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    MA LA MELONI CHE LANCIA STRALI NEI CONFRONTI DI “LOBBISTI E AFFARISTI” E VEDE COMPLOTTI ORCHESTRATI DA BISIGNANI LO SA CHE COL SUO GOVERNO “UTOPIA”, LA SOCIETA’ DI GIAMPIERO ZURLO, E’ DIVENTATA SEMPRE PIU’ FORTE? - DA PAGOPA AL MAXXI DI GIULI, LE GARE VINTE E GLI AFFIDAMENTI DIRETTI CON LE PARTECIPATE DELLO STATO HANNO FATTO DECUPLICARE GLI INTROITI DELLA SOCIETA’ DELL’EX PUPILLO DI DELL’UTRI (DA 38MILA A 339MILA EURO) – LE BUONE ENTRATURE A PALAZZO CHIGI GRAZIE A UN CANALE DI “DIALOGO” CON FAZZOLARI, CHE PERO’ HA SMENTITO DI AVERE RAPPORTI PRIVILEGIATI CON ZURLO, CHE NEL FRATTEMPO HA ACQUISITO QUOTE DELLA RIVISTA “FORMICHE”...


     
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    Estratto dell'articolo di Stefano Iannaccone per www.editorialedomani.it

     

    gaia de scalzi giampiero zurlo foto di bacco gaia de scalzi giampiero zurlo foto di bacco

    Da PagoPa al Maxxi della gestione Giuli, dall’Istituto poligrafico al centro per il libro e la lettura. C’è una società di lobbying in Italia che nell’era del governo Meloni è diventata sempre più forte. E ricca. È Utopia lab, anche nota con l’abbreviazione Utp, di Giampiero Zurlo, golden boy del lobbismo italico ed ex pupillo di Marcello Dell’Utri. Utopia, soprattutto nell’ultimo biennio, ha infatti aumentato il volume di affari – tra affidamenti diretti e gare vinte – con le partecipate statali e gli enti pubblici.

     

    Un caso eccezionale visto che in pubblico Giorgia Meloni lancia strali nei confronti di «lobbisti e affaristi».  Un mucchio indistinto per agitare lo spauracchio dei poteri forti. Nella lista dei nemici è stato inserito soprattutto Luigi Bisignani, giornalista, lobbista e consigliere abile a muoversi nei palazzi del potere romano. La presidente del Consiglio è ossessionata da possibili complotti e vede ombre di congiure in ogni angolo. E a palazzo Chigi Bisignani viene considerati tra i possibili registi, nonostante sia un amico di vecchia data del ministro della Difesa, Guido Crosetto, co-fondatore di Fratelli d’Italia.

     

    fazzolari meloni fazzolari meloni

    Bisignani ha ribadito l’amicizia in una recente intervista. Ma non basta a risollevare la considerazione nei suoi confronti. Agli antipodi di Bisignani c’è quindi Zurlo, 41 anni, che ha saputo costruire una rete tra lobby e comunicazione, investendo – coadiuvato dal socio Ernesto Di Giovanni – anche nell’editoria con l’acquisizione di quote della rivista Formiche e la fondazione del sito Watcher post.

     

    «È uno dei pochi lobbisti capace di dialogare direttamente con il sottosegretario, Giovanbattista Fazzolari», racconta a Domani chi conosce bene il fondatore di Utopia. Il braccio destro di Giorgia Meloni è noto per la sua ritrosia a incontrare portatori di interessi o rappresentanti di poteri forti o presunti tali. A meno che non siano meritevoli della sua fiducia.

    giampiero zurlo 4 giampiero zurlo 4

     

    Il sottosegretario ha comunque smentito, in un articolo su Repubblica, di avere un canale privilegiato con Zurlo. Ma le entrature di Utopia a palazzo Chigi, a più livelli, non mancano sebbene si eviti di sbandierare il rapporto. Resta poi la certezza numerica: come ha potuto ricostruire Domani, Utopia nell’ultimo biennio ha visto balzare verso l’alto gli introiti legati ai contratti pubblici. Il grafico ascende di pari passo all’arrivo del governo Meloni. Nel 2020 – nel pieno del governo Conte II – gli affidamenti e l’aggiudicazione di appalti pubblici ammontava a soli 38mila euro, l’anno successivo i ricavi con il pubblico sono incrementati di poco, a 70mila euro, e nel 2022 c’è stato un altro balzo, sempre contenuto, a 95mila euro.

     

    Il primo vero boom si è verificato nel 2023 – quando il governo Meloni era al timone – con 257mila euro di introiti per i rapporti con il pubblico. La scalata non è finita, anzi: la somma ha toccato il picco di 339mila euro nell’anno in corso.

    giorgia meloni e giovanbattista fazzolari giorgia meloni e giovanbattista fazzolari

     

    L’ultimo contratto, il più sostanzioso, è quello stipulato con PagoPa, la società che garantisce i pagamenti online dei contribuenti, grazie all’aggiudicazione di un bando di gara per un totale di 169mila euro per i «servizi di consulenza strategica in ambito di relazioni istituzionali e stakeholder engagement». Insomma, PagoPa ha ora la sua società di lobby. E si torna laddove si era partiti: a palazzo Chigi.

