Maria Giovanna Maglie per Dagospia
KENNETH STARR
Lo chiamavano Air fuck One l'aereo del miliardario pedofilo sul quale in tanti salivano e si divertivano, ma il cliente abituale, un po' affari molto sollazzo, era Bill Clinton, ormai libero dai lacci e laccioli della presidenza. Ci mancava solo che venisse fuori questa storia, è in arrivo a tutta velocità. perché anche in questo caso le ragazze hanno parlato con quindici anni di ritardo.
Non e’ tutto. Se Starr avesse avuto ragione? Il solo titolo dell'editoriale che evoca il famigerato procuratore speciale che 20 anni fa si provo a impeach il presidente senza successo, sparge il panico. Chi osa sostenere che Kenneth Starr nel caso Monica Lewinsky avesse delle ragioni? Qualche giornalaccio del complotto della destra? No, il New York Times. Aiuto.
Anche perché le signore che allora furono molestate o stuprate, oggi molto stagionate ma non meno incazzate, sono tornati alla ribalta, e hanno trovato una audience molto più disponibile di quella di vent'anni fa; a loro si sono aggiunte accuse fresche di giornata, ragazze molestate e stuprate nei primi anni del 2000.
ron burkle bill clinton
Le denunce non sono recentissime, hanno qualche settimana e dovevano restare segrete, a parlare sono stati personaggi del Partito Democratico.
Ve l’avevo detto Bye bye Clintons, ma non immaginavo che la liquidazione della Dynasty passasse per la riesumazione del comportamento disinvolto e noto a tutti dell'ex presidente.
Non immaginavo che il Partito Democratico impegnato in una sanguinosa resa dei conti per sottrarre a Hillary Clinton qualunque velleità di rielezione e il potere sul partito, decidesse di passare via Weistein. Brutto affare, Anche perché a rendere possibile questa epidemia di denunce e anche di ammissioni, di ricoveri tardivi e inutili in cliniche per la riabilitazione, non è la giusta denuncia di donne che finalmente hanno trovato il coraggio, o meglio lo è in parte, ma il resto è morbo del politically correct.
Sotto a chi tocca, in una gigantesca inestricabile confusione fra una toccata di culo e lo stupro di una minorenne; non so se ne usciranno vivi, soprattutto ora che la virata politica è evidente, tra un Bill Clinton che festeggia il venticinquesimo anniversario della sua elezione a Little Rock, e sembra il mausoleo di Lenin prima della glasnost, festeggia la sua eredita’ di presidente degli Stati Uniti con mezzo partito che ora lo accusa dei crimini e delle malefatte di allora, e con fresche possibili incriminazioni;
bill clinton e ron burkle nel 1997 con lui presidente
tra un Franken e un Moore,che sono rispettivamente un liberale scatenato e un autentico reazionario, ma allo stesso modo si rifiutano di lasciare il primo lo scranno di senatore il secondo la candidatura a senatore in Alabama;
tra un Capitol Hill dove si sussurrano nomi di deputati e senatori dalle mani lunghe, e di silenzi strappati a suon di dollari.
Ma anche nei rispettabili quotidiani e televisioni progressisti si sparge il panico. Oggi è toccato al corrispondente dalla Casa Bianca, Glenn Thrush, essere sospeso per accusa di sexual harassment. È una vera star a Washington , è anche corrispondente di MSNBC, grande fustigatore di Donald Trump. Ora dice che il suo comportamento scorretto e condannabile è dovuto all'abuso di alcol, e che ha smesso da qualche mese. Come, non erano solo i cattivoni di Fox news? No, l'elenco e trasversale ed infinito.
MONICA LEWINSKY E BILL CLINTON
Andiamo per ordine. Quattro donne hanno accusato Bill Clinton di sexual assault nei primi anni 2000 quando già non era più presidente e lavorava e si intratteneva con il miliardario Ron Burkle, una bella teppa di pedofilo. Le ragazze lavoravano per lui, erano impiegate e cameriere, avevano tutte meno di 20 anni, pur essendo maggiorenni.
L'aereo privato lussuosissimo del miliardario sul quale si viaggiava a caccia di affari da procacciare un po' a tutti aveva un soprannome negli Stati Uniti, si chiamava Air Fuck One.
La fonte di queste rivelazioni sono importanti esponenti del partito democratico, che hanno parlato con Ed Klein, ex giornalista del New York Times e anche ex collaboratore della campagna Clinton del 92, poi trasformatosi in arcinemico e testimone d’accusa.
bill clinton e monica lewinsky
Klein ha scritto 4 libri sulla Dynasty dei Clinton, il primo dei quali, l'indimenticabile “Primary colours”, è diventato anche un film con John Travolta nei panni di un Clinton in campagna elettorale sempre con i pantaloni sbottonati e una Emma Thompson / Hillary sempre al seguito a rimediare i danni e a pagare il silenzio.
Oggi Klein dice che Hillary Clinton, appena sono arrivate queste nuove e fresche accuse, voleva mettere in moto il suo team investigativo per trovare fango da spargere sulle ragazze, ma gli avvocati hanno sconsigliato.
clinton e hillary
Sarà per questa ragione che al raduno commemorativo dei 25 anni c'erano sicuramente tutti i fedelissimi la cui sorte è stata o è legata a quella dei Clinton. C'era James Carville, che ha moderato una sorta di conversazione dibattito fra marito e moglie, nel corso della quale ancora una volta è stata misurata la straordinaria differenza di intelligenza preparazione, eloquio fra i due; Hillary primeggia solo in cattiveria. C'erano Paul Begala, John Podesta, abbastanza nei guai per il Russiagate, Rahm Emanuel, sindaco di Chicago, dove sono proibite le armi ma muoiono come mosche. Ma i grandi esponenti storici del Partito Democratico non si sono fatti vedere.
Tutti però hanno letto l'editoriale del New York Times, scritto da Ross Douthat, che non esita a fare esplicitamente la relazione tra le accuse di oggi a uomini potenti che hanno approfittato del proprio potere, e i peccati di ieri dell'ex presidente. Sembra voler sostenere che la complicità di allora ha una parte buona di colpa nelle impunità di tanti anni di quelli che ora vengono additati a loro volta come stupratori.
bill e hillary ai tempi della lewinsky
Ricorda quei giorni lontani della fine degli anni 90, quando non ci fu un solo democratico, un solo intellettuale progressista, che abbia avuto il coraggio di ammettere che il comportamento di Clinton era Indegno di un presidente, che per soddisfare il suo priapismo non solo si commettevano atti sessuali con delle stagiste nell'Ufficio Ovale, ma l'intera struttura e le persone chiamate a proteggerlo erano coinvolte nella complicità e nella copertura.
Tutti costoro hanno commesso spergiuro. Peggio, l'intero Partito Democratico allora si è trasformato in un club al servizio degli appetiti bassi di Clinton e ha abbandonato il principio del femminismo, calunniando le vittime, ignorando crudelmente un accusatore più che credibile. È stato commesso un enorme peccato di partigianeria.
EDWARD KLEIN LIBRO SU OBAMA THE AMATEUR