MACRON HOLLANDE
Emmanuel Macron è l'ottavo presidente della Repubblica francese, a 39 anni è il più giovane della storia del Paese. Macron è stato investito ufficialmente dal presidente del Consiglio costituzionale Laurent Fabius che ha annunciato i risultati ufficiali delle elezioni presidenziali.
Macron è arrivato all'eliseo alle 10 di oggi, dove è stato accolto dal suo predecessore François Hollande nell'atrio dell'Eliseo. Dopo aver percorso sotto una leggera pioggia il tappeto rosso, Macron ha salito i pochi gradini che lo separavano da Hollande con cui ha scambiato una breve stretta di mano.
Hollande e Macron si sono poi diretti poi nel Salone d'oro per il tradizionale colloquio a porte chiuse nell'ufficio presidenziale durato un'ora, dove il presidente uscente ha consegnato i codici nucleari al suo successore. Una scena, scrive il sito di 'Le Figaro', che accende molte fantasie ma che in realtà è abbastanza complessa e delicata e che avviene alla presenza del Capo di Stato Maggiore. "Il codice segreto delle armi nucleari non è un pin di quattro cifre scritto su un foglio di carta, ma una combinazione più complessa, che assicura che solo il presidente possa dare l'ordine", ha spiegato al quotidiano francese un ricercatore presso la Fondazione per la ricerca strategica.
BRIGITTE
Ma il vero passaggio di consegne viene poi fatto tra il Capo di Stato Maggiore e il nuovo presidente, nella centrale di comando 'Jupiter', che si trova sotto il palazzo presidenziale, deve è posizionato il sistema di comando centrale. Successivamente, Emmanuel Macron, come François Hollande e altri presidenti prima di lui, avrà a disposizione un sistema per dare l'eventuale ordine di ricorrere alle armi nucleari anche trovandosi lontano dall'Eliseo.
La moglie di Macron, Brigitte Trogneux, la nuova premiere dame, è arrivata 10 minuti prima del marito, indossando un completo azzurro intenso di Louis Vuitton con grandi bottoni e una giacca leggermente svasata. Un morbido chignon per i capelli, borsa e scarpe con tacco alto color sabbia.
Dopo che Macron ha riaccompagnato Hollande alla sua auto e ha atteso che il suo predecessore uscisse dall'Eliseo, si sono svolte le formalità e l'investitura ufficiale del nuovo presidente francese. Il presidente e la moglie hanno invitato membri delle rispettive famiglie ad assistere alla cerimonia nella sala delle feste dell'Eliseo.
Il discorso. "Il 7 maggio i francesi hanno scelto lo spirito di conquista", ha detto Emmanuel Macron nel suo primo discorso da presidente. "I valori della Francia sono quelli della democrazia e della Repubblica", ha detto il nuovo presidente francese. Macron ha più volte citato il futuro, alludendo - senza mai citarla - a Marine Le Pen che avrebbe invece rappresentato il passato: "Il mondo intero ha guardato le presidenziali e si è chiesto se i francesi avrebbero deciso di ripiegarsi sul passato, se avrebbero lasciato la scena della storia e avrebbero ceduto allo spirito di divisione, invece il popolo francese ha abbracciato il futuro", ha detto Macron. Poi il presidente ha promesso che darà ai francesi "il gusto per il futuro" e ha infine ribadito che "è arrivato il momento di guardare al futuro".
MACRON
"La mia prima esigenza sarà di restituire ai francesi la fiducia in se stessi che per troppo tempo è stata indebolita. Sarà un lavoro lento, esigente ma indispensabile". "Il lavoro sarà liberato - ha detto ancora - le imprese saranno sostenute, la creazione e l'innovazione saranno al centro della mia azione".
"Il mondo e l'Europa - ha continuato Macron - hanno oggi più che mai bisogno della Francia, di una Francia forte, sicura del suo destino, di una Francia che porti alta la voce della libertà e della solidarietà, che sappia inventare il futuro. Il mondo ha bisogno di quello che i francesi hanno sempre insegnato, cioè l'audacia della libertà, l'esigenza dell'uguaglianza e la volontà della fraternità".
"La Francia è forte soltanto se prospera" ha detto il presidente, "la Francia è un modello per il mondo soltanto se è esemplare". "Insieme - ha aggiunto - daremo l'esempio di un popolo che sa affermare i suoi valori e principi, quelli della democrazia e della Repubblica".
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L'Unione europea sarà "riformata e rilanciata", ha poi promesso, "perché ci protegge e ci permette di portare nel mondo i nostri valori. Abbiamo bisogno di un'europa più efficiente, più democratica, più politica perché è lo strumento del nostro potere e della nostra sovranità", ha spiegato Macron alla vigilia della sua prima visita ufficiale che ha come destinazione Berlino dove incontrerà la cancelliera tedesca Angela Merkel.
"Avrò la volontà costante di riconciliare e riunire l'insieme dei francesi", ha detto. "Non cederò su nessuno degli impegni presi davanti ai francesi, dobbiamo costruire il mondo che i nostri giovani meritano". "Per quanto mi riguarda - ha concluso Macron - da stasera sarò al lavoro".
Macron ha quindi reso omaggio, nominandoli, ai suoi sette predecessori, da Charles de Gaulle a Francois Hollande e ha richiamato i loro sforzi "rimarchevoli" ricordando i punti cruciali delle loro presidenze. E ha concluso con "viva la Repubblica, viva la Francia".
Al termine della cerimonia, dopo 21 colpi a salve, Emmanuel Macron percorrerà da solo gli Champs-Elysées fino all'Arco di trionfo per il tradizionale saluto alla tomba del milite ignoto prima di fare ritorno all'Eliseo dove offrirà un rinfresco agli ospiti.
Intanto Macron, come suo primo atto da presidente, ha scelto Alexis Kohler come nuovo segretario generale dell'Eliseo. Kohler, 43 anni, è stato capo di gabinetto di Macron quando era ministro dell'Economia nel governo Valls. Kohler ha un percorso tipico delle "grandes ecoles" francesi (Essec e Ena). E' stato direttore al Tesoro poi è stato al Fondo monetario internazionale, quindi all'Agenzia delle partecipazioni statali.
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Ma l'attesa, ora, è per il nome del primo ministro: il segretario di En Marche!, Richard Ferrand, presente all'Eliseo fra gli invitati, ha fatto sapere che il nome del primo ministro sarà reso noto nella giornata di domani e non oggi, come invece era stato detto nei giorni scorsi.
François Hollande si è recato direttamente alla sede del partito socialista, in Rue de Solférino, dopo aver lasciato l'Eliseo. L'ex presidente è stato accolto dagli applausi e ha dichiarato "Lascio la Francia in uno stato molto migliore di come l'ho trovata".
"Sono voluto venire qui", ha aggiunto, perché "senza di voi, senza il movimento che portate, senza la forza che incarnate, non sarei mai potuto essere presidente della Francia". Hollande è stato accolto da due ali si sostenitori che lo hanno applaudito e gli hanno offerto rose rosse.
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