• Dagospia

    “MI HANNO FATTO IL VERSO DELLA SCIMMIA A OGNI RINVIO, SONO PERSONE IGNORANTI CHE VANNO SANZIONATE" - IL PORTIERE DEL MILAN MAIGNAN RACCONTA L’EPISODIO RAZZISTA CHE HA PORTATO ALLA SUA USCITA DAL CAMPO A UDINE E ALLA SOSPENSIONE PER 5 MINUTI DELLA PARTITA  - "NON VORREI INCONTRARE CHI MI HA INSULTATO, PARLARE NON SERVE A NULLA” – IL NUMERO 1 DELLA FIFA INFANTINO: “SCONFITTA A TAVOLINO PER LE SQUADRE DI CHI SI COMPORTA COSÌ” - MBAPPÉ DURO: “STESSI PROBLEMI E MAI UNA SOLUZIONE” - VIDEO


     
    Guarda la fotogallery

     

     

    MAIGNAN

    Da sport.sky.it

     

    MAIGNAN UDINESE MILAN MAIGNAN UDINESE MILAN

    È lo stesso Mike Maignan a raccontare ai microfoni di Sky Sport l’episodio accaduto alla Dacia Arena e che ha costretto l’arbitro Maresca a sospendere per 5’ il match tra Udinese e Milan: "Nel primo tempo, al primo rinvio sono andato a prendere la palla e mi hanno detto "scimmia", non ho detto niente ma al secondo rinvio l’hanno rifatto allora ho chiamato la panchina e il quarto uomo dicendo che non possiamo giocare così a calcio".

     

    Il portiere francese del Milan poi aggiunge: "Non è la prima volta che è successo con me, ma anche con altri giocatori. Dobbiamo dire cosa sta succedendo in tribuna. Sono persone ignoranti, non tutta la curva. È normale ricevere fischi, ma non questo. Questo non deve succedere".

     

    "Non vorrei incontrare chi mi ha insultato"

    MAIGNAN UDINESE MILAN MAIGNAN UDINESE MILAN

    Sul sostegno dei compagni che hanno subito appoggiato l’uscita dal campo di Maignan: "Il Milan è un grande club, siamo una famiglia e tutti sono venuti da me a sostenermi. Siamo rientrati con ancora più voglia di vincere, era questa la risposta giusta". Poi sulle persone che l’hanno insultato: "Cosa direi? Non vorrei incontrarli, devono essere sanzionati fortemente, parlare non serve a niente. Noi giocatori possiamo reagire solo così, dicendo ciò che avviene in campo, chi deve prendere decisioni forti è la Procura".

     

    (...)

     

     

    INFANTINO

    Da repubblica.it - Estratti

     

     

    (...)

     

     

    Mbappé: “Stessi problemi e nessuna soluzione: è troppo”

    MIKE MAIGNAN MIKE MAIGNAN

    Un messaggio forte, però, per il peso della sua fama mondiale e perché dà l’dea dell’eco raggiunto dal caso, è quello del fuoriclasse del Psg e della Francia Kylian Mbappé: “Sei molto lontano dall'essere solo Mike Maignan. Siamo tutti con te. Ancora gli stessi problemi e ancora NESSUNA soluzione. Quando è troppo è troppo !!!!!!!!!!!! NO AL RAZZISMO”, ha scritto Mbappé.

     

    E perdonerete la licenzia di lasciare intatta la sua scelta dei caratteri da usare per dirlo. Anche Mauro Berruto, ex ct del volley e oggi deputato del Pd con delega allo sport, si è esposto: “È difficile spiegare l’idiozia di tifosi razzisti, ma in questo caso si può: tifosi di una squadra che gioca con l’87% di stranieri. Le partite vanno sospese, e non per 5 min., finché questi imbecilli non si dedicheranno ad altro”.

     

    Infantino: “Forfait automatici dopo insulti razzisti”

    Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, ha chiesto il divieto di andare allo stadio per i tifosi e "forfait automatici" per le squadre i cui ultras lanciano insulti "abominevoli". Le parole del numero uno della Fifa arrivano in seguito agli incidenti razzisti avvenuti in Italia e Inghilterra: “Eventi totalmente ripugnanti e del tutto inaccettabili. I giocatori colpiti hanno il mio totale sostegno”.

     

    La nota poi prosegue: "Oltre al processo in tre fasi (partita interrotta, partita interrotta una seconda volta, partita abbandonata), dobbiamo implementare un forfait automatico per la squadra i cui tifosi hanno commesso atti di razzismo e causato l'abbandono della partita, nonché divieti di stadi in tutto il mondo e accuse penali per razzisti”, ha detto Infantino.

     

    il portiere del milan mike maignan 8 il portiere del milan mike maignan 8 il portiere del milan mike maignan 9 il portiere del milan mike maignan 9

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport