Arcangelo Rociola per www.lastampa.it
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Twitter ha sospeso @ElonJet, l’account che seguiva gli spostamenti del jet privato di Elon Musk. Solo poche settimane fa Musk aveva detto che l’account non sarebbe stato sospeso. Pur rappresentando un rischio diretto alla sua sicurezza personale. Pur facendo parte in qualche modo dell’esercito di bot che si era prefissato di debellare con l’acquisto del social network, pagato ad ottobre 44 miliardi.
La promessa di mantenere ElonJet era stata fatta come proprio impegno personale “per difendere la libertà di parola”. ElonJet è un bot. Traccia in automatico gli spostamenti dell’aereo di Musk, raccogliendo dati dai siti che monitorano il transito globale degli aerei.
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Cosa sia cambiato da quella promessa a oggi è difficile dirlo. I post di ElonJet sono presenti su Twitter, ma anche su Instagram e Facebook. Negli ultimi post pubblicati sugli altri social non emerge nulla che possa dare indicazioni: un volo che atterra a Los Angeles 48 minuti. In Italia abbiamo conosciuto ElonJet soprattutto quando fu proprio grazie a quell'account che si venne a sapere che Elon Musk era arrivato a Roma, per incontrare il Papa.
Il proprietario dell'account accusa Twitter. E pubblica screenshot
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Solo una settimana fa Jack Sweeney, il creatore del bot, aveva affermato che ElonJet era stato “silenziosamente limitato” da Twitter. Sweeney ha anche pubblicato uno screenshot di un presunto messaggio dallo Slack interno di Twitter che mostra Ella Irwin, responsabile della sicurezza dell'azienda, chiedere al suo team di "applicare un pesante VF (una sorta di filtro della visibilità, “ndr) all'account immediatamente".
Jon Schwarz, giornalista di Intercept, ha scritto a Irwin chiedendo chiarimenti sull’autenticità dello screenshot pubblicato da Sweeney. Ma non ha ottenuto risposta: “Questo conferma che fosse autentico”, ha scritto su Twitter.
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Qualora fosse autentico si tratterebbe di una conferma che Twitter continua ad applicare i filtri alla visibilità dei post. Gli stessi che oggi i Twitter Files denunciano come pratica usuale della vecchia proprietà, incline ad accettare imposizioni politiche. Un contrasto piuttosto evidente con l’ideale da “assolutista della libertà di parola” su cui Musk ha deciso di modellare il nuovo Twitter. Anche se non è chiaro ancora il motivo.
ELON MUSK TWEET SULLA MORTE DI TWITTER ELON MUSK