Claudia Guasco per ''Il Messaggero''
sergio mattarella 1
Una foto inopportuna, un commento offensivo, una frase fuori luogo. Basta un post sconveniente per delegittimare un pubblico ministero o gettare l' ombra di mancanza di terzietà su tutta la magistratura. E nell' era del web il rischio è elevato, tanto da richiedere un richiamo forte.
«Una questione nuova, tra le più delicate, è l' uso dei social media da parte dei magistrati; sono strumenti che se non amministrati con prudenza e discrezione, possono offuscare la credibilità e il prestigio della funzione giudiziaria», avverte il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parlando alla platea togata della Scuola superiore della magistratura a Scandicci. «Se la qualificazione professionale» è lo strumento principale, «questa non può prescindere, anche a garanzia dell' imparzialità, da un profondo rispetto della deontologia professionale e da sobrietà nei comportamenti», sottolinea il capo dello Stato.
simona merra
GLI APPREZZAMENTI A GARKO
In effetti le intemperanze social negli ultimi anni non sono mancate e i casi sono finiti dritti sulla scrivania della prima commissione del Csm. Tra i protagonisti la pm di Trani Simona Merra, immortalata a una festa estiva mentre l' avvocato Leonardo de Cesare, difensore di uno degli indagati per la strage del disastro ferroviario tra Corato e Andria, le baciava il piede. Travolta dalle polemiche ha lasciato l' inchiesta ed è stata condannata alla sanzione della censura.
Assolta invece la pm di Imperia Barbara Bresci che, titolare dell' indagine sull' esplosione nella villetta di Sanremo in cui rimase ferito Gabriel Garko, si lasciò andare ad apprezzamenti in rete con le amiche: «Com' era bello, Garko». Lo scorso febbraio l' ex presidente dell' Anm Eugenio Albamonte affrontò il tema dei social all' interno dell' associazione, aprendo la strada a una possibile modifica del codice deontologico. La riflessione è la seguente: vi sono comportamenti non necessariamente censurabili dal punto di vista disciplinare ma non opportuni, perché espongono la magistratura ad addebiti di scarsa serietà.
Barbara Bresci
Non solo: «Nel nostro sistema costituzionale la magistratura non è composta da giudici o pubblici ministeri elettivi e neppure ovviamente da giudici o pm con l' obiettivo di essere eletti», è la risposta indiretta ma chiara di Mattarella a quanti ogni tanto ripropongono l' idea che i giudici possano essere eletti dai cittadini. E la magistratura, da parte sua, «non deve mai farsi suggestionare dal clamore mediatico intorno ai processi, da spinte emotive evocate da un presunto e indistinto sentimento popolare», avverte Mattarella.
Infatti il Csm ha aperto una pratica nei confronti del pm di Trani Michele Ruggiero, che in merito all' assoluzione del processo rating ha scritto su Facebook: «Sono stato lasciato solo. Evidentemente ci sono verità che è bene restino sullo sfondo». Condannato per diffamazione aggravata a otto mesi in primo grado (pena sospesa) Luigi Bobbio, magistrato di Nocera che sul web definì «feccia, teppista» Carlo Giuliani, morto nel G8 di Genova, e pratica aperta per Giorgio Nicoli, gip di Trieste, che bollò l' ex governatrice Debora Serracchiani come «supponente e inconsistente».
garko bresci
Ammonimento del Csm invece per Desirée Digeronimo, pm di Roma: nel 2015 sul suo profilo scrisse che l' ex sindaco Ignazio Marino «ha applaudito beotamente per essere stato messo sotto tutela». E corre il rischio di sanzioni anche la pm di Torino Monica Supertino, cinquant' anni portati splendidamente, che su YouTube ha lanciato due video di ricette e benessere. Ma il «metodo Supertino» è stato rimosso di tutta fretta in un paio di giorni.
MATTARELLA TRANI A GO-GO: SIMONA MERRA E LEONARDO DI CESARE SIMONA MERRA TRANI A GO-GO: SIMONA MERRA: "LO SAI CHE SONO SEMPRE BEATA TRA GLI UOMINI" Affettuosità tra il pm tranese Simona Merra e l'avvocato Leonardo Di Cesare sergio mattarella