Joseph F. Coughlin per Wall Street Journal
oculus rift
Per la prossima generazione di pensionati, la domanda è questa: come si aggiunge vita alle vite allungate?
Viviamo e stiamo in pensione più a lungo, la sfida è cosa farne di questi anni in più. Come trovare una seconda gratificante carriera? Come restare in contatto con famiglia e amici? Come mantenere mobilità e indipendenza? Come fare nuove esperienze? La risposta è una sola: la tecnologia.
il web pullula di siti di dating per anziani
Avremo a disposizione una marea di servizi per inventare un nuovo futuro che ci faccia lavorare part-time se vogliamo, rimanere sociali, mantenere in forma. L’industria on demand per anziani si occuperà di monitorare la dieta e passare le informazioni al medico, di procurare personale che pulisca la casa o offra un passaggio in macchina. Anche la moda servirà a motivare chi è nella terza età. Superati i problemi di costo e perdita della privacy, il nuovo mondo pensionistico potrebbe essere vibrante.
Un tempo il pensionamento era la linea fra il lavoro e il non lavoro. Oggi significa che una carriera è terminata ma il lavoro non è finito. Secondo le statistiche 4 su 10 baby boomer progettano di lavorare in pensione, i cinquantenni pensano che non si fermeranno fino alla fine. Il problema è che bisogna avere nuove abilità, ragionare in modo nuovo e flessibile, ed è qui che arriva in soccorso la tecnologia, perché il telelavoro rende produttivi da casa, dalla spiaggia, dal parco giochi, permettendo di accettare un incarico senza rinunciare alla propria vita privata.
il dating della terza eta
Non c’è più bisogno di andare al college per imparare, internet offre moltissimi corsi gratuiti on line per restare competitivi o entrare in un campo sconosciuto: si tratta dei famosi MOOC (Massive Open Online Courses), corsi di formazione a distanza.
Per capire se i pensionati sono all’altezza del compito, esistono allenatori virtuali (si tratta di intelligenza artificiale) che simulanno colloqui e potenziali capi. I pensionati più attivi che vogliono restare in strada, possono sempre optare per i nuovi servizi della economia “peer-to-peer” e, ad esempio, diventare autisti Uber. Ancora meglio, possono sfruttare la loro casa affittandola su Airbnb. Quando i figli diventano grandi e se ne vanno, le stanze restano vuote e possono rappresentare una entrata economica, infatti oltre il 10% degli affittuari della piattaforma supera i 60 anni.
google glass per aiutare la memoria
La salute fisica è strettamente legata alla capacità di conservare una vita sociale. L’interazione con gli altri mantiene vitali e le applicazioni tipo Skype consentono di tenere in piedi rapporti a distanza, partecipare alla vita di figli e nipoti impegnati o lontani. Esistono community e siti di dating per anziani che cercano compagnia (vedi “Our Time”, che ha milioni di utenti).
La frustrazione e l’imbarazzo perché non si ricordano i dettagli cruciali delle persone vicine, saranno spazzati via grazie alla realtà aumentata: gli occhiali faranno ricordare a chi li usa i nomi dei nipoti, l’ultima conversazione affrontata, o daranno la ricetta per cucinare, insomma tutte le informazioni utili a quel determinato contesto.
la tecnologia migliora la stagione della pensione
L’indipendenza è un ingrediente essenziale alla qualità della vita. La mobilità ridotta mina fortemente il benessere fisico e psicologico della persona e, di nuovo, la tecnologia ci offre soluzioni: le macchine diventeranno completamente automatiche e dispositivi tipo Oculus Rift permetteranno di viaggiare virtualmente, visitare un museo parigino o fare un safari in Africa. Per chi vive in casa, tutto sarà controllabile via cellulare, dai riscaldamenti alle scorte nel frigorifero. La spesa è ordinabile in un clic, così come il ritiro della biancheria da lavare, e Paro è il robot-terapeuta che tiene compagnia agli anziani più soli o affetti da demenza senile.
anziani sesso
Spesso gli anziani sono in un declino impercettibile, hanno problemi di cui si accorgono solo quando erompono. Perciò esistono vari dispositivi di monitoraggio continuo e di allerta, come lo specchio che scannerizza per verificare che non ci siano segni di malattie cardiovascolari e rischi di ictus, oppure sarà messo a punto il gabinetto che riporta a un call center il peso del paziente e il livello di zuccheri nel sangue. Pure i vestiti saranno hi-tech. Gli indumenti intimi avranno sensori che rilevano il battito cardiaco e imbottiture per attutire eventuali cadute. Ma anche il tappeto avrà sensori che mettono in allerta familiari o medici, nel caso in cui registrino una diversa postura o camminata dell’anziano.
Tutti questi servizi saranno così importanti per la nostra salute che diventeranno un costo necessario. Si trasformerà in una ulteriore forbice tra ricchi e poveri? E tutti questi dati sensibili riguardanti utenti anziani, li renderà ancora più vulnerabili?
E’ importante ricordare che la tecnologia da sola non può risolvere i problemi. I gadget e le applicazioni più sofisticate non possono sostituire il contatto umano, né i normali dolori e frustrazioni dell’invecchiare. E soprattutto trarremo benefici dalla tecnologia solo se sapremo immaginare un’età che non è semplicemente un allungamento della vita ma una nuova eccitante stagione della vita.
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