    (…)

    Ma a marzo Utopia è passata all’incasso anche altrove. Esattamente con un affidamento diretto da 96mila euro, dell’Istituto poligrafico e zecca dello stato per un «servizio di consulenza strategica per i vertici aziendali». Al vertice dell’Ipzs siede come presidente del cda Paolo Perrone, ex sindaco di Lecce, e dirigente di spicco di Fratelli d’Italia in Puglia.

     

    giampiero zurlo 5 giampiero zurlo 5

    È un uomo di fiducia del neo-commissario europeo, Raffaele Fitto. Perrone lo ha sempre seguito nelle sue varie avventure, anche quello del partitino Direzione Italia. C’è stato un breve dissidio, poi i due si sono ritrovati dentro FdI.

     

    Non solo. Zurlo può vantare un filo diretto con il nuovo ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che da direttore del Maxxi a Roma gli ha affidato un contratto da 30mila per un servizio di supporto alla comunicazione. L’intesa è datata 8 febbraio, quando era impensabile che l’ex editorialista di Libero diventasse ministro.

    Da allora le cose sono cambiate in meglio per Giuli che ha preso il posto di Gennaro Sangiuliano al Collegio romano. E con la cultura a Utopia si mangia, a differenza della famosa frase attribuita a Giulio Tremonti (benché l’ex ministro smentisca di averla pronunciata): nel gennaio 2023 la società di Zurlo è stato stipulato un accordo, da 69mila euro in anno, con il Centro per il libro e la lettura (Cepell) per la – «realizzazione di un piano di comunicazione istituzionale esterna e di un piano editoriale per siti web e social». Il Cepell fa riferimento, attraverso la direzione generale biblioteche, che risponde al ministero della Cultura.

     

    luigi bisignani a l aria che tira 1 luigi bisignani a l aria che tira 1

    Insomma, le entrature di Zurlo nei mondi della destra sono varie e sfaccettate. La spinta alla sua carriera è arrivata con la Fondazione del Buongoverno, creatura di Marcello Dell’Utri lanciata per dare spinta alla coalizione all’epoca capeggiata da Silvio Berlusconi.

    Zurlo, all’epoca solo un giovane intraprendente, figurava tra i soci fondatori. Poi, sfruttando le relazioni, ha ramificato la capacità di fare lobbying. Oggi detta la linea della sua società che ha sede in Santa Maria in via, a Roma, alle spalle della galleria Alberto Sordi, proprio a due passi da largo Chigi. Altri uffici hanno aperto a Milano e soprattutto a Bruxelles.

     

     

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    C’è poi una diramazione di Utopia, il lato editoriale coperto da Zurlo attraverso la società Urania media, che ha acquisito quote della società Base per Altezza, editrice della rivista Formiche, molto influente nel mondo dei lobbisti e del potere.

     

    Urania ha quindi fondato il giornale online Watcher post, garantendosi un avamposto nel mondo dell’informazione digitale grazie all’investimento previsto fino a un milione di euro. Ma Urania consente lo spin off di ulteriori introiti grazie ai rapporti con il pubblico.

    Un esempio? Da Ismea, ente che fa capo al ministero dell’Agricoltura di Francesco Lollobrigida, sono stati erogati 20mila euro per la pubblicità dei servizi dell’istituto agricolo sulla rivista Formiche.

     

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    Stessa cifra è arrivata dall’Agenzia spaziale italiana, la cui nomina ai vertici spetta al Comint, il comitato per le politiche aerospaziali, presieduto dal ministro delle Imprese di Adolfo Urso. E ancora: 30mila euro sono stati erogati dall’Enac, ente di aviazione civile, per la realizzazione di una campagna di advertising di un evento istituzionale. Affari conclusi nell’ultimo anno e mezzo, in piena era Meloni.

     

    Oggi, insomma, con le sue società Zurlo riesce a dialogare con tutte le articolazioni di Fratelli d’Italia. Qualche difficoltà maggiore arriva sul fronte della Lega. Un caso emblematico è la Sogin, società che gestisce lo smantellamento delle centrali nucleari, in cui il partito di Matteo Salvini sta prendendo il sopravvento in asse con Forza Italia.

    (…)

     

    In questo caso si tratta di un affidamento diretto da 139mila euro sotto la soglia, dunque senza un bando pubblico. Poco male, comunque. Utopia, a dispetto del nome, ha una base di realtà solida. Grazie anche a FdI.

    giovanbattista fazzolari giorgia meloni al senato giovanbattista fazzolari giorgia meloni al senato MELONI FAZZOLARI MELONI FAZZOLARI

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