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PESTATO A MORTE:IN NUOVO VIDEO RAID CON MASCHERE
LA BABY GANG DI MANDURIA
(ANSA) - La Polizia ha diffuso un nuovo video dell'assalto all'abitazione di Antonio Stano e la foto di gruppo, estrapolata dalla chat di whatsapp, di una baby gang in maschera davanti alla casa del 66enne pensionato di Manduria morto il 23 aprile scorso dopo aver subito una lunga serie di aggressioni, angherie, rapine e vessazioni da parte di più gruppi di giovani.
Il filmato si riferisce a una delle aggressioni del periodo di carnevale (avvenute il 3 a il 5 marzo scorsi, a cui se ne aggiunge un'altra verificatasi l'11 marzo), contestate nei provvedimenti restrittivi notificati oggi a un maggiorenne e a otto minorenni. Si tratta di un'altra baby gang che ha elementi in comune (quattro minori) con quella precedentemente identificata dagli inquirenti, che aveva portato all'esecuzione di 8 fermi il 30 aprile scorso. Anche il gruppo 'L'ultima dei Carnali' (ultima di carnevale) si scambiava fotografie e filmati relativi alle aggressioni ai danni del pensionato che erano soliti indicare come "lu pacciu".
antonio stano 1
PESTATO A MORTE: AUDIO INDAGATI, 'E' IMPAZZITO IL TRIPLO'
(ANSA) - "...Cè carnevali …lu pacciu è impacciuto lu triplu" (che carnevale, il pazzo è impazzito il triplo). Erano di questo tenore i commenti dei giovani arrestati oggi dalla Polizia (un maggiorenne e otto minorenni) per le aggressioni compiute nel periodo di carnevale ad Antonio Cosimo Stano, il 66enne pensionato di Manduria che soffriva di un disagio psichico morto il 23 aprile scorso dopo aver subito ripetute aggressioni, torture, rapine e vessazioni da parte di più gruppi di giovani. Dai contenuti della chat "L'ultima dei carnali" (l'ultima di carnevale) e poi ancora dall'ascolto di altre testimonianze, sono emersi altri violenti assalti alla casa di Antonio Stano e scene di sopraffazione e violenza, il tutto al solo scopo di procurarsi materiale da far girare su Whatsapp per quello che viene definito dal Gip che ha emesso le misure cautelari un "malvagio divertimento".
antonio cosimo stano
La sera del martedì grasso (5 marzo), gli indagati si organizzarono per portare a termine l'ennesima incursione. Decisero tramite chat cosa indossare, l'ora in cui agire, a sera inoltrata, le maschere e le mazze da utilizzare. Poi, dopo il violento raid tornavano a commentare divertiti e con soddisfazione le azioni di ciascuno, e a condividere la "foto di gruppo" in cui tutti indossano delle maschere. Il pensionato da anni veniva preso di mira con insulti, atti vandalici, calci, pugni, schiaffi, percosse con bastoni, anche soltanto simulati per incutergli disperazione.
aggressione ad antonio stano a manduria 1
E anche angherie di varia natura, come la sottrazione di una bicicletta che la vittima teneva in custodita nella propria abitazione. Ciò, hanno spiegato gli inquirenti, per il gusto di poterlo deridere e così condividere l'ennesima impresa con gli altri complici. Qualche indagato le ha definite "prove di coraggio", semplicemente un modo per potersi sentire all'altezza degli altri, se non addirittura assumere il ruolo di leader.
3 – PESTATO A MORTE: ALTRO DISABILE AGGREDITO,LESIONI PERMANENTI
aggressione ad antonio stano a manduria
(ANSA) - Dell'aggressione a un 53enne disabile di Manduria, avvenuta l'1 aprile scorso, che ha provocato alla vittima l'avulsione di denti incisivi e lesioni permanenti della masticazione, sono accusati due minori e due maggiorenni già fermati dalla Polizia il 30 aprile scorso nell'ambito delle indagini sulla morte del 66enne Cosimo Antonio Stano.
I due minori in questione oggi sono stati raggiunti da un ulteriore provvedimento restrittivo (la Polizia ha notificato in tutto 9 misure cautelari nei confronti di un maggiorenne e 8 minorenni). L'episodio è stato scoperto grazie all'analisi tecnica del telefonino sequestrato a uno degli indagati ed è stato poi denunciato dal fratello e dalla badante della vittima.
antonio stano
I quattro avrebbero attirato il 53enne, affetto da insufficienza mentale grave, all'esterno della sua abitazione (non distante da quella di Antonio Stano), con "frasi denigratorie e provocanti", colpendolo violentemente con un calcio e facendolo cadere per terra prima di sferrargli pugni che gli hanno causato lesioni permanenti. I dettagli dell'inchiesta sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal Questore di Taranto Giuseppe Bellassai, dal procuratore Carlo Capristo, dal procuratore minorile Pina Montanaro, dal sostituto procuratore Remo Epifani e dal capo della Squadra Mobile Carlo Pagano.