donald trump madeleine westerhout
L'ASSISTENTE DUOLE DOVE LA LINGUA PARLA - TRUMP LICENZIA MADELEINE WESTERHOUT (28 ANNI), CHE DALL'INSEDIAMENTO ERA LA SUA ASSISTENTE PERSONALE. AVREBBE RIVELATO ALLA STAMPA INFORMAZIONI PRIVATE SULLA SUA FAMIGLIA E SULLA CASA BIANCA DURANTE UNA CENA CON I GIORNALISTI
«SOFFIATE SULLA MIA VITA PRIVATA» E TRUMP LICENZIA L'ASSISTENTE
Flavio Pompetti per “il Messaggero”
madeleine westerhout 1
Ennesima defenestrazione tra i ranghi più alti e vicini all'ufficio della presidenza di Donald Trump. Giovedì sera l'assistente personale del presidente, Madeleine Westerhout è divenuta all'improvviso una impiegata recisa nel dizionario ministeriale dal suo ex datore di lavoro: la linea telefonica della sua scrivania è stata tagliata, e la giovane collaboratrice non farà ritorno alla Casa Bianca alla fine delle vacanze, che sono appena iniziate ieri.
Westerhout non era mai stata in realtà una figura di primo piano nell'attuale amministrazione statunitense. Trump si è fidato del suo lavoro, ma non le ha mai concesso particolare attenzione, perché era stato informato del fatto che la donna, ex esponente della direzione del partito repubblicano e collaboratrice di Mitt Romney durante la sfortunata campagna del 2012, aveva pianto la notte delle elezioni del 2016, alla notizia della sua vittoria.
madeleine westerhout donald trump
NESSUNA ESPOSIZIONE
Madeleine non è mai stata esibita di fronte alle telecamere in difesa di Trump, come è successo di frequente alla fedelissima KellyAnne Conway, alla portavoce Sarah Huckabee Sanders, o l'altra assistente personale Omarosa Manigault Newman, la cui cacciata ha avuto un lungo strascico di polemiche, culminate con un libro di memorie poco generoso riguardo alla figura del presidente. Eppure il suo ruolo della Westerhout è stato molto importante negli ultimi tre anni.
MADELEINE WESTERHOUT
Il suo ufficio di si trovava dirimpetto ad una delle porte dell'ufficio ovale, dal quale la funzionaria poteva scrutare con massima precisione il traffico nella stanza più alta del potere. Il capo di gabinetto John Kelly aveva usato i suoi servigi, esigendo una lista completa delle presenze all'interno dell'ufficio, e delle comunicazioni tra il presidente degli Usa e i suoi ospiti, almeno quelle della quale l'assistente veniva a conoscenza.
MADELEINE WESTERHOUT
Il sodalizio ha funzionato per quasi tre anni, una vera rarità in un'amministrazione che ha già visto la fuga o il licenziamento in tronco di sessantaquattro tra i funzionari di più alto grado, tra i quali ventotto ministri. L'episodio che ha causato la rottura si è verificato alcune settimane fa, nel weekend nel quale Trump si era ritirato nella sua tenuta da golf di Bedminster in New Jersey, e mentre a Dayton in Ohio e a El Paso in Texas esplodeva la follia stragista. In quell'occasione Wetserhout ha intrattenuto a cena una sera alcuni suoi colleghi e diversi rappresentanti dei media che seguono l'attività della Casa Bianca, nel ristorante dell'albergo Embassy Suites di Berkeley Heights.
madeleine westerhout
Una cena modesta e informale, nella quale la formula off the record, ovvero il divieto di raccontare quanto discusso a tavola, avrebbe dovuto proteggere l'intimità che a volte si crea tra professionisti schierati sul fonte opposto delle notizie: i funzionari a difendere la privacy del presidente, ma allo stesso tempo amici dei giornalisti.
I DETTAGLI
L'assistente di Trump si sarebbe lasciata sfuggire in quell'occasione dei dettagli sulla vita privata della famiglia presidenziale. Non si sa al momento di quale delle persone dell'entourage familiare la donna abbia parlato, ma sappiamo che per Trump l'argomento della famiglia è un territorio minato, che il primo cittadino difende contro le innumerevoli insinuazioni che lo hanno colpito negli ultimi anni di altissima notorietà.
madeleine westerhout mike pence
Le indiscrezioni sarebbero state ripetute alle orecchie del presidente, secondo il New York Times che per primo ha rivelato la storia, da almeno due dei colleghi di lavoro della Westerhout. La reazione come spesso accade in questa Casa Bianca è stata immediata e violenta. La dipendente è stata licenziata in tronco, senza nemmeno l'ultimo insulto via Twitter con il quale Trump si accommiata dai collaboratori con i quali il rapporto è finito in modo traumatico, tra polemiche e accuse reciproche.