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    “MAI VISTA UNA SOCIETÀ QUOTATA COME LA JUVE CHE NON RECEPISCE I RILIEVI DI UNA SOCIETÀ DI REVISIONE. FORSE PERCHÉ AVREBBE POTUTO SGONFIARE TUTTA LA LINEA DIFENSIVA IN SEDE PENALE” - LA DEPOSIZIONE AI PM DELL’EX COMPONENTE DEL COLLEGIO SINDACALE JUVE MARIA CRISTINA ZOPPO: “I LEGALI PARLAVANO SENZA ALCUN SUPPORTO DOCUMENTALE – L’ACCUSA AL CLUB: “MI SONO SENTITA SBEFFEGGIATA”


     
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    Da ilnapolista.it

     

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    Dopo gli stralci della deposizione dell’ex consigliera del consiglio di amministrazione della Juve, Daniela Marilungo, oggi i quotidiani propongono quelli dell’audizione di Maria Cristina Zoppo, ex componente del collegio sindacale della Juve. Un’audizione durata cinque ore in cui racconta di essersi sentita «quasi sbeffeggiata» dal club, a volte. Altre «colpita e attaccata, per qualcosa che Juventus stessa aveva fatto.  Il nostro timore era che gli amministratori (cda) non sapessero nemmeno che Ronaldo aveva fatto un claim per i 19 milioni e avesse chiesto accesso agli atti».

     

    La Zoppo dichiara:

    «Da settembre in poi c’è stata un’escalation di momenti di gestione societaria su cui io non riuscivo più a capire perché ci si volesse incanalare in un processo di valutazione di poste di bilancio oggettivamente poco condivisibile».

     

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    Continua citando le side letter Juve:

     

    «Noi eravamo venuti a conoscenza dell’esistenza delle carte della Procura che evidenziavano un breach nei sistemi di controllo (side letter)».

     

     

    Nonostante ciò, il consiglio di amministrazione approvò ugualmente un progetto di bilancio «senza avere contezza dell’esito dell’attività del revisore».

     

    Il revisore presentò dei rilievi al bilancio. La Zoppo continua:

     

    «Accettare questi rilievi, è una mia conclusione, avrebbe potuto sgonfiare tutta la linea difensiva in sede penale».

     

     

    La priorità del collegio sindacale, spiega, era che il bilancio fosse corretto, mentre il club spingeva per approvare il bilancio per l’iscrizione ai campionati.

     

    elkann agnelli elkann agnelli

    «Al collegio sindacale non interessava nulla questo, perché se un bilancio è non corretto, è non corretto. Non mi è capitato che gli avvocati avessero un peso così significativo. Nel Consiglio del 2 novembre 2022 c’erano questi legali che parlavano molto ma senza alcun supporto documentale: sono abituata in modo diverso e cioè ricevo prima dei documenti per sapere cosa vado ad approvare e per agire informata e devo dire che è difficile lavorare in un cda in cui ci sono delle persone indagate. Mi sono trovata a disagio a lavorare con gente come Gabasio (Cesare, legale imputato insieme all’ex board societario) soprattutto dopo aver letto le carte della procura».

     

     

    A quel punto, i sindaci chiedono di modificare il bilancio per le manovre stipendi, mentre sulle plusvalenze:

     

    «Abbiamo parlato con il revisore e abbiamo ritenuto che il metodo da lui utilizzato conducesse ad esiti non irragionevoli».

     

    MARIA CRISTINA ZOPPO MARIA CRISTINA ZOPPO

    La Zoppo racconta che la sera del 25 novembre Daniela Marilungo la chiamò in lacrime per comunicarle che si era dimessa dal consiglio di amministrazione della Juve. E le mandò una lettera di accompagnamento che voleva venisse letta in apertura del consiglio di tre giorni dopo. In quella sede la Zoppo chiese più volte che venisse letta la lettera di dimissioni di Marilungo, come dalla stessa richiesto, ma nessuno la ascoltò:

     

    «Loro volevano spingere ad arrivare subito alla deliberazione, approvare il bilancio».

     

    A quel punto, per 50 minuti «viene interrotto l’audio della riunione».

     

    La Zoppo protesta:

     

    «Quanto ci mettete a fare la traduzione di due pagine?».

     

    daniela marilungo daniela marilungo

    I pm a questo punto le chiedono se i sindaci erano stati estromessi dal consiglio. In pratica sì, risponde la Zoppo. Poi la riunione riprende e i sindaci vengono sottoposti ad una serie di domande il cui senso, spiega la Zoppo, è soltanto uno:

     

    «Metterci in cattiva luce e crearci una forte sensazione di disagio. Anche Forte (altro sindaco dimessosi, ndr) era in difficoltà. Questa è stata una mitragliatrice».

     

    La Zoppo continua:

     

    «Abbiamo denunciato a Consob che mancavano al 23 dicembre 2022 (e che mancano tutt’ora, 9 gennaio) i verbali del 24 e del 28 novembre, anche il 20 lo abbiamo solo in bozza».

     

    Cosa le hanno riferito i suoi legali?

     

    «Di comportamenti aggressivi».

     

    La Zoppo conclude:

     

    «In vent’anni di lavoro non ho mai visto una quotata che non recepisce i rilievi di una società di revisione. Forse perché, è una mia conclusione, avrebbe potuto sgonfiare tutta la linea difensiva in sede penale».

    ANDREA AGNELLI E JOHN ELKANN ANDREA AGNELLI E JOHN ELKANN

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