempre nell'area settentrionale di Napoli qualche anno fa, durante un controllo effettuato in un campo rom di Scampia, la polizia municipale trovò una vettura priva di targhe e verificandone la documentazione scoprì che un pregiudicato 56enne, per giunta detenuto, era intestatario di ben 1760 veicoli, che solo negli ultimi 12 mesi avevano accumulato multe per oltre 800mila euro.
Quello dei prestanome è un metodo ben collaudato e praticato, e al momento non c' è legge che possa impedirlo (si attendono ancora i decreti attuativi della riforma del Codice della strada del 2010). Particolarmente vistoso a Napoli e provincia - dove la mancata copertura assicurativa dei veicoli in circolazione è un' autentica emergenza - il fenomeno è attestato in tutta Italia (43mila i casi individuati sino a gennaio scorso dalle forze dell' ordine) e si traduce in sanzioni amministrative e tasse mai pagate, mancanza di Rca, oltre naturalmente all' uso criminale dei mezzi, che sono regolarmente usati per effettuare rapine, furti, agguati, trasporto di droga e di armi. In pratica un gentile omaggio alle mafie.