Paolo Bracalini per “il Giornale”
1 - OSCAR FARINETTI ONLUS
Oscar Farinetti
I ristoratori regionali ingaggiati per Eataly a Expo iniziano a farsi i conti in tasca. Al patron Oscar Farinetti devono girare il 30% degli incassi, poi devono pagarsi il personale, impiegato in due turni dalle nove a mezzanotte, quindi comprare le materie prime (di solito da Eataly), pagarsi alloggi e trasporti, spesso anche il pass per i dipendenti. "Rischiamo di fare un bagno", cioè di perdere soldi, ci racconta uno di loro.
"I clienti poi mangiano in piattini di plastica, con i vassoi come in mensa, per le bevande devono alzarsi e andarsele a comprare da un'altra parte. Tutto a prezzi non certo bassi". Certo, anche Farinetti ha parecchi costi: allestimento, pulizia, smaltimento rifiuti. "Guadagnare? Se va bene non ci perdiamo" dice l'Oscar del renzismo. E allora perchè lo fa? Ma per amore dell'Italia, ovviamente.
Gurbanguly Berdimuhamedow
2 - BODY GUARD CHE TURKMENANO
Le autorità invitate per la visita del presidente turkmeno Gurbanguly Berdimuhammedow (la sua gigantografia accoglie i visitatori del padiglione del paese asiatico) hanno avuto un assaggio del rigidissimo cerimoniale previsto dal Turkmenistan. Le guardie del corpo del presidente hanno tenuto a debita distanza persino il segretario generale del Bureau International des Exposition, Vicente Loscertales, e l'assessore lombardo con delega a Expo Fabrizio Sala, che hanno rischiato di tornare a casa con qualche livido, grazie al temibili body guard turkmeni. Da ingaggiare per il prossimo corteo dei No Expo.
3 - EXPO DA PALLONI GONFIATI
Rai
Grande successo per i palloni su cui sedersi per riprendere le energie dopo la marcia sul decumano, il vialone di 1,5 km dove sono dislocati i padiglioni. Meno considerati i tapis roulant e le cyclette, anche quelli offerti dalla Technogym. E chi ha la forza di correre dopo la sfacchinata chilometrica?
4- L'ESERCITO RAI
Ma quanta gente ha mandato la Rai per Expo? Ogni testata ha i suoi inviati, poi c'è la redazione regionale della TgRLombardia su cui contare per i servizi, ma soprattutto c'è RaiExpo, una struttura speciale di ben 58 persone, con uffici a Milano ma anche a Roma, finanziata da Expo con più di 5 milioni di euro per produrre clip e documentari sull'evento. Ma dicono che direttori di rete e di tg Rai non facciano esattamente a gara per mandarle in onda.