Fabrizio Cannone per “la Verità”
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Le Figaro, il classico giornale della destra moderata e liberale, ha aperto la sua edizione di martedì 18 febbraio con un titolo abbastanza sorprendente: «Macron cerca la risposta al separatismo islamico». Il sottotitolo, spiega che il presidente ha lanciato una vigorosa «riconquista repubblicana» e perfino un «piano di lotta contro le ideologie che appestano una parte del territorio».
Il termine di ideologia, specie se usato al plurale, tende a coprire ciò che nel titolo stesso è affermato senza ambagi: esiste oggi una ideologia, l' islamismo radicale, che si sta sviluppando in Francia e in tutta Europa, Turchia inclusa. Le denunce che da decenni i sovranisti alla Marine Le Pen hanno prodotto, circa la possibile islamizzazione del paese, non erano una paura isterica e irrazionale. Ma una verità fattuale.
MARINE LE PEN MACRON
L' editorialista Laurence de Charette, in un pezzo intitolato «Osare la riconquista», scrive che «finalmente, un concetto è nato: e si chiama separatismo». Il termine scelto da Macron stavolta non è affatto equivoco, poiché si parla di separatismo, almeno in Europa, quando una minoranza etnica o regionale pretende di separarsi dal resto della nazione.
benjamin griveaux sexting
Ma qui, la minoranza che vuole arrivare ad una sorta di indipendenza rispetto allo Stato nazionale, non è un gruppo tradizionale e linguistico. Ma una popolazione recente la quale, a causa dell' immigrazione di massa (con oltre 300.000 ingressi regolari in Francia) e di una radicalizzazione forte nelle nuove generazioni di magrebini, pretende ora di essere una sorta di stato nello stato.
Secondo Laurence de Charette, l' espressione forte di «separatismo» è apparsa per la prima volta in un comunicato presidenziale di domenica, a proposito della visita di Macron a Mulhouse. Macron del resto, già nel novembre scorso, parlando davanti ai sindaci di Francia, aveva detto che «In certi comuni, in certi quartieri, si sviluppa da alcuni anni un progetto di separazione dalla Repubblica». Separazione a base di continue rivendicazioni sociali, di marce contro l' islamofobia, di rispetto delle proprie tradizioni, e parallelo rifiuto della cultura, dell' identità e della storia francese.
UDMF - PARTITO DEI MUSULMANI DI FRANCIA le musulmane tornano in spiaggia a nizza
Uno dei migliori specialisti dell' Islam, del fondamentalismo islamico e dei pericoli dell' islamizzazione è il politologo francese, ma di origini italiane, Alexandre Del Valle. L' islamologo ha appena pubblicato un testo scottante: Il progetto.
musulmani in moschea 1
La strategia di conquista e di infiltrazione dei Fratelli musulmani in Francia e nel mondo (Artilleur). Secondo Del Valle, l' ideologia che oggi presiede alla conquista islamica dell' Occidente è una sorta di «islamo-gauchisme», ovvero una alleanza ibrida tra islamismo militante e sinistra, più o meno estrema. Il collante ideologico sta nel cambio di paradigma vissuto dalla sinistra dopo il Sessantotto e nei recenti approdi liberal.
emmanuel macron
Tradizionalmente, la politica di accoglienza sostenuta dalle sinistre e dai progressisti, implicava l' assimilazione, ovvero l' accettazione da parte dello straniero della cultura dominante del paese destinato ad ospitarlo. Ma in anni più recenti questa logica è completamente saltata. E secondo Del Valle si deve parlare ora di «de-assimilazionismo» per indicare la volontà sia delle sinistre, sia di buona parte del mondo arabo-mussulmano di non cercare affatto l' integrazione con il corpo sociale. Anzi di rigettarla. A sinistra in nome dell' antirazzismo, negli islamici più radicali per separare l' Islam dall' Occidente e mantenerlo puro e a parte.
MACRON LE PEN
Ora Macron ha capito il problema, e non è mai troppo tardi per fare bene. Così, in questa nuova logica più restrittiva, il presidente Macron, in un discorso lungo e molto critico sul separatismo islamico, ha dichiarato a Mulhouse che saranno riviste le regole di ingaggio dei docenti stranieri che insegnano nelle scuole francesi. A partire dai docenti di lingue, tra cui l' arabo, nominati spesso da paesi extraeuropei senza alcun controllo.
emmanuel macron FRATELLI MUSULMANI
Molti di questi insegnanti infatti, secondo il presidente, «non parlano francese» e hanno dei programmi su cui il ministero della Pubblica istruzione non ha alcuna contezza. Con insolita fermezza ha aggiunto che dal prossimo settembre, per l' anno scolastico 2020-21 ci sarà una stretta, perché «Non si possono insegnare cose che siano incompatibili con leggi della Repubblica o con la Storia, così come noi la vediamo». La frecciatina ai fondamentalisti è visibile. Il presidente, inoltre, ha annunciato (anche senza specificare quando entrerà in vigore) una stretta agli imam «distaccati», ovvero quelli che solitamente (da Turchia, Algeria e Marocco) arrivano in Francia in base a degli accordi bilaterali con gli Stati d' origine per sostenere la domanda interna di guide religiose in crescita (visto il boom immigratorio). Salteranno anche i 300 salmodianti strabieri accolti ogni anno durante il ramadan.
musulmani in moschea
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Forse i sondaggi che danno Marine Le Pen quasi alla pari con Macron e le amministrative alle porte (dopo il sexy-scandalo che ha fatto ritirare il candidato sindaco di En Marche a Parigi) hanno avuto un ruolo in queste dichiarazioni di sapore sovranista. Resta il fatto che l' immigrazione araba-africana è uno dei fatti epocali di questi decenni su cui riflettere maggiormente per evitare degli errori fatali, come quelli riconosciuti da Macron.
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