antonella barbieri
Simona Bertuzzi per Libero Quotidiano
Una mamma ha ucciso il suo bambino piantandogli un coltello nella pancia. Un attimo prima aveva soffocato la piccolina di due anni con il cuscino della nanna, boccoli e ninnoli e la goccia al naso dei primi freddi spenti sotto una montagna di piume rassicuranti nel lettone grande coi colori arcobaleno.
Mesi fa era toccato a una donna di Napoli finire in prima pagina. Riempiva di latte corretto al veleno il biberon della figlioletta di tre anni, non voleva farle male ma solo che il marito si accorgesse di loro e allora giù a dosare gocce di latte, ansiolitici e benzodiazepine con la precisione magistrale di un chimico industriale, ché prima o poi la piccola sarebbe stata male e il marito si sarebbe accorto di loro.
Antonella Barbieri
E che dire di quella brava prof che costringeva gli alunni a fare la fila per sputare in faccia al compagno indisciplinato? O delle tante (troppe) maestrine che insultano, picchiano e strattonano bimbetti di due anni disperati e stanchi e poi sorridono alle mamme che vanno a prenderli a scuola?
E non potrebbe mancare, in questa avvilente conta di donne cattive, la moglie del boss Madonia: caschetto immobile sopra una faccia piena e inespressiva, l' hanno arrestata l' altro giorno perché scambiava pizzini, ordiva, tramava e voleva cambiare Cosa nostra e comandare come e più del boss dei boss.
La verità è che si vorrebbe le donne immuni dal male. Incapaci di ferire o solo far piangere.
la figlia di antonella barbieri
Ci vorrebbero perse in un mondo di rose e carta velina a sognare mariti perfetti ed esistenze straordinarie. Vittime consapevoli e frustrate di un mondo maschile che passa il tempo a ferirci, umiliarci, annientarci. Invece siamo donne e non siamo sempre vittime. Sappiamo essere cattive, pazze, bieche, malvagie, vendicative. Folli come gli uomini e a volte più degli uomini. La cronaca è piena di noi e delle nostre colpe, ma facciamo finta che i fatti siano sempre note a margine o episodi stralunati e rari di un mondo dove il cattivo è solo il maschio. Vero niente. C' è un impazzimento generale e una malvagità che appartiene agli uomini come alle donne. Ci sono i femminicidi, certo, ma anche i maschicidi e gli infanticidi. Basterebbe dirlo e smetterla con le finzioni.
E invece le signore del Pd, le parlamentari stile Boldrini, perennemente impegnate a fare la conta delle quote rosa e a contendersi con i maschi i posti nei cda e pure nei cortei, hanno chiesto di cambiare 170 mila leggi. Non guardano ai contenuti, sapete.
la moglie del boss madonia
Vogliono solo declinare le norme al femminile. Chiedono che si dica assessora e non assessore, sindaca anziché sindaco. Che si scriva che la legge «è per tutte» e non per tutti. Priorità, lo comprendiamo, in certi salotti radical chic persi a scambiarsi confidenze all' ora del te. Ma per chi vive nel mondo reale serve altro. La mamma di Luzzara stava male, soffriva di disturbi psichici e di chissà cos' altro. Ma in quel paesino di poche anime, e forse tante donne, mamme e amiche, nessuna si era accorta della follia che scavava lenta.
Maria Angela Di Trapani Madonia
Che poi, fateci caso, i più trascurati sono sempre i bimbi perché noi donne siamo brave ad accorgerci di noi stesse ma troppo spesso incapaci di dire di loro e piangere per loro. Scrivano le brave femministe dem dei figli che soffrono nelle case e nelle aule, che prendono le botte e non hanno voce. Non c' è una desinenza da sfoggiare per loro? Non c' è una festa da dedicare alla fanciullezza stropicciata? Dove sono i numeri, i progetti e i cortei indignati?
asilo vercelli
C' era una legge che chiedeva le telecamere nelle scuole, si è impantanata anche quella. E non serve immaginare un mondo all' incontrario (come ha fatto la scrittrice Naomi Alderman) con le femmine al potere e gli uomini sottomessi. Basterebbe lasciare i salotti e smarrirsi di più nel mondo reale.
asilo vercelli
asilo vercelli