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    MA QUALE SCONFITTA, IN AFGHANISTAN PER L'AMERICA È STATA UNA SPORCA VITTORIA - IL RITIRO COSÌ CAOTICO E TRAGICO NON ERA NEI PIANI, LASCIARE IL PAESE AI TALEBANI PERÒ SÌ: IN QUESTO MODO GLI STATI UNITI SANNO DI LOGORARE GLI STORICI AVVERSARI CINA, RUSSIA E IRAN CHE SI TROVERANNO COME VICINO IL NUOVO EMIRATO - TERRORISTI AFGANI ARRIVANO REGOLARMENTE IN XINJIANG, LA PROVINCIA MUSULMANA CINESE, E NELLE EX REPUBBLICHE SOVIETICHE ANCORA LEGATE A MOSCA...


     
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    Andrea Nicastro per www.corriere.it

    chris donahue l'ultimo soldato americano a lasciare l'afghanistan chris donahue l'ultimo soldato americano a lasciare l'afghanistan

     

    Non bastano le foto parallele degli elicotteri in fuga dai tetti delle ambasciate: Kabul 2021 non è Saigon 1975.

     

    Allora gli Stati Uniti persero un pezzo di mondo che avrebbero voluto tenere fuori dalla sfera d'influenza comunista. Oggi, con l'Afghanistan, perdono poco o nulla. Anzi, a lasciare la patata bollente talebana potrebbero persino guadagnarci.

     

    soldati americani aeroporto kabul soldati americani aeroporto kabul

    Washington non è stata sconfitta ma ha voluto perdere. Il piano, secondo questa tesi, non era, ovviamente, di ritirarsi con i terroristi alle calcagna e gli islamisti ad esultare. L'esecuzione è stata caotica e tragica, eppure il progetto di perdere ha una sua ratio.

     

    soldati americani aeroporto di kabul soldati americani aeroporto di kabul

    Impronunciabile, lontana dall'idea di potenza buona che gli americani hanno di sé, ma valida per logorare i veri avversari dell'egemonia Usa: non i talebani o l'Isis-K, ma la Cina, la Russia e, in misura minore, l'Iran.

     

    Ai negoziati di Doha del 2020, Washington aveva già messo in conto di lasciare l'Afghanistan ai talebani (seppure con trattative e non con una conquista).

     

    joe biden joe biden

    Erano chiare fin da allora due conseguenze di quel patto: 1) che con i mullah al governo le conquiste democratiche sarebbero state in pericolo e 2) che Pechino e Mosca fossero preoccupate di trovarsi come vicino il nuovo Emirato.

     

    PUTIN E XI JINPING PUTIN E XI JINPING

    Perché? Le mitiche risorse minerarie afghane, tutte da verificare dopo rilievi che risalgono a quasi mezzo secolo fa, sono sottoterra, costose da estrarre e da esportare. Non fa gola neppure il mercato del settimo Paese più povero al mondo, senza infrastrutture e pieno invece di analfabeti, droga e armi.

     

    talebani celebrano vittoria 10 talebani celebrano vittoria 10

    L'unica concreta «ricchezza» afghana sono i terroristi. Combattenti addestrati dai talebani arrivano regolarmente in Xinjiang, la provincia musulmana cinese, e nelle ex repubbliche sovietiche ancora legate a Mosca. Per spegnere la rabbia islamista ci vorrebbe stabilità e crescita economica.

     

    Gli Usa hanno speso 100 miliardi l'anno per 20 anni senza riuscirci. Se ora saranno risorse cinesi e russe a finire nel buco nero afghano, per Washington questo ritiro si rivelerebbe una (sporca) vittoria.

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