Da “www.corrieredelmezzogiorno.corriere.it”
AIROLA 3
Mancano le sigarette, esplode la rabbia dei ragazzi detenuti. Forti momenti di tensione nel primo pomeriggio all’interno del carcere minorile di Airola, nel Beneventano, a causa di una rivolta - secondo quanto denuncia il sindacato autonomo di polizia penitenziaria - dei giovani detenuti che hanno devastato alcune celle ed una sezione detentiva.
Caos generato probabilmente per il mancato rifornimento di sigarette e per problemi relativi al vitto. Gli agenti sono stati minacciati con i piedi di legno dei tavoli e con manici di scopa. Tre esponenti della polizia penitenziaria risultano feriti.
«Il carcere è un’università del crimine»
Ma Donato Capece, segretario generale del Sappe, descrive una situazione modello «Mery per sempre», film cult anni ‘90 di Marco Risi sul Malaspina di Palermo. Al di là delle sigarette e del vitto, dice Capece, ad Airola si assiste ad una «manifestazione di forza da parte di clan della criminalità organizzata» che si sarebbero formati all’interno del penitenziario.
AIROLA 4
«La rivolta è scoppiata per questo: è una lotta tra bande e uno dei clan ha voluto così dimostrare che è più forte e che riesce a tenere in scacco anche lo Stato. Il problema è che l’ordinamento consente la presenza di ultra 21enni - aggiunge - Sono piccoli boss che portano avanti una lotta per la supremazia. L’ennesima dimostrazione che il carcere è una università del crimine».
«Sfasciata la sezione istituto penale per minori»
Capece prosegue spiegando che dopo aver sfasciato interamente una sezione dell’Istituto penale per minorenni i detenuti stanno continuando a minacciare gli agenti di polizia penitenziaria. «La situazione è molto critica».
CARCERE AIROLA
«In quel carcere continui focolai di tensione»
«Mi sembra evidente - prosegue il segretario Capece - che c’è necessità di interventi immediati da parte degli organi ministeriali e regionali dell’amministrazione della Giustizia minorile, che assicurino l’ordine e la sicurezza in carcere ad Airola. Ed è grave - aggiunge - che non siano stati raccolti, nel corso del tempo, i segnali lanciati dal Sappe sui costanti e continui focolai di tensione del carcere minorile airolano